Page 33 - focusUnimore_aprile2022
P. 33
coltivata nuovamente, diventando uno dei simboli
della biodiversità e della tipicità emiliana.
Nel 2016 due atenei della Regione, l’Univer-
sità di Bologna e Unimore, assieme a Slow
Food ed il Consorzio della ciliegia di Vignola,
hanno prodotto un catalogo con tutte le caratte-
ristiche morfologiche, molecolari e biochimiche
della Moretta di Vignola.
Proprio grazie alle caratteristiche evidenziate
dai ricercatori, oggi si sa che questo frutto, che
stava per essere perso per sempre, ha pro-
prietà salutistiche non indifferenti.
Infatti grazie alla presenza di antocianine, an-
tiossidanti dei fenomeni ossidativi a base radicali-
ca, responsabili di molte patologie cardiovascolari,
la Moretta o Tenerina di Vignola aiuta a prevenire
processi di tipo ossidativo-infiammatorio,
mantenendo un buono stato di salute del consu-
matore.
Oggi, grazie anche al ruolo giocato da Unimore,
i Duroni e le Ciliegie di Vignola vantano una
produzione variabile dai 60 ai 70mila quin-
tali, secondo l’annata, e sono il fiore all’occhiello
della produzione frutticola modenese e regionale.
Anche le amarene, altra produzione tipica del
territorio modenese e primo prodotto trasfor-
mato ad aver ottenuto a livello europeo un
riconoscimento IGP, le confetture Amarene
brusche di Modena, sono oggetto degli studi dei
ricercatori di Unimore grazie ad un progetto speci-
fico finanziato dalla Fondazione di Modena.
Presso l’azienda Piombini di Casinalbo si stan-
no sperimentando sistemi di impianto pedonali e
interamente meccanizzabili, nuove tecnologie di
conservazione del prodotto fresco, come la crio-
conservazione, e non ultimo, si stanno valutando
le proprietà nutraceutiche e salutistiche di questo
piccolo frutto rosso, parente povero delle ciliegie,
ma ricchissimo di benefici per i consumatori.
33