> FocusUnimore > numero 4 maggio 2020

L’emergenza collegata alla diffusione del coronavirus sta avendo un impatto senza precedenti sulla realtà sanitaria, economica e sociale del paese.

È una situazione che verifichiamo quotidianamente nel nostro territorio dove strutture sanitarie, imprese, lavoratori e lavoratrici dell’industria e dei servizi sono colpite duramente nella loro attività e dove le istituzioni e il mondo del volontariato stanno mettendo generosamente a disposizione tutte le risorse umane e finanziarie per arginare gli effetti della crisi.

Docenti e personale universitario del Dipartimento di Economia Marco Biagi stanno gestendo la situazione con un impegno didattico e istituzionale che è in grado di garantire continuità ma anche qualità all’offerta formativa e ai processi decisionali.

Molti ricercatori e ricercatrici, inoltre, stanno contribuendo al dibattito in corso sugli effetti della crisi e sulle misure necessarie a tutti i livelli per contenere e rispondere nella cosiddetta “fase 2” all’impatto che la crisi sta producendo sul mondo economico e finanziario.

A partire dalle riflessioni e dagli approfondimenti già in corso, si è ritenuto opportuno dare evidenza in modo più continuativo e coordinato ai contributi offerti dai docenti del Dipartimento di Economia Marco Biagi sui diversi aspetti economici e finanziari della crisi privilegiando le analisi in grado di cogliere implicazioni di policy e di approfondire la lettura dei fenomeni economici in atto.

I contributi sono inseriti in ordine cronologico nella pagina del sito del Dipartimento dedicata alle analisi degli effetti economici e finanziari dell’epidemia di Covid-19 e sono consultabili da chiunque, interno o esterno al mondo universitario. Ad oggi, hanno interessato questioni di economia e finanza pubblica, il ruolo dell’Europa, gli effetti della pandemia sulle imprese e gli strumenti di finanziamento della crisi, l’impatto sui mercati e sugli intermediari finanziari, i problemi di sostenibilità della previdenza, questioni organizzative e giuridiche legate alla “remotizzazione” forzata del lavoro, scenari di welfare emergenziale, e l’impatto della pandemia sulla popolazione studentesca (con una survey ad hoc).

A questa prima forma, spontanea, dei contributi che docenti, ricercatori e ricercatrici del DEMB stanno elaborando intorno all’emergenza in corso, si è pronti a dare una evoluzione più coordinata, a mano a mano che i contributi aumenteranno numericamente e soprattutto quando, come si auspica, si potranno integrare con le riflessioni e le urgenze in essere presso le altre istituzioni, le associazioni del territorio, gli operatori economici.

Si potranno allora innescare delle interlocuzioni più strutturate, con una o più componenti del tessuto socio-economico locale, intorno ad alcuni dei complessi problemi che le accomunano in questa fase e verosimilmente in quella successiva, post-emergenza, così da coordinare e declinare su quei problemi il contributo di competenza interdisciplinare custodito nel Dipartimento o in più Dipartimenti dell’Ateneo.

Questioni come, a titolo di esempio, la crisi della finanza locale e la riorganizzazione dell’offerta di servizi, la gestione del lavoro agile nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni, la gestione della vulnerabilità competitiva e finanziaria delle imprese, potrebbero così qualificarsi come “missioni locali”, e quindi come nuove opportunità di coordinamento inter-istituzionale nella ricerca di soluzioni ai problemi critici e comuni, di carattere economico e sociale, provocati dal coronavirus. “Il futuro con e dopo la pandemia – sottolineano il Direttore del DEMB professor Tommaso Fabbri e il Prorettore professor Gianluca Marchi – è tutto da scrivere. Serve immaginare una ripartenza per il territorio e dare forma a quella tanto auspicata, ma ad oggi tutt’altro che definita, “nuova normalità” verso cui tendere. Non sarà un processo di breve periodo. Né è facile capire quale direzione prenderà. Se sarà un balzo avanti verso un progetto di società ed economia più aperta, orientata verso la ricerca costante di innovazione, o se prevarrà l’istinto del “rimbalzo indietro”, il ritorno a sistemi più chiusi. In questa fase di transizione così profonda, il patrimonio di conoscenza del Dipartimento di Economia Marco Biagi può dare un contributo importante per immaginare questo percorso”. 

I tanti interrogativi sul piano giuridico posti dalla lunga “stagione” di legislazione d’emergenza

La lunga “stagione” – potremmo dire – emergenziale ha aperto una profonda riflessione anche negli ambienti giuridici, oltre che in quelli della sanità, della economia e, più in generale, della società e della cultura. Decisioni e provvedimenti delle autorità sanitarie e governative hanno, nei fatti, introdotto un nuovo modo di operare sul piano legislativo che ora che il Paese si sta avviando verso la cosiddetta “fase 2”, di graduale e prudente ritorno alla normalità, diventano oggetto di dibattito ed esame da parte di esperti e del mondo giuridico.

A questo tende una recente iniziativa del Centro Documentazione del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore, che ha realizzato una sorta di dizionario informatico-giuridico-sociale a carattere bibliografico che mette ordine nella discussione di queste settimane (i materiali raccolti vanno dal 13 marzo al 22 aprile) per quanto riguarda i numerosi interventi pubblicati da parte di alcuni dei più autorevoli esperti in materia giuridica (http://www.crid.unimore.it/site/home/archivio-in-primo-piano/articolo1065055035.html)

Lo ha curato il dottor Francesco De Vanna che avverte: “La raccolta bibliografica, senza alcuna pretesa di esaustività, intende essere uno strumento per districarsi un po’ più agevolmente tra i tanti contributi, articoli, saggi che – attraverso forum, simposî, discussioni on line – sono stati promossi da riviste, fondazioni, università e associazioni scientifiche e culturali in questi ultimi due mesi, prestando particolare attenzione alle aree di interesse del CRID”.

VOCABOLARIO CRITICO – PILLOLE DI SCC (Storia e Culture Contemporanee)

Tra gli effetti secondari di questo periodo di pandemia c’è anche la diffusione di un linguaggio fatto di vecchie e nuove parole diventate rapidamente di uso comune.

Per questa ragione, i docenti del corso di laurea in Storia e Culture Contemporanee (SCC) hanno dato vita ad un progetto divulgativo dal titolo: “Vocabolario critico – Pillole di SCC”.

Ogni due giorni un lemma ritenuto centrale per capire quanto ci sta accadendo viene raccontato in modo semplice e immediato.

Più che una disamina critica le brevi clip video forniscono spunti di riflessione e possibilità di approfondimento: “Spillover”, “Leggerezza”, “influenza Spagnola”, “Lavoro di Cura”, “Cocooning”, “Guarigione” e “Rischio” sono i primi 7 termini presentati dal Vocabolario Critico.

Ogni due giorni viene lanciato un nuovo termine tra gli studenti del corso di Storia e Culture Contemporanee e, più in generale, sui principali canali social.

Dietro a questo progetto c’è la consapevolezza che il linguaggio non è mai neutro ma, al contrario, permette di conoscere e dare forma al mondo, di creare strumenti di potere o di condivisione.

“In questo periodo più che mai – osserva il responsabile della comunicazione del Dipartimento Studi Linguistici e Culturali prof. Vittorio Iervese, coordinatore del progetto – è necessario ricorrere agli strumenti delle Scienze Umane per riconfigurare il senso delle parole che costruiscono il mondo che ci circonda. Durante la quarantena a cui siamo stati costretti ci siamo resi conto dell’importanza della cultura, non solo come bene di conforto ma anche come strumento di comprensione e di resilienza del mondo. La cultura e le sue pratiche sono ancora in grado di affrontare i problemi della contemporaneità, anche quelli della sicurezza, della distanza sociale e della psicosi da contagio. Così è nata l’idea del Vocabolario Critico”.

Qui di seguito i link a cui reperire i video:


YOUTUBE:
https://www.youtube.com/playlist?list=PL9u7Jt9S5D4bYrk-TCBgTvg_s6lH6Xeln

FACEBOOK:
https://www.facebook.com/pg/Storia-e-Culture-Contemporanee-2431841153508468/posts/?ref=page_internal

SITO DI DIPARTIMENTO:
https://www.dslc.unimore.it/site/home/archivio-avvisi-studenti/articolo980008868.html

Dopo l’emergenza: l’impatto socio-economico e le idee per la ripresa. Il contributo del DEMB