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Il Corso, “Metodologie didattiche per l’inse-  formazione su questi temi sia fondamentale per
                gnamento della medicina con pazienti for-      chi ha nel cuore il desiderio di intraprendere un
                matori”, realizzato nel Dipartimento di Scienze   lavoro in ambito sanitario”; “Ringrazio dell’espe-
                Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze (DMBN)   rienza ricevuta oggi, queste sono lezioni che non

                congiuntamente con il Dipartimento di Educazione   si dimenticano!”.
                e Scienze Umane (DESU), affidato alla direzione   Il  Laboratorio EduCare, come spiega la sua
                della Prof.ssa Fausta Lui, è stato progettato e fi-  Direttrice, Dott.ssa  Maria Stella Padula, “sarà
                nanziato dall’Associazione Tandem, con il contri-  innanzitutto il luogo, fisico (o virtuale in epoca di
                buto della Fondazione di Modena ed ha rappre-  distanziamento), in cui i docenti di contenuto e i
                sentato un  percorso di formazione - primo     pazienti formatori si troveranno per concordare
                e ancora unico in Italia - con metodologia     lo svolgimento delle lezioni da tenere insieme.

                didattica ampiamente interattiva e simula-     Ancora più importante, vuole essere un luogo di
                zioni di lezioni integrate.                    ricerca, perché, al di là dell’esperienza canadese
                In uno dei moduli per la formazione alla interpro-  e della nostra convinzione, qui si deve dimostrare,
                fessionalità hanno partecipato anche docenti ca-  scientificamente, che l’insegnamento dei pazienti

                nadesi di UdeM, la Prof.ssa Marie-Claude Va-   formatori lascia delle tracce significative e utili per
                nier e il paziente formatore Mathieu Jackson   la formazione dei nuovi professionisti della salute,
                venuti a Modena per supportare il Corso.       siano essi medici, infermieri, tecnici delle diverse

                Con loro sono stati realizzati laboratori con simu-  attività. Altro importante obiettivo, infatti, è avere
                lazioni di lezioni, frequentati da oltre 300 studenti/  oltre ai “pazienti formatori” anche “pazienti ricer-
                esse iscritti ai corsi di laurea in: Dietistica, Infer-  catori” per trasformare le loro domande di salute
                mieristica (sede di Modena), Logopedia, Medicina   in quesiti di ricerca”.
                e Chirurgia, Ostetricia e Terapia occupazionale.   “Nel Laboratorio EduCare - afferma il Prof. Mi-

                Il paziente formatore è stato considerato da stu-  chele Zoli, Direttore del Dipartimento di Scienze
                denti/esse un valore aggiunto nella propria for-  Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze - si svi-
                mazione  universitaria  in quanto:  consente  di   lupperà un nuovo ambito di ricerca nella didattica,
                comprendere meglio il punto di vista del paziente;   da condurre con tecniche innovative sia quantita-
                facilita l’apprendimento di una relazione efficace   tive sia qualitative”.

                tra paziente e curante; integra la teoria con la pra-  Questa attività sarà affidata ad un laureato, at-
                tica clinica; facilita la collaborazione fra le profes-  traverso un  assegno di ricerca finanziato
                sioni sanitarie.                               dall’Associazione Tandem, cui contribuisce la
                Questi alcuni commenti espressi dai partecipanti:  Fondazione di Modena.

                “L’esperienza di apprendimento è stata molto co-  Tutto questo è stato reso possibile grazie anche
                struttiva perché si prova a vivere l’esperienza del   alla continuità della collaborazione con l’Univer-

                paziente dal suo punto di vista”; “Sono rimasta   sité de Montreal. “La collaborazione tra Unimore
                colpita dalla capacità di queste persone di con-  e l’Università di Montréal - commenta la Prof.ssa
                dividere con noi le loro esperienze di malattia, a   Marie-Claude Vanier - è iniziata da un incontro
                partire dalle caratteristiche della malattia, fino   con Maria Stella Padula durante una conferenza
                ai sentimenti più profondi. Da fare più spesso!”;   pedagogica a Montreal nel 2013. Sostenere l’im-
                “Ammiro i pazienti formatori e penso che da loro   plementazione del progetto a livello italiano, del
                ci sia un universo da imparare”; “Penso che la   coinvolgimento dei pazienti nell’insegnamento




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