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ripongano fiducia nell’attività svolta da tale uffi- È altrettanto gratificante e di notevole rilevanza
cio. Tra i partecipanti al sondaggio, quasi il 90% il feedback positivo ricevuto per la nostra attività,
riferisce apprezzamento in merito alle tem- per continuare a svolgerle con cura e diligenza,
pistiche di riscontro e un piacevole gradimento affinché sia garantito a tutti gli studenti e studen-
per la modalità di risposta, nonché per l’attenzio- tesse con diversità funzionali di godere equamen-
ne prestata relativamente alle diverse situazioni di te del diritto e delle pari opportunità di studio e di
vita e quotidianità condivise, spesso difficoltose ricerca.
ma non insuperabili.
Che cosa significa realmente DSA in età adulta? La parola ai protagonisti.
DSA è l’acronimo di Disturbi Specifici di Apprendimento; in essi sono comprese la
dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. Questi disturbi possono
presentarsi isolati, ma più spesso coesistono. Vengono definiti specifici perché
interessano uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto,
lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
La dislessia è un disturbo nella lettura dovuto a difficoltà di decodifica del testo,
consistente nel mancato riconoscimento della corrispondenza fra lettera e suono.
La confusione nella decodifica di lettere influisce negativamente sulla capacità
di leggere in modo corretto e fluente. Con disgrafia si definisce la realizzazione
grafica poco chiara della scrittura, spesso illeggibile, e la difficoltà a padroneggiare
gli strumenti del disegno. La disortografia è il disturbo nella scrittura, derivante dal
mancato riconoscimento della corrispondenza fra suono e lettera, che, quindi,
causa errori ortografici. La discalculia, infine, è il disturbo nelle abilità di numero
e di calcolo. Riguarda la padronanza di abilità fondamentali quali addizioni,
sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni; lettura e scrittura di numeri; confronto di
quantità; abilità di conteggio.
Da ciò si comprende che, se l’automatismo dell’abilità strumentale non è presente,
lo studente è costretto a utilizzare costantemente enormi quantità di energia,
con il risultato di stancarsi rapidamente e di rimanere molto spesso indietro
nell’apprendimento.
I DSA sono un disturbo di origine neurobiologica con importante familiarità. Hanno
andamento cronico, ma evolutivo: la loro espressività si modifica in relazione
all’età e alle richieste scolastiche prima ed accademiche poi. I fattori ambientali
si intrecciano con quelli neurobiologici, determinando un maggiore o minore
adattamento.
Ciascun profilo è unico, non tutte le persone con DSA presentano, infatti, le
stesse difficoltà e gli stessi punti di forza e il risultato finale dipenderà da molteplici
fattori: dal tipo di disturbo, dalla gravità, dal grado di compensazione, dal profilo
intellettivo, da eventuali comorbidità, ma anche da tutti quei fattori personali e
ambientali.
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