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Successivamente si sono svolte due settimane   la necessità di intervenire sul layout fisico dello
                di sperimentazione, in cui lo spazio di cowor-  spazio di coworking e sugli aspetti organizzativi (la
                king è stato aperto e ha accolto lavoratori e la-  regolazione degli accessi, l’istituzione di un host,
                voratrici, in particolare freelance e smart worker   l’introduzione di regole comuni, etc.) ma anche

                (dunque, lavoratori e lavoratrici dipendenti che   l’opportunità di integrare lo spazio di coworking
                svolgevano per alcuni giorni della settimana il loro   nel  tessuto  di  relazioni  di  quartiere  (attraverso
                lavoro in modalità agile).                     convenzioni con esercizi commerciali, servizi di

                  Durante la fase di sperimentazione il gruppo di   prossimità, attività ricreative, etc.).
                ricerca ha potuto, attraverso un’attività di osser-  Il progetto di ricerca ha trovato esito nella cre-
                vazione partecipante e lo svolgimento di intervi-  azione di un vero e proprio “modello di scala-
                ste semi-strutturate con i coworker, raccogliere   bilità”, il quale, se opportunamente implemen-
                informazioni  sulle  caratteristiche  delle  attività   tato, può orientare progettualità del tutto simili a
                lavorative svolte nel coworking, sulle opportunità   quella che ha preso vita nel centro sociale “Gatto
                che quello spazio di lavoro offriva ma anche sulle   Azzurro” del quartiere Gattaglio. Il modello, infatti,

                criticità emerse in quelle due settimane. Inoltre,   si presenta come uno strumento di supporto teso
                attraverso la somministrazione di questionari è   a promuovere programmi di rifunzionalizzazione
                stato chiesto di esprimersi, in termini di punti di   parziale dei centri sociali attivi nella città di Reggio
                forza e di criticità, sia sullo spazio di co-working   Emilia.
                sia sul quartiere all’interno del quale questo è col-  “Luoghi di lavoro smart” è un progetto che, al
                locato. Il materiale informativo raccolto è stato poi   di là della sua valenza come strumento di ricerca
                analizzato e discusso durante due distinti focus   e supporto informativo per i decisori istituzionali,

                group  che  hanno  coinvolto  non solo  coloro  che   sottolinea  quanto sia  rilevante il  coinvolgimento
                hanno partecipato ai living lab e alla sperimenta-  dei  destinatari  nella  creazione  di  iniziative  che
                zione ma anche rappresentanti del quartiere. I due   ambiscono ad avere un impatto sociale.
                focus group hanno rappresentato l’occasione per
                formulare ipotesi progettuali da condividere con i   Progetti simili, lungi dall’assecondare la logica
                decisori coinvolti a vario titolo nell’iniziativa.   dell’imposizione  dall’alto, evidenziano l’impor-
                                                               tanza della  costruzione  partecipata  di quei
                  Il percorso di ricerca ha portato alla formula-  dispositivi sociali che intendono intervenire
                zione di vere e proprie proposte di intervento   sul futuro della collettività.
                sullo spazio di coworking e sull’area (il quartie-
                re) in cui il coworking è situato. È emersa infatti



























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