> FocusUnimore > numero 33 – febbraio 2023

UNIMORE DIGITAL TRANSFORMATION STRATEGY
To comply with the Digital Agenda defined by the European Commission and rise to the level of ICT benchmarking among European countries, Italy has implemented a Digital Transition Plan for the Public Administration, which has resulted in the development of a series of digital identity systems – including SPID, CIE, CNS, PagoPa and others, as well as on the organisational level in the strengthening and establishment of dedicated agencies and departments. Although still below the European benchmark, Italy has thus progressively improved its performance in the DESI (Digital Economy and Society Index), partly reducing its digital divide.
In line with European and national policies, Unimore has developed a digitalisation strategy described in the document University Digital Transition Plan.
The governance model of the Digital Transition envisages the appointment of a University Digital Transition Manager (DTM), identified as Ms Paola Michelini, and of an Executive Office to support the DTM, corresponding to the Information Systems Department. A digital training plan has also been prepared for the University’s technical-administrative staff. In the area of digital services, the Unimore App was recently published on the Android and Apple stores, providing students with the main functions for managing their university career, as well as the virtual badge with the dual function of visual recognition and computerised identification for access to university premises via QR code.The Plan also envisages the enhancement of the University website, the implementation of a new Content Management System (CMS), the integration of the CIE digital identity into the identity management system, in addition to the SPID credentials already in place, and the use of the regional Lepida Data Centre “Modena Innovation Hub”, which already has active Unimore laboratories linked to the “Modena Automotive Smart Area – MASA”, “Cyber Security Academy” and “Big-Data in digital health” projects.

La strategia di Trasformazione Digitale della Pubblica Amministrazione trae origine dalle politiche e dagli indirizzi della programmazione europea. La Commissione Europea ha definito una prima Agenda Digitale Single Digital Market a partire dall’anno 2010, nell’ambito della più ampia Strategia Europa 2020, con l’obiettivo di favorire la crescita economica, sostenibile ed inclusiva, attraverso la leva delle nuove tecnologie.

Il benchmarking ICT fra paesi europei, realizzato attraverso l’indice Digital Economy and Society Index (DESI), caratterizzato da quattro assi principali, capitale umano, connettività, integrazione delle tecnologie digitali ovvero trasformazione digitale delle imprese e servizi pubblici digitali, ha evidenziato grandi differenze fra paesi molto avanzati, in prevalenza nel nord Europa e paesi maggiormente in difficoltà, fra cui l’Italia.

Il nostro paese si è quindi dotato di un’Agenda Digitale Nazionale, aggiornando più volte il proprio framework regolatorio, Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) – Dlgs 82/2005 e ha progettato un Piano di Transizione Digitale caratterizzato da un modello strategico ed un insieme di obiettivi ed indicatori, specifici per ciascuna tipologia di pubblica amministrazione.

L’immagine seguente mostra gli elementi del modello strategico.

Da un punto di vista progettuale sono stati sviluppati i sistemi di identità digitale ovvero Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta di Identità Elettronica (CIE), Carta Nazionale dei Servizi (CNS), il sistema dei pagamenti della pubblica amministrazione PagoPA, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), l’app. del cittadino (APP.IO) e, più recentemente, la Piattaforma Notifiche Digitali (PND) e la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

Da un punto di vista organizzativo è stata potenziata l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), a cui sono stati assegnati compiti regolatori e sanzionatori, è stato istituito un Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) con compiti di coordinamento delle politiche di transizione digitale, la società PagoPA spa per la gestione dei sistemi PagoPA e App.IO e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), per il coordinamento ed il monitoraggio a livello europeo e nazionale delle politiche di contrasto al cyber crime.

L’Italia ha quindi migliorato progressivamente la propria performance nel DESI, riducendo in parte il proprio digital divide. Il nostro paese si posiziona, tuttavia, ancora al di sotto della linea mediana europea, come di seguito rappresentato.

Recentemente la Commissione Europea, attraverso la comunicazione “2030 Digital Compass: the European Way for the Digital Decade”, ha voluto potenziare la propria strategia di digitalizzazione, costruendo un sistema di monitoraggio dei risultati dei singoli stati membri, fissando obiettivi ed indicatori numerici molto sfidanti, su ciascun asse di riferimento, con particolare attenzione al tema delle competenze digitali.

Unimore, in coerenza con le politiche Europee e Nazionali, ha sviluppato una strategia di digitalizzazione caratterizzata dalle seguenti linee di azione:

governance della trasformazione digitale;

– servizi digitali;

– ecosistema dei dati;

– integrazione con le piattaforme di e-Gov nazionali;

– infrastrutture ICT (data center, cloud e connettività);

– interoperabilità;

– sicurezza dei dati e dei sistemi.

La strategia è descritta nel documento Piano per la Transizione Digitale di Ateneo, riferibile al corrispondente Piano di Transizione Digitale AGID, parte integrante del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) Unimore, recentemente approvato nel Consiglio di Amministrazione del 27/01/2023.

Gli obiettivi del Piano di Transizione Digitale sono stati armonizzati con quelli contenuti nel piano strategico triennale di Ateneo 2023-2025, approvato nel medesimo CdA.

Il modello di governance della Transizione Digitale prevede la nomina di un Responsabile per la Transizione Digitale di Ateneo (RTD), individuato nella Dott.ssa Paola Michelini e di un Ufficio Dirigenziale a supporto dell’RTD, corrispondente alla Direzione Sistemi Informativi.

È stato predisposto un piano di formazione del personale tecnico amministrativo di Ateneo, per sviluppare una cultura digitale diffusa, quale elemento abilitante del processo di transizione digitale.

In tema di servizi digitali, è stata recentemente pubblicata sugli store Android ed Apple l’Unimore App.

L’Unimore App. è l’App. per studenti e studentesse e fornisce le principali funzionalità per la gestione del percorso universitario ovvero la consultazione del libretto, la prenotazione degli appelli, la visualizzazione dei pagamenti delle tasse, la consultazione della bacheca degli avvisi e degli esiti, il calendario delle lezioni e degli esami ed un comodo cruscotto riepilogativo.

L’App. contiene collegamenti ai principali feed di Ateneo (notizie, eventi, avvisi ed international) e ai canal social (Twitter, Instagram, Facebook, YouTube).

Essa fornisce anche il badge virtuale con la doppia funzione di riconoscimento visivo e di identificazione informatizzata per l’accesso ai locali universitari tramite qr code.

È previsto anche un potenziamento del sito dell’Ateneo, in relazione alle specifiche richieste dall’accreditamento ANVUR.

Si procederà all’implementazione di un nuovo sistema Content Management System (CMS), con l’obiettivo di armonizzare la gestione del sito di Ateneo, dei numerosi siti dipartimentali e dei centri di ricerca.

Il sistema di identity management sarà arricchito attraverso l’integrazione dell’identità digitale CIE, in aggiunta alle credenziali SPID già presenti, grazie al progetto finanziato con bando PNRR Missione 1, Componente 1 (M1C1) – “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA”.

In tema di infrastrutture digitali, l’Ateneo utilizzerà pienamente il Data Center regionale Lepida “Modena Innovation Hub”, sia per i propri sistemi gestionali, sia per le macchine di calcolo, potendo disporre di una cage riservata, dotata di dodici  armadi, una interconnessione in banda ultra-larga ridondata, sistemi di sicurezza, business continuity e disaster recovery di ultima generazione.

Nella medesima struttura sono già attivi i laboratori Unimore legati ai progetti “Modena Automotive Smart Area – MASA”, “Cyber Security Academy” e “Big-Data in digital health”.

Il Laboratorio MASA, coordinato dal Prof. Francesco Leali, è stato il nucleo fondante delloSpoke “Connected and Autonomous Vehicle” coordinato dal Prof. Marko Bertogna, nell’ambito del progettoPNRR “Centro Nazionale sulla mobilità sostenibile”. Attraverso il progetto MASA sono stati sviluppati numerosi casi d’uso relativi alla guida autonoma e connessa.

La “Cyber Security Academy” è coordinata dal Prof. Mirco Marchetti. L’Ateneo sottoscriverà un protocollo d’intesa per la prevenzione e contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi “critici” con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Emilia-Romagna, organo operativo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Grazie alla “Cyber Security Academy” formerà un nucleo interno di specialisti/e nel contrasto al cyber crime e svilupperà azioni di formazione di cyber security awareness per il proprio personale tecnico amministrativo.

Il gruppo di ricerca sui Big-Data in ambito sanitario (Digital health), coordinato dalla Prof.ssa Sonia Bergamaschi, ha come obiettivo l’applicazione della Big Data Science in ambito sanitario. La Big Data Science è focalizzata sull’integrazione di big data di qualità, garantendo al contempo privacy e un utilizzo etico dei dati.

Luca Chiantore, Direttore Generale di Unimore
Editoriale: La strategia di trasformazione digitale di Unimore