Page 23 - focusUnimore_dicembre2024
P. 23

Recentemente, un gruppo di ricerca interna-  tau in modelli neuronali di tauopatie. Questo
                zionale coordinato da ricercatori di Unimore   sistema avanzato, basato su sistemi recanti il mu-
                e dell’Università di Osnabrück ha identificato   tante pro-aggregativo tau ∆K280, ha permesso di

                una  nuova molecola che potrebbe rappre-       monitorare l’interazione di tau con i microtubuli e
                sentare una nuova via terapeutica contro       di studiare come i composti testati influenzino tale
                queste invalidanti patologie per cui purtroppo   interazione. Tale approccio è cruciale per com-
                non è ancora disponibile una cura. Il team coor-  prendere i meccanismi alla base delle taupatie e
                dinato dal Prof. Giulio Rastelli di Unimore e dal   per individuare composti che possano ripristinare
                Prof. Roland Brandt dell’Università di Osnabrück,   l’interazione fisiologica fra tau e i microtubuli.
                in Germania, ha infatti individuato un composto   Alla messa a punto del metodo ha contribuito

                polifarmacologico che inibisce l’aggregazione del-  anche il Dott. Nicolò Bisi, al tempo dottorando Ma-
                la proteina tau e ne ripristina l’interazione fisiolo-  rie Curie presso l’Università di Osnabrück e ora
                gica con i microtubuli in modelli neuronali in vitro.   ricercatore rientrato in Italia nel gruppo del Prof.
                I risultati di questi studi sono stati recentemente   Rastelli grazie al  partenariato esteso PNRR
                pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature    “HEAL Italia”.
                Communications.
                                                                 Il Dott. Luca Pinzi, ricercatore del team Uni-
                  La proteina tau svolge un ruolo chiave nella sa-  more, capitanato dal Prof. Giulio Rastelli, ha iden-
                lute del sistema nervoso, intervenendo nelle dina-  tificato tramite tecniche avanzate di chimi-
                miche dei microtubuli, che fungono da “binari” per   ca computazionale una serie di derivati del
                il trasporto di molecole essenziali all’interno dei   2-fenilossazolo, potenzialmente attivi contro

                neuroni. In condizioni normali, tau interagisce di-  le tauopatie. Tra i composti progettati e testati,
                namicamente con i microtubuli, legandosi e stac-  PHOX15 si è dimostrato particolarmente efficace;
                candosi in base alle esigenze cellulari.
                                                               tale candidato, non solo ha dimostrato di esse-
                  Tuttavia, nelle taupatie, tau subisce alterazioni   re in grado di ridurre l’aggregazione di tau, ma
                che ne aumentano la fosforilazione (iperfosfori-  di abbassarne anche i livelli di fosforilazione, ini-
                lazone) e la rendono più incline ad aggregarsi in   bendo le proteine chinasi maggiormente coinvolte
                strutture complesse che compromettono le fun-  nell’Alzheimer GSK-3β e CDK5.
                zioni neuronali. L’iperfosforilazione e l’aggre-  In questo modo si è potuto ottenere un effetto
                gazione patologica di tau sono correlate alla   sinergico, in grado di portare a candidati farmaci
                degenerazione cellulare e alla perdita delle   più potenti rispetto a quelli a singolo bersaglio. La

                normali funzioni cognitive. La prevenzione o la   doppia azione di PHOX15 su aggregazione e iper-
                cura di tali fenomeni patologici potrebbe risultare   fosforilazione di tau è notevole e ha consentito di
                cruciale per il trattamento di malattie complesse   ripristinare la funzione fisiologica della proteina. I
                come l’Alzheimer, che colpisce milioni di persone   risultati ottenuti finora suggeriscono che PHOX15
                in tutto il mondo e per cui non esistono attualmen-  potrebbe  costituire  una  base  per  nuovi  farmaci
                te cure risolutive.
                                                               capaci di agire su più fronti contro le taupatie,
                  I ricercatori del team guidato dal Prof. Roland   un  approccio polifarmacologico innovativo
                Brandt (Università di Osnabrück) hanno contri-  molto importante per la cura di patologie
                buito allo  sviluppo di un innovativo metodo   complesse come l’Alzheimer.
                di imaging per osservare in tempo reale le       Il team Unimore ha inoltre affiancato alle

                fasi precoci dell’aggregazione della proteina
                                                               osservazioni sperimentali una serie di si-



                                                           23
   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28