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Unione Universitaria - Udu Modena e Reggio Emilia
          Testimonianze delle Associazioni Studentesche



                     Prima di cominciare il nostro ragionamento sull’inizio del nuovo semestre, sono
                     doverose delle presentazioni: mi chiamo Alessio Dondi e sono Rappresentante
                     degli studenti in Senato accademico del nostro ateneo e coordinatore dell’as-
                     sociazione Unione Universitaria-Udu Modena e Reggio Emilia.

                     Mi sento di dover ringraziare l’Ateneo per la possibilità di questo spazio così
                     importante per presentarci e riflettere insieme a tutta la nostra comunità sui
                     temi che ci stanno più a cuore.

                     La  nostra  associazione  si  fonda  su  principi  cardine  come  il  mutualismo  e
                     quest’anno più che mai è stato importante per la comunità studentesca pra-
                     ticarli.

                     Questa pandemia ha cambiato radicalmente il modo di intendere la didattica
                     e l’università per tutti noi. Da un giorno all’altro non abbiamo più fatto lezione
                     nelle nostre aule, ma queste sono state sostituite dalle nostre stanze e dal
                     nostro computer o tablet.

                     La didattica a distanza è entrata nelle nostre vite in maniera prorompente e,
                     nella prima fase della pandemia, è stata fondamentale per non perdere le le-
                     zioni e completare lo scorso anno accademico.

                     Come studenti, ma soprattutto come rappresentanti, abbiamo fin da subito
                     collaborato con l’Ateneo per evidenziare e correggere i problemi che si sono
                     verificati in itinere, perché in una condizione così drammatica unire gli sforzi era
                     necessario e fondamentale.

                     Condizione emergenziale, risposta emergenziale: da parte della nostra comu-
                     nità vi è stata una forte presa di responsabilità non indifferente.

                     Ma che cosa è mancato di più a noi studenti?

                     Di sicuro ciò che è mancato maggiormente è stato proprio il vivere gli spazi
                     di aggregazione, le biblioteche, le aule e soprattutto l’interazione con i nostri
                     colleghi e colleghe, amici e amiche.

                     Abbiamo fatto enormi sacrifici, tutti e tutte, per evitare che le cose peggioras-
                     sero e anche a scapito della nostra vita universitaria: ci sono stati studenti che
                     si sono laureati da casa e che non hanno potuto vivere l’emozione di poter ol-
                     trepassare la porta del proprio dipartimento con la corona d’alloro e la propria
                     tesi frutto del lungo percorso accademico scandito dalle sessioni d’esame.

                     La didattica a distanza ha avuto anche alcuni lati negativi che abbiamo indaga-
                     to come rappresentanza: ossia l’impatto psicologico che ha avuto su tutti noi.

                     Dopo aver condotto un questionario volto a capire questa problematica, ne è
                     emerso un quadro abbastanza chiaro: l’isolamento e il distanziamento sociale





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