> FocusUnimore > numero 6 – luglio-agosto 2020

Marko Bertogna
Delegato per il Trasferimento tecnologico per la sede di Mantova

L’Ateneo di Modena e Reggio Emilia ha attivato dal 2018 una convenzione con la Fondazione Università di Mantova (FUM) finalizzata allo sviluppo di un polo didattico e di ricerca su temi di interesse del territorio mantovano.

Tale collaborazione ha già dato vita ad un Corso di Laurea di primo livello (triennale) in Ingegneria Informatica verso Industria 4.0, che ha avuto da subito un ottimo riscontro sia in termini di immatricolazioni sia di interesse da parte degli stakeholder industriali locali.

Dall’anno scorso, Unimore ha assunto la direzione e fornisce docenti del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica, che era attivo da anni sotto la gestione dell’Università di Verona. Siffatta iniziativa si colloca in un’ottica di consolidamento dell’offerta formativa erogata dal nostro Ateneo presso la sede mantovana.

Mantova rappresenta per Unimore un interessante punto di espansione sia dal punto di vista didattico, attraverso l’attivazione di corsi di laurea, specializzazione e training aziendale, sia da quello del trasferimento tecnologico e di terza missione, con l’instaurazione di laboratori a stretto contatto con le realtà industriali del territorio.

Da tempo Mantova ha cercato di darsi una sede universitaria degna di tale nome. Gli sforzi iniziali risalgono all’inizio degli anni ’90 con l’istituzione del Consorzio Universitario Mantovano, poi trasformato nell’attuale FUM, tramite il quale sono stati attivati corsi di laurea in discipline quali ingegneria, architettura, mediazione linguistica, professioni sanitarie, economia, etc. I soci principali della FUM sono il Comune di Mantova, Camera di Commercio, Confindustria e Provincia di Mantova.

Giova ricordare che la provincia di Mantova conta oltre 400.000 abitanti, rappresentando in tal senso un bacino di utenza comparabile a quello delle provincie di Modena (700.000) e Reggio Emilia (500.000) sia dal punto di vista della potenziale popolazione studentesca, sia da quello del trasferimento tecnologico verso le numerose aziende del territorio.

Un’ulteriore possibilità aperta dall’attivazione di una sede a Mantova è la facoltà di accedere a bandi per il finanziamento di attività di ricerca emessi dalla Regione Lombardia. In tal senso, è da poco partito il primo progetto di UNIMORE presso la sede mantovana, per cui il nostro Ateneo ha ottenuto dalla Regione Lombardia un finanziamento di circa 400.000 Euro. Il progetto, denominato CEMP, si occuperà della progettazione di veicoli elettrici intelligenti di nuova generazione, e prevede la partecipazione del laboratorio HiPeRT del Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche, assieme ai gruppi di ricerca del DIEF e del DISMI coordinati dal Prof. Leali, dal Prof. Franceschini e dal Prof. Mamei.

È utile chiedersi le ragioni del forte interesse della FUM nel vedere UNIMORE come partner privilegiato per il consolidamento dell’offerta formativa.

Le ragioni sono molteplici, e risiedono, oltre che nel favorevole fattore logistico, nell’affidabilità dimostrata dal nostro Ateneo nel configurarsi come rete di sedi, con particolare riferimento all’esperienza di sviluppo della sede di Reggio Emilia.

Nonostante le similarità tra le città in termini di tessuto imprenditoriale, sociale e formativo, nonché di fondi messi in campo dagli stakeholder del territorio per la formazione di un polo accademico, Mantova non è riuscita a sviluppare un sistema universitario equivalente a quello di Reggio.

Le principali motivazioni risiedono nella frammentazione dell’offerta formativa su diversi Atenei: Politecnico di Milano, Statale di Milano, Università di Brescia, e, da ultimo, anche il nostro Ateneo.

Tale frammentazione non ha consentito il consolidamento dell’offerta formativa e la sua organica espansione con l’investimento concreto e stabile da parte di un unico attore, diversamente da quanto avvenuto nell’operazione che ha coinvolto negli stessi anni Modena e Reggio Emilia.

Verificata tale problematica, la FUM ha accolto con enorme interesse la viva disponibilità e solerte concretezza di Unimore nella rapida attivazione di nuovi percorsi comuni.

Dal punto di vista logistico, Modena è l’unica città assieme a Verona a presentare un collegamento ferroviario diretto con Mantova, facilitando lo spostamento di docenti, ricercatori e studenti tra le due sedi. Peraltro, la sede didattica della FUM è adiacente la stazione ferroviaria centrale di Mantova, con notevole vantaggio per il personale pendolare.

Per Unimore, Mantova rappresenta l’unico ulteriore territorio di potenziale espansione non ancora presidiato in modo organico da altri Atenei.

Verificato tale comune interesse, gli stakeholder mantovani hanno da subito fornito il loro supporto a finanziare ed assecondare tale consolidamento, specialmente in ambiti quali l’informatica e la meccatronica, tanto richiesti dal tessuto industriale locale, ma con un occhio anche ad altre macroaree, specialmente se accompagnate da competenze sul digitale.

La FUM ha già finanziato tre posizioni da Ricercatore a Tempo Determinato, ed ha predisposto aule, segreterie amministrative e laboratori adatti ad accogliere studenti e studentesse. Sono già diversi i progetti in corso o in attivazione tra aziende mantovane e docenti del nostro Ateneo, tra cui è opportuno menzionare il corso di formazione avanzata su “Critical Process Equipment” realizzato insieme a Belleli Energy CPE.

L’enorme interesse industriale è altresì testimoniato dalle sempre più pressanti richieste di laureati, tirocinanti e tesisti da parte delle aziende locali.

Sta ora al nostro Ateneo valutare come cogliere tali opportunità, stimolando ulteriori investimenti degli stakeholder locali, e promuovendo operazioni che vedano aumentare il bacino territoriale di influenza di Unimore, senza pregiudicare la qualità e varietà dell’offerta formativa consolidata sulle sedi storiche di Modena e di Reggio Emilia.

Marko Bertogna
Delegato per il Trasferimento tecnologico per la sede di Mantova

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