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Sostenibilità e innovazione nella filiera vitivinicola, ha avuto come capofila BIOGEST-
                  SITEIA – Centro di ricerca interdipartimentale per il miglioramento e la valorizzazione delle
                  risorse biologiche agro-alimentari (Unimore), che e si è potuto avvalere della collaborazione
                  e sostegno di CRPV Soc. Coop. – Centro ricerche produzioni vegetali, di CIRI-AGRO –
                  Centro interdipartimentale per la ricerca industriale agroalimentare (Università di Bologna),
                  di INTERMECH MO.RE. – Centro interdipartimentale per la ricerca applicata e i servizi nel
                  settore della meccanica avanzata e della motoristica (Unimore) e di SITEIA.PARMA – Centro
                  interdipartimentale sulla sicurezza, tecnologie e innovazione agroalimentare (Università di
                  Parma).
                  Vi hanno partecipato anche le imprese CAVIRO SCA di Faenza (RA), Cantine Riunite & CIV di
                  Campegine (RE), Gruppo Cevico Soc. Coop. Agricola di Lugo (RA), Cantina Sociale di San
                  Martino in Rio di San Martino in Rio (RE) ed Emilia Wine SCA di Scandiano (RE).
                  Ha ricevuto un contributo totale di 801.556,20 euro, dei quali 254.036,42 per Unimore. Il
                  progetto si è concluso a metà del 2018.







                   Il  progetto  ValoriBio, è stato  condotto dal capofila  BIOGEST-SITEIA – Centro di ricerca
                   interdipartimentale per il miglioramento e la valorizzazione delle risorse biologiche agro-alimentari
                   (Unimore), con i partner INTERMECH MO.RE. – Centro interdipartimentale per la ricerca
                   applicata e i servizi nel settore della meccanica avanzata e della motoristica (Unimore), SITEIA.
                   PARMA – Centro interdipartimentale sulla sicurezza, tecnologie e innovazione agroalimentare
                   (Università di Parma), Reggio Emilia Innovazione (REI), la collaborazione di ASTER, Rete Alta
                   Tecnologia Emilia Romagna, e la partecipazione delle aziende: Azienda Agricola Sant’Andrea
                   (Gruppo Amadori), e Kour Energy.
                   Ha ricevuto un finanziamento di 1,2 milioni di euro e si è concluso a metà del 2018.









                  SCALIBUR (Scalable Technologies for Bio-Urban Waste Recovery), coordinato della spagnola
                  ITENE (Instituto Tecnológico del Embalaje, Transporte y Logística), riunisce 21 partner distribuiti
                  in nove Paesi dell’Unione. È partito nel novembre 2018.
                  SCALIBUR lavorerà con i comuni di Madrid (Spagna), Albano Laziale (Italia), Kozani (Grecia) e
                  Lund (Svezia) per aumentare la qualità e la quantità di rifiuti organici raccolti.
                  Due le sfide principali che si sono poste i promotori:  miglioramento della raccolta di
                  rifiuti organici e la realizzazione di prodotti ad alto valore aggiunto come bioplastiche e
                  biopesticidi. Ha ricevuto un contributo totale di 9.999.391,89 euro dei quali 802.995,00 sono
                  per Unimore. Il progetto scadrà nel 2022.











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