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Con “circolarità della comunicazione” si intende ni, la comunicazione come processo inclusivo e
la perdita della distinzione fra emittente e rice- la contemporanea radicalizzazione dell’etnocentri-
vente, in cui la guida del processo comunicativo smo, la coerenza delle informazioni in rete.
è diffusa, è condivisa fra i partecipanti. Ciò pone Come ricercatori e ricercatrici possiamo avere
interessanti questioni di ricerca e sfidanti temi di un’osservazione privilegiata della comunicazione,
gestione, tra i quali: la legittimità delle fonti e le unendo prospettive che si dimostrano quanto mai

fake news, il sovraccarico informativo che insiste compatibili e complementari: la lingua, la psicolo-
sulla ridotta capacità cognitiva umana, la parteci- gia, la sociologia, l’economia, il diritto, la statistica,
pazione degli stakeholders, il senso comune con- l’informatica.
diviso come incessante negoziazione di significati,

la generazione di idee che prendono la forma di un

brand collettivo (es. #MeToo, #FridaysForFuture), Lo strumento, dunque, non è che l’aspetto più evi-
la rivisitazione del concetto di asimmetria infor- dente, ma non è questo che determina la differen-
mativa e di fiducia nelle relazioni, la proprietà del za. Esimersi dall’utilizzarlo, o utilizzarlo con seletti-
dato e delle idee. vità non preserva dai rischi, al contempo ricorrervi
in modo unilaterale e normativo non garantisce di
Altro elemento dirompente della comunicazione goderne delle potenzialità.
nel mondo odierno, alla luce delle potenzialità del
digitale, è l’“estensione della comunicazione nel È il “comportamento comunicativo” che fa la
tempo e nello spazio”. Da qui altri interessanti differenza; qualsiasi strumento si adotti, il discri-
percorsi di analisi e minacce/opportunità opera- mine è se lo si usi tenendo conto di un mondo in
tive dettate dall’indeterminatezza dei confini: la cui ormai accessibilità, circolarità ed esten-
conservazione e la diffusione del patrimonio cul- sione della comunicazione sono imprescin-

turale, le comunità globali, l’ubiquità degli stili di dibili.
vita, la ri-definizione dei confini delle organizzazio-

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