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l Magnifico Rettore ha presentato, il 15 le attività di pianificazione edilizia ed energetica
maggio scorso, il primo Bilancio di So- Unimore siano state caratterizzate, fin dall’inizio,
stenibilità dell’Università degli Stu- da un approccio basato su criteri qualitativi e
di di Modena e Reggio Emilia. Tale quantitativi al tempo stesso. In altre parole, se da
IBilancio di Sostenibilità, riferito all’anno un lato sono sempre stati obiettivi fondamentali lo
2023, ha visto la luce dopo un percorso di oltre un sviluppo edilizio, l’efficienza energetica e la soste-
anno con l’approvazione degli organi accademici. nibilità economica-ambientale-sociale, dall’altro è
Nel Bilancio di Sostenibilità Unimore, tante sono stato ritenuto indispensabile effettuare ogni tipo
le voci importanti: investimenti strategici (con di analisi sulla base di dati oggettivi, affidabili e
particolare riguardo a quelli rivolti agli studenti), verificabili.
edilizia, mobilità, ma anche inclusione, equità e Ecco quindi che, ad oggi, l’Università di Mode-
benessere organizzativo.
na e Reggio Emilia rappresenta un caso probabil-
In questo vasto panorama, è facile intuire come mente unico fra gli Atenei italiani, disponendo di:
l’edilizia e le problematiche energetiche rap- • censimento dettagliato del patrimonio
presentino un punto fondamentale, ed è proprio edilizio ed impiantistico (dalla volumetria
su questi settori che riportiamo qui alcune consi- di ogni edificio alla stratigrafia di ogni parete,
derazioni e risultati.
dalla più grande centrale termica alla singola
L’Ateneo di Modena e Reggio Emilia affronta da lampadina di ogni ufficio);
anni i temi dello sviluppo edilizio e dell’efficien- • consumi energetici elettrici, termici ed
za energetica in maniera sistematica, utilizzando idrici di ogni edificio (sia per anno solare sia
la strategia della pianificazione pluriennale per stagione di riscaldamento, raffrescamento,
come strumento essenziale.
etc.);
Il Primo Piano Energetico Unimore risale al 2013 • peso relativo, in percentuale sul totale,
(con inizio delle attività nel 2008), aveva valenza di ogni singolo edificio sul bilancio com-
sessennale e si è evoluto nel Secondo Piano Ener- plessivo di Ateneo (potendo così individuare
getico di Ateneo, ancora di durata sessennale.
un ristretto gruppo di strutture che rappresen-
Oggi, con il Terzo Piano Energetico 2023-2025, ta più dell’80% dei consumi totali di Unimore);
siamo arrivati ad una frequenza triennale e, pun- • analisi approfondita di interventi migliorati-
to ancora più importante, il Piano Energetico è vi consigliati, suddivisi per priorità di impatto
diventato ufficialmente parte integrante del sui consumi, costi e tempi di ritorno degli in-
Piano Strategico di Ateneo.
vestimenti, esigenze delle parti interessate per
In questo sviluppo temporale, la pianificazione gli scopi di didattica e ricerca.
energetica Unimore ovviamente ha sempre fatto
riferimento ai sistemi edificio-impianto dell’intero
parco edilizio Unimore, e quindi il termine “piano Dal Primo al Terzo Piano Energetico di Ateneo si
energetico” deve essere inteso, in ogni momento, è passati da una capillare raccolta di dati e infor-
come “documento di pianificazione edilizia, mazioni su edifici e impianti ad una individuazione
impiantistica ed energetica sostenibile”. di priorità di intervento, fino all’attuale fase di pro-
gettazione e realizzazione delle opere pianificate.
È opportuno ed importante sottolineare come
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