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grande varietà: a fronte della prevalenza di spazi   e frequentatori e l’osservazione diretta di alcuni
                di co-working (che rappresentano quasi un caso   spazi. Nello specifico, sono stati intervistati 151
                su tre), è presente un numero rilevante di fab-lab,   soggetti in 39 spazi con l’obiettivo di rilevare,
                incubatori (e/o acceleratori) e spazi polifunzio-  tramite metodologie di analisi qualitative, i temi
                nali, cioè spazi che offrono al loro interno due o   ricorrenti e trasversali riguardanti: le motivazioni

                più attività tipiche delle altre categorie di spazi di   e le esigenze dei lavoratori che frequentano gli
                collaborazione. Realtà degna di nota sono anche   spazi; le modalità e le condizioni attraverso cui è
                quella dei laboratori aperti, che sono presenti   svolto il lavoro; gli impatti generati dalla frequen-
                in tutti i capoluoghi di provincia, e gli hub cultu-  tazione degli spazi sulla loro professionalità e le
                rali e/o creativi, che accolgono al loro interno   caratteristiche dell’ecosistema socioeconomico (e
                professionisti delle industrie creative, ma anche   di innovazione) in cui sono inseriti.
                cittadini e cittadine interessati alle tematiche ar-  Le analisi hanno permesso di indagare il ruo-

                tistiche e alla programmazione culturale proposta   lo centrale di questi spazi nel rispondere alle esi-
                dallo spazio. In generale, gli spazi si contraddistin-  genze lavorative e sociali dei/delle professionisti/e
                guono per una grande varietà di offerta: oltre ad   che li frequentano, rivelandosi non solo spazi di
                affittare postazioni di lavoro, sale riunioni e/o aule   incubazione e accelerazione delle carriere pro-
                di formazione, è possibile usufruire di sofisticate   fessionali e dei progetti imprenditoriali, ma anche
                strumentazioni tecnologiche e di aree comuni fi-  spazi di resilienza per far fronte a criticità e oppor-
                nalizzate a favorire gli scambi informali tra gli uti-  tunità che il contesto socioeconomico presenta.
                lizzatori.
                                                                   Allo stesso tempo, hanno evidenziato poten-
                    Spesso negli spazi collaborativi si offrono at-  ziali linee di intervento da parte di attori pubblici e
                tività di consulenza e percorsi formativi destinati   privati per rendere queste realtà sempre più inte-

                alle persone che li frequentano, ma anche a sog-  grate con il contesto locale di riferimento.
                getti esterni.
                    La seconda fase di ricerca ha riguardato
                un’indagine sul campo tramite interviste a gestori





                       La distribuzione territoriale degli Spazi di Collaborazione in Emilia-Romagna al 31/12/2019































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