> FocusUnimore > numero 32 – gennaio 2023

Regional Innovation Ecosystems: opportunities in health
On 15 December 2022, a workshop organised by Unimore, Art-ER and CDP Venture Capital on the opportunities offered by the innovation ecosystem for the valorisation of research results was held at the Service Centre of the Department of Medicine and Surgery. The workshop, entitled “Opportunità di ricerca applicata e trasferimento tecnologico in ambito salute” (Opportunities for Applied Research and Technology Transfer in the Health Sector), was held following UNIMORE’s membership of Extend, the National Technology Transfer Pole dedicated to the biopharmaceutical sector, which is part of an overall investment of over 55 million euro allocated by CDP Venture Capital’s Technology Transfer Fund to create an infrastructure to support the entire technology transfer chain Study qualification “from the laboratory to the market”. The investment plan is to finance around 50 proof of concept and 40 start-ups through Extend’s activities and the contribution of related vertical funds. During the event, the main initiatives related to the Regional Innovation Ecosystems (RIE) in Health and Wellness and the opportunities in the region for start-ups and spinoffs were presented. Supporting the development of innovative entrepreneurship of university origin is a strategy that Unimore has adopted since 2004 and that represents a virtuous example of socio-economic spin-off on the local and national context of academic activities. To date, 50 spin-off companies have been set up, most of which have been housed on university premises, gaining support in terms of facilities, know-how and academic relations thanks to the presence of university proponents. In 2019, the first student spin-off was launched. Many junior spin-offs are gaining important investment recognition from venture capital funds, which are increasingly attentive to the academic environment as a hotbed of new ideas that can potentially be transformed into innovative products and services.

Lo scorso 15 dicembre 2022 si è svolto presso il Centro Servizi della Facoltà di Medicina e Chirurgia un momento di approfondimento organizzato da Unimore, Art-ER e CDP Venture Capital sulle opportunità offerte dall’ecosistema dell’innovazione per la valorizzazione dei risultati della ricerca.

Il workshop dal titolo “Opportunità di ricerca applicata e trasferimento tecnologico in ambito salute”, si è svolto con l’intento di approfondire e condividere con ricercatrici e ricercatori di diverse discipline scientifiche di Ateneo le iniziative messe in campo per favorire l’imprenditorialità e la valorizzazione della ricerca in ambito Life Science – Healtech.

L’iniziativa è stata ideata dall’Università di Modena e Reggio Emilia a seguito della nascita e all’adesione di UNIMORE a Extend, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico dedicato al settore biofarmaceutico nato su iniziativa di CDP Venture Capital attraverso il suo fondo Technology Transfer e finalizzato a sostenere l’intera filiera del trasferimento tecnologico per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici.

Il Polo Extend (https://extend-tthub.com/) si posiziona come piattaforma di aggregazione dei principali attori della ricerca biotech in Italia con elevato riconoscimento scientifico, partner di incubazione tecnica e di business, aziende leader nel settore e fondi di venture capital specializzati.

Il Polo fa parte di un’operazione di investimento complessivo di oltre 55 milioni di euro stanziati dal Fondo di Technology Transfer di CDP Venture Capital per la realizzazione di un’infrastruttura a supporto dell’intera filiera di trasferimento tecnologico – in ottica “dal laboratorio al mercato”.

Il piano di investimento prevede di finanziare circa 50 proof of concept e 40 startup grazie all’attività di Extend ed il contributo dei fondi verticali collegati.

L’evento ha inoltre visto la partecipazione di ArtER grazie al contributo della Dott.ssa Cecilia Maini (Unità Rete Alta tecnologia e presidi tematici ART-ER) e della Dott.ssa Ledi Halilaj (Unità Start up ART-ER) che hanno illustrato le principali iniziative legate all’ Ecosistema regionale dell’innovazione nel settore salute e benessere e le opportunità presenti sul territorio emiliano-romagnolo per startup e spinoff.

Inoltre hanno partecipato il Prof. Aldo Tomasi (Presidente del Clust-ER Health) e il Prof. Massimo Dominici, scientific founder di Rigenerand e Professore di Oncologia all’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha condiviso la propria esperienza diretta nello sviluppo della società spin off Rigenerand, indicando il percorso intrapreso per portare con successo le attività di ricerca universitarie dal laboratorio allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie in ambito biotecnologico.

Il workshop, organizzato dall’Ufficio ILO, con il contributo dell’Ufficio Ricerca Internazionale – UNIMORE – è stato ideato su impulso del Delegato alla Ricerca – Prof. Paolo Pavan – e del Delegato alla Terza Missione, Prof. Gianluca Marchi, Prorettore Vicario e moderatore della giornata.

“L’incontro è stato un momento importante – commenta il Prof. Gianluca Marchi, Prorettore di Unimore – per fare il punto sulle iniziative di Unimore a favore della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico sui temi della salute e della ricerca medica. Si è parlato delle opportunità che si possono sfruttare a partire dalla collaborazione con l’ecosistema regionale dell’innovazione e con partner di eccellenza a livello nazionale, come la piattaforma Extend promossa da CDP Venture Capital. Queste partnership possono aiutare i nostri ricercatori e le nostre ricercatrici a valorizzare meglio sull’esterno il lavoro svolto nei laboratori, favorendo la sperimentazione di approcci terapeutici innovativi”.

Il sostegno allo sviluppo dell’imprenditorialità innovativa di provenienza universitaria è stata una strategia che l’Ateneo ha adottato già a partire dall’anno 2004 e che rappresenta un virtuoso esempio di ricaduta socio-economica sul contesto locale e nazionale delle attività accademiche.

Ad oggi sono state attivate 50 imprese spin off. La maggior parte delle società spin off sono state ospitate presso i locali universitari, ottenendo così supporti in termini di facilities, know how e relazioni accademiche grazie alla presenza dei proponenti universitari.

Nel 2019 è stata avviata la prima spin off studentesca, derivante da innovativi percorsi formativi di sviluppo imprenditoriale che l’Ateneo ha messo a disposizione dei propri studenti di tutti i corsi di laurea dal 2017.

Molte spin off della ricerca e spin off studentesche, definite junior spin off, stanno ottenendo importanti riconoscimenti in termini di investimento da parte di fondi di venture capital, sempre più attenti al contesto accademico in quanto fucina di nuove idee potenzialmente trasformabili in un prodotto o servizio innovativo.

Ecosistema dell’innovazione regionale: le opportunità in ambito salute