> FocusUnimore > numero 59 – giugno 2025
Eight Centuries of University Life in Modena and Reggio Emilia: History, Institutions and Knowledge in a Scholarly Reappraisal of the University
The conference “The University of Modena and Reggio Emilia 850 Years Since Its Medieval Origins”, held as part of the anniversary celebrations of the University, offered a scholarly and historiographical reconstruction of the institution’s development from the Middle Ages to the present day. Using a comparative approach and based on archival sources, the event examined key stages such as the founding of the Studium under the Este rule, its 1685 refoundation, Napoleonic reforms, post-Restoration reorganisation, and modern evolution. The speakers addressed legal, medical-scientific, historical, economic and theological disciplines, highlighting figures such as Pillio da Medicina, Spallanzani, Muratori, and the university’s role during the Fascist era. The initiative showcased the University’s rich archival heritage and promoted its integration within the network of Europe’s oldest academic institutions.

Rileggere in forma organica le tappe principali dell’università a Modena e Reggio Emilia significa attraversare un arco temporale che dal Medioevo si distende fino all’assetto accademico contemporaneo. Questo l’obiettivo del convegno, tenutosi il 5 e 6 Giugno 2025, intitolato “L’Università di Modena e Reggio Emilia a 850 anni dalle origini medievali”, promosso all’interno delle celebrazioni per l’850° anniversario dell’Ateneo e curato da un comitato scientifico composto da Elio Tavilla, Berenice Cavarra, Matteo Al Kalak e Pierpaolo Bonacini.
L’iniziativa ha inteso approfondire, secondo una logica storiografica e comparativa, le diverse fasi che hanno segnato l’evoluzione dell’università sul territorio: dalle prime forme di insegnamento giuridico alla creazione dello Studium a Ferrara sotto la signoria estense, dalla rifondazione modenese del 1685 al riassetto napoleonico, fino alla ricostituzione post-restaurazione. Particolare rilievo è stato dato alle fonti documentarie conservate negli archivi dell’Ateneo e alle possibilità di aggiornare, su base scientifica, l’inquadramento storico dell’istituzione.
La prima giornata ha preso le mosse dalle fonti archivistiche con l’intervento di Federica Collorafi (Archivio Diocesano di Modena-Nonantola), seguito da un’analisi della figura di Pillio da Medicina nel contesto della cultura giuridica europea, a cura di David De Concilio (Università di Padova). Pierpaolo Bonacini ha ricostruito i profili degli studi e dei maestri attivi a Modena in epoca medievale, mentre Alessandro Agrì ha esaminato lo sviluppo delle scuole e dello Studium a Reggio tra Medioevo ed età moderna.
Successivamente, la riflessione si è spostata sulle discipline medico-scientifiche e storiche: Berenice Cavarra ha trattato l’insegnamento della medicina nei secoli XVII e XVIII, Paolo Mazzarello ha inquadrato la figura e la scienza di Lazzaro Spallanzani, Matteo Al Kalak si è concentrato sull’eredità culturale di Lodovico Antonio Muratori, ed Elio Tavilla ha illustrato i profili dei docenti di diritto negli anni del riformismo estense.
La seconda giornata si è aperta con l’analisi degli studi economici e scientifici tra Sette e Ottocento, con gli interventi di Alberto Rinaldi sull’economia e di Michela Eleuteri sulla matematica nel XIX secolo. Luca Sandoni ha ricostruito il rapporto tra pensiero teologico e intransigentismo cattolico nella Restaurazione, mentre Marco Cavina ha approfondito il contesto politico-giuridico modenese nello stesso periodo.
La sessione conclusiva ha esplorato alcuni nodi tra Otto e Novecento. Giacomo Scarpelli ha tracciato la presenza del pensiero evoluzionistico nell’accademia modenese al tempo di Darwin; Valeria Galimi ha indagato l’impatto delle leggi antiebraiche del 1938 nell’Università di Modena; infine, Elio Tavilla ha offerto una ricostruzione della facoltà giuridica tra fascismo e repubblica. A chiudere i lavori è stato l’intervento del Magnifico Rettore, Prof. Carlo Adolfo Porro, con una riflessione sulla struttura, l’identità e le prospettive dell’Università di Modena e Reggio Emilia oggi.
“Il convegno – ha dichiarato il Prof. Elio Tavilla, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza – ha dato slancio alle ricerche storiche sulla nostra antichissima università, anche per inserirla nella rete degli altri centri europei di risalente tradizione attivi nella valorizzazione della propria storia. La pubblicazione che ricaveremo dalle varie relazioni servirà per aggiornare la storia degli studi superiori a Modena e a Reggio e a valorizzare la ricca documentazione che il nostro Ateneo può vantare.”