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coltivata nuovamente, diventando uno dei simboli
                della biodiversità e della tipicità emiliana.

                  Nel 2016 due atenei della Regione, l’Univer-
                sità di Bologna e Unimore, assieme a Slow
                Food ed il Consorzio della ciliegia di Vignola,

                hanno prodotto un catalogo con tutte le caratte-
                ristiche morfologiche, molecolari e biochimiche
                della Moretta di Vignola.

                  Proprio  grazie  alle  caratteristiche  evidenziate
                dai ricercatori, oggi si sa che questo frutto, che
                stava per essere perso per sempre, ha pro-
                prietà salutistiche non indifferenti.

                  Infatti grazie alla presenza di antocianine, an-
                tiossidanti dei fenomeni ossidativi a base radicali-
                ca, responsabili di molte patologie cardiovascolari,
                la Moretta o Tenerina di Vignola aiuta a prevenire
                processi di tipo ossidativo-infiammatorio,
                mantenendo un buono stato di salute del consu-

                matore.

                  Oggi, grazie anche al ruolo giocato da Unimore,
                i Duroni e le Ciliegie di Vignola vantano una
                produzione variabile dai 60 ai 70mila quin-
                tali, secondo l’annata, e sono il fiore all’occhiello
                della produzione frutticola modenese e regionale.

                  Anche le amarene, altra produzione tipica del
                territorio modenese e primo prodotto trasfor-
                mato ad aver ottenuto a livello europeo un
                riconoscimento IGP, le confetture Amarene
                brusche di Modena, sono oggetto degli studi dei

                ricercatori di Unimore grazie ad un progetto speci-
                fico finanziato dalla Fondazione di Modena.
                  Presso l’azienda Piombini di Casinalbo si stan-

                no sperimentando sistemi di impianto pedonali e
                interamente meccanizzabili, nuove tecnologie di
                conservazione del prodotto fresco, come la crio-
                conservazione, e non ultimo, si stanno valutando
                le proprietà nutraceutiche e salutistiche di questo
                piccolo frutto rosso, parente povero delle ciliegie,
                ma ricchissimo di benefici per i consumatori.







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