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presso Unimore, è stata una grande opportunità Un valore aggiunto dell’esperienza finora svolta è
per noi, per l’esportabilità del modello Université legato al fatto che le attività con il paziente forma-
di Montréal in un diverso sistema educativo e sa- tore hanno rappresentato un terreno ideale per
nitario. Lavorare con il team modenese è stato un relazioni interdisciplinari e interprofessio-
arricchimento sotto molti aspetti, ma soprattutto nali fra professionisti delle scienze della sa-
nell’esplorare il potere della medicina narrativa lute, costituendo anche la prima occasione di
utilizzato nel progetto modenese, come strumento contatto attivo fra gli studenti di diversi Cor-
per insegnare la partnership del paziente. La re- si di laurea (medicina e chirurgia, infermieristica,
cente apertura del Laboratorio EduCare a Modena terapia occupazionale, ostetricia, logopedia ecc.),
crea nuove opportunità per progetti di ricerca in- la cui collaborazione, nella futura pratica clinica,
ternazionali congiunti sul partenariato dei pazienti è un presupposto indispensabile per la migliore
e la formazione di una nuova generazione di pro- cura integrata dei pazienti.
fessionisti della salute”. Il riconoscimento del ruolo del paziente/caregiver
I componenti del Comitato Tecnico-Scientifico del nella formazione dei professionisti della salute co-
Laboratorio sono i Professori Michele Zoli (Pre- stituisce un passo verso la promozione del ruolo
sidente del Laboratorio), Giulio Malmusi, Gior- di partner che il paziente/caregiver può utilmente
gio Zanetti, e le Professoresse Carla Palumbo, rivestire anche nel contesto della politica sanitaria
Fausta Lui, Paola Ferri, Anna Maria Contini, e della organizzazione e gestione delle strutture
Maria Stella Padula, Francesca Rossi. sanitarie.
Percorso dalla narrazione alla lezione (Maria Stella Padula)
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