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Nella versione italiana gli studenti, rispettan-
do il vincolo delle illustrazioni presenti nel testo
originale, sono riusciti a “far quadrare il cer-
chio” e a restituire un testo singolarmente
vivo e divertente.
Nell’albo illustrato in inglese si vedevano ad
esempio due pappagalli, uno grande e uno pic-
colo, seduti su un mucchio di carote, perché in
inglese “Parrots sit on carrots”, così come un “Ape
sits on grapes”, una scimmia siede sull’uva. Gli
studenti hanno risolto con “Un pappagallo e suo
nipote siedono sulle carote” e “uno Chimpanzè
sull’uva Chardonnè”. Traduzioni forse infedeli sul
piano del rigore formale, eppure fedelissime dal
punto di vista della restituzione del significato del-
le espressioni.
“La traduzione di testi letterari o di libri per bambi-
ni come quello che abbiamo affrontato con gli stu-
denti del Laboratorio - continua il Prof. Nasi - non
è un atto automatico. Va fatto mettendo in gioco
sia le proprie competenze specifiche sia la propria
capacità creativa. La traduzione, se fatta in modo
non banale, è un fantastico laboratorio di pensiero
critico e creativo”.
Sarebbe bello saper leggere tutti i libri del mondo
in originale, ma questo tuffo nel mondo della tra-
duzione ci ha permesso di capire che si può gode-
re dei testi letterari anche grazie al lavoro attento
e rigoroso dei traduttori e delle traduttrici, veri e
propri coautori, senza forse perdere troppo.
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