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Unimore, Giuseppe Cannazza, che ha scoperto Giuseppe Cannazza, ricercatore
un nuovo fitocannabinoide il THCP, rinvenuto presso il Dipartimento di Scienze della
nella specie Cannabis Sativa prodotta dall’Istituto Vita di Unimore e ricercatore associato
italiano Chimico Farmaceutico Militare. al CNR NANOTEC di Lecce, è docente
Il dottor Cannazza, assieme ai ricercatori del del corso di Analisi dei Medicinali I per il
CNR Nanotec di Lecce, ai farmacologi dell’Univer- corso di laurea in Chimica e Tecnologie
Farmaceutiche.
sità della Campania ed ai chimici dell’Università La La sua attività di ricerca è rivolta princi-
Sapienza di Roma, ha visto che questo tetraidro- palmente verso lo studio di molecole di
cannabipherolo è 33 volte più potente del sempli- origine vegetale e sintetica con attività sul
ce THC (tetracannabinolo) e ciò potrebbe portare sistema nervoso centrale. È il responsa-
alla scoperta di nuove terapie antidepressive, per bile nazionale del progetto UNIHEMP co-
l’epilessia o per il trattamento del dolore, più mira- finanziato dal MIUR per la valorizzazione
te e con l’utilizzo di un minor dosaggio di sostanza. della filiera della canapa. Autore di 73
articoli scientifici su riviste internazionali
La scoperta riconferma il valore e il rigore del- peer reviewed, è stato selezionato in un
la chimica farmaceutica modenese nel mon- bando internazionale dell’Organizzazione
do, tanto che il dott. Cannazza e la sua collega Mondiale della Sanità (OMS) per la scrit-
Cinzia Citti, assieme ad altri esperti farmacologi tura delle pre-reviews topic chemistry su
americani, tossicologi australiani, clinici americani Cannabis. Inoltre è stato consulente per
th
ed epidemiologi canadesi, sono stati selezionati l’OMS nell’ambito del 40 meeting of the
Expert Committee on Drug Dependence
come consulenti nel 2018 per l’Organizzazio- (ECDD), Geneva, Switzerland, 4-7 June
ne Mondiale della Sanità per il processo di 2018.
revisione scientifica della Cannabis e dei suoi
derivati, che ha portato al riconoscimento dell’uti-
lità medica di questa pianta. Questo processo si
è concluso con una lettera del direttore dell’OMS
al segretario generale delle Nazioni Unite, dove si
propone l’adozione di misure di controllo interna-
zionali meno severe per permettere l’accesso ai
medicinali a base di cannabis.
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