Page 15 - focusUnimore_maggio2025
P. 15
perta che potrebbe cambiare la comprensione dottoressa Léna Verhoest, ha analizzato la com-
della struttura interna del nostro pianeta. La ricer- posizione chimica di lave raccolte nell’Oceano
ca ha evidenziato l’esistenza di discontinuità, cioè Atlantico, proprio come farebbe un equipaggio
cambiamenti nella composizione delle rocce, fino- scientifico in un romanzo di Jules Verne. E in ef-
ra mai osservate, che si estendono per chilometri fetti, nel 2019 i ricercatori Unimore, capitanati dal
sotto la superficie. prof. Brunelli, sono davvero saliti a bordo di un
sottomarino chiamato Nautile, scendendo
“Con questa ricerca abbiamo raggiunto due
obiettivi fondamentali: da un lato, abbiamo definito a oltre sei chilometri di profondità in uno dei
un metodo per estrarre informazioni sulla compo- punti più remoti dell’oceano: la megafaglia Ro-
sizione del mantello terrestre; dall’altro, abbiamo manche, vicino all’Equatore.
identificato nuove componenti litologiche mai de- Il lavoro è poi proseguito nelle avanzate infra-
scritte prima – ci racconta il prof. Daniele Bru- strutture analitiche di Unimore, in particolare nella
nelli – Il mantello terrestre che noi studiamo è il camera bianca del gruppo di Geochimica del Di-
luogo in cui si formano i magmi ed è il mezzo che partimento e sotto gli spettrometri di massa inor-
guida la tettonica delle placche. Questa parte at- ganica presenti presso il Centro Interdipartimenta-
tiva del nostro pianeta non è fisicamente accessi- le Grandi Strumenti.
bile, e le informazioni si ottengono indirettamente La ricerca, frutto di anni di collaborazione con
tramite studi geofisici (sismica, gravità e magne- l’Università di Brest in Francia, ha portato
tometria). Il nostro approccio si basa sull’analisi alla creazione di nuovi modelli per capire come si
della composizione delle lave prodotte nelle zone comporta il mantello terrestre durante la formazio-
fredde del mantello, dove a causa della diffusione ne dei magmi. Un passo in avanti importantissimo
termica durante la fusione si estraggono magmi per comprendere i meccanismi profondi che pla-
generati da specifiche singolarità litologiche.”
smano il nostro pianeta.
Per studiarlo, il team del Dipartimento di Scien- In fondo, è un po’ come nei romanzi d’avventu-
ze Chimiche e Geologiche composto dalla prof. ra: solo chi osa scendere negli abissi può trovare i
ssa Anna Cipriani (responsabile del Laboratorio tesori più nascosti.
Geochimico), dal prof. Federico Lugli, e dalla
15