> FocusUnimore > numero 34 – marzo 2023

Unimore’s commitment in Mantua to reduce the gender gap in engineering and computer science
Unimore has brought to Mantua an important guidance project for combating the gender gap in engineering and IT: the Ragazze Digitali (Digital Girls) project, set up at Unimore in 2014 to bring high school female students closer to digital issues and technological and scientific disciplines in an innovative and fun way, which consists of a series of interesting initiatives. The Summer Camp will host up to 50 female students from local schools in June, who will be engaged in a workshop course. My Digital Week, another guidance initiative, offers high school students the opportunity to deepen their knowledge of IT by getting in touch with both the academic and business worlds. Finally, the Hackaton “Una serra sperimentale per il territorio” (An experimental greenhouse for the territory), an event aimed at identifying creative and innovative solutions to trigger a productive collaboration between the school system and the entrepreneurial system on the topic of innovation processes related to the development of young people’s skills. Unimore participated in the Hackathon with an all-female team consisting of four female students from the Computer Science and Computer Engineering courses of the Modena and Mantua campuses. With their project, the Unimore students won the second prize for the initiative.

Sono molteplici le iniziative che Unimore sta portando avanti sul territorio mantovano per aumentare il numero di ragazze iscritte ai corsi di laurea di stampo tecnico-scientifico.

A partire dal 2022 Unimore ha portato a Mantova il suo più importante progetto di orientamento per il contrasto al divario di genere nell’ingegneria e nell’informatica: il progetto Ragazze Digitali, nato in Unimore nel 2014 per avvicinare in modo innovativo e divertente le studentesse delle scuole superiori ai temi del digitale e alle discipline tecnologiche e scientifiche.
La prossima edizione del Summer camp si terrà a Mantova dal 12 al 23 giugno 2023 ed ospiterà un massimo di 50 studentesse provenienti dalle scuole del territorio.

Le ragazze saranno impegnate in un percorso laboratoriale che prevederà due possibili attività alternative: programmazione e sviluppo di videogiochi interattivi nel linguaggio Python ed attività maker di co-fabbricazione digitale utilizzando la strumentazione all’interno del Laboratorio (Stampante 3D, Taglio Laser, Robotica, …). Oltre all’apprendimento di competenze digitali, durante il Summer camp le partecipanti impareranno anche a lavorare in gruppo, parlare in pubblico e risolvere problemi complessi. Assisteranno inoltre ad interventi di esperte ed imprenditrici del settore che rappresentino modelli di ruolo femminili capaci di contrastare gli stereotipi di genere imperanti nell’ICT.  

L’edizione mantovana di Ragazze Digitali è realizzata in collaborazione con PromoImpresa-Borsa Merci e con LTO Laboratorio Territoriale per l’Occupazione (informazioni e modalità di iscrizione sono reperibili al link https://www.promoimpresaonline.it/alternanza-scuola-lavoro/progetti/fab-camp-2023-ragazze-digitali).

Un’altra iniziativa di orientamento innovativo è stata di recente attivata grazie ad una collaborazione tra il Corso di Laurea in Ingegneria Informatica con sede a Mantova e la Rete EuGenio, una rete di 6 imprese del territorio mantovano che sviluppa idee e servizi per agevolare, dal punto di vista economico e di organizzazione aziendale, le esigenze dei propri dipendenti, oltre che sviluppare occasioni formative e collaborazioni con il territorio.

L’iniziativa si chiama My Digital Week ed offre a studenti e studentesse delle scuole superiori l’opportunità di approfondire la conoscenza dell’informatica entrando in contatto sia con il mondo accademico sia con quello aziendale.

Dopo una prima giornata trascorsa presso la Fondazione UniverMantova, i partecipanti divisi in gruppi svilupperanno un Project Work nella sede di una delle aziende mantovane aderenti alla Rete EuGenio, per poi tornare a concludere il percorso settimanale e presentare i progetti svolti nella sede universitaria.

Il progetto My Digital Week, che si svolgerà dal 19 al 23 giugno 2023, porrà un forte accento sul contrasto al divario di genere nell’informatica e nel digitale. Durante la settimana di attività saranno previsti interventi di sensibilizzazione sul tema del divario di genere e testimonianze di donne che svolgono ruoli tecnici all’interno di imprese operanti in tali settori. Sarà inoltre prevista una quota del 60% dei partecipanti riservata alle ragazze al fine di incentivare e garantire la partecipazione femminile.

Sia il percorso Ragazze Digitali sia My Digital Week possono valere come PCTO e non richiedono nessun requisito di ingresso relativo a competenze tecnico-informatiche.

Tra le iniziative di recente realizzazione va ricordato, infine, l’Hackaton “Una serra sperimentale per il territorio”, evento promosso da PromoImpresa – Borsa Merci di Mantova e volto ad individuare soluzioni creative ed innovative per una serra sperimentale in grado di innescare una produttiva collaborazione tra sistema scolastico e sistema imprenditoriale sul tema di processi di innovazione connessi allo sviluppo delle competenze dei giovani.

Unimore ha partecipato all’hackathon con un team tutto al femminile, composto da quattro studentesse provenienti dai corsi di Informatica e Ingegneria Informatica delle sedi di Modena e di Mantova.

Con il progetto da loro ideato, le studentesse di Unimore si sono aggiudicate il secondo premio messo in palio per l’iniziativa.

Le sinergie che siamo riusciti ad attivare tra il nostro ateneo e le realtà del territorio  – afferma la Prof.ssa Claudia Canali, Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica sede di Mantova –  sono un importante valore aggiunto nella lotta al divario di genere nell’informatica, in quanto si tratta di una sfida che si può vincere soltanto attraverso la costruzione di una comunità educante che contrasti stereotipi culturali e sociali per offrire maggiori opportunità alle ragazze.

Riconoscimento internazionale e Ragazze Digitali ER

Dopo essere stato menzionato nel report She Figures 2021 della Commissione Europea come best practice italiana per avvicinare le ragazze verso lo studio delle materie ICT, Ragazze Digitali riceve un altro importante riconoscimento di livello internazionale: il progetto è stato selezionato tra i vincitori della Call for Innovations di OPSI – Observatory of Public Sector Innovation, che ha ricevuto 1084 candidature da 94 Paesi del Mondo. Il progetto è ora inserito nella Biblioteca dei casi di studio OPSI, l’osservatorio della OECD (Organization for Economic Co-operation and Development) che si occupa di analizzare e condividere le buone pratiche per l’innovazione per la Pubblica Amministrazione dei paesi che ne fanno parte.

Dal 2022 il progetto Ragazze Digitali è stato esteso a partire da Unimore agli altri atenei dell’Emilia-Romagna, coinvolgendo centinaia di ragazze e diventando un fiore all’occhiello della formazione della Regione per la sua capacità di promuovere l’educazione digitale tra le giovani donne.

L’intenzione della Regione Emilia-Romagna e delle università partner del progetto è quella di istituzionalizzare l’iniziativa, rendendola un appuntamento fisso attraverso l’organizzazione di un numero crescente di edizioni dei corsi ed avendo cura di raggiungere anche le zone più marginali e distanti dai maggiori poli universitari.

Nel 2023 Ragazze Digitali ER verrà ulteriormente esteso per replicare il summer camp nei comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini.

In Italia solo il 22% di ragazze nei corsi di laurea STEM

In Italia solo il 22% delle ragazze sceglie corsi universitari nelle materie STEM – Science, Technology, Engineering and Math. Il 2021 ha registrato un aumento del 15,74% delle immatricolazioni in informatica e tecnologie Ict, ma le materie scientifiche continuano ad essere percepite dalle ragazze come “poco adatte”. In Europa, secondo il Women in Digital Scoreboard 2021 della Commissione Ue, le donne rappresentano solo un terzo dei laureati STEM.

Una nuova graphic novel, dedicata a Mary Shelley, frutto di un progetto di public engagement

È dedicato a Mary Shelley (1797-1851), autrice del celeberrimo romanzo Frankenstein, o il moderno Prometeo (1818), la nuova graphic novel Vita e visioni. Mary Shelley e noi frutto della convenzione tra Centro documentazione donna di Modena e CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità.

L’intento del volume, pubblicato in occasione dell’8 marzo, “Giornata internazionale per i diritti della donna”, è quello di illustrare intuizioni e “visioni” di una figura femminile particolarmente originale quale è stata Mary Shelley, mediante una prospettiva di genere.

La pubblicazione del volume su Shelley segue, esattamente un anno dopo, quella dedicata alla rivoluzionaria francese Olympe de Gouges presso lo stesso editore Mucchi: La dichiarazione sovversiva. Olympe de Gouges e noi.

La graphic novel, in entrambi i casi, è opera della fumettista Claudia Leonardi ed è stata realizzata grazie al progetto di Progetto di Public Engagement 2022: La graphic novel per promuovere l’eguaglianza di genere, la tutela dei diritti e la cultura delle parità.

Il nome di Mary Shelley è indissolubilmente associato a quello del suo primo e più celebre romanzo Frankenstein che scrive, poco più che diciannovenne, nel 1816.

Il romanzo, oggi considerato come il «capostipite» del genere della fantascienza, è di certo un capolavoro ma la fama che il testo ha acquisito nel tempo, grazie alle numerosissime edizioni e traduzioni, ha finito per oscurare altri scritti di Shelley indubbiamente interessanti e altrettanto degni di attenzione, facendoli letteralmente cadere nell’oblio: da Valperga (1823) a Mathilda (pubblicato postumo solamente nel 1959), da The Last Man (1826) ai suoi ultimi due romanzi, Lodore e Falkner (dati alle stampe, rispettivamente, nel 1835 e nel 1837).

L’intento dell’opera è quello di “allargare lo sguardo” ed esaminaretemi quali l’esperienza della maternità e il trauma della perdita, il “mito della bellezza” e l’alterità del “mostruoso”, le forme della cultura patriarcale, il rapporto con la scienza e la prefigurazione di mondi inediti, e – con riferimento alla dimensione istituzionale – lascelta di campo repubblicana e la possibilità di un modo differente di praticare le relazioni e di concepire il rapporto con il potere e, ancora, l’impatto delle traduzioni sul modo di creare e tramandare la fortuna di una scrittrice.

Il volume si compone di una nota biografica, di una narrazione appunto in forma di graphic novel – realizzata, come accennato, da Claudia Leonardi – di alcuni aspetti rilevanti della vita e della attività letteraria, nonché di dieci “parole-chiave” che mettono a fuoco, ricavandole in particolare da una selezione degli scritti di Mary Shelley, una serie di questioni-chiave che da essa emergono.

Tra queste quella della Dott.ssa Silvia Bartoli,responsabile dell’Archivio storico-giuridico “Anselmo Cassani” istituito presso il CRID, dedicata a Donne e scienza.

Seguono alcuni suggerimenti di lettura al termine di ogni voce e una rubrica dedicata ad alcune curiosità e informazioni rilevanti (intitolata “Lo sapevi che…”); in ultimo, una serie di indicazioni bibliografiche e documentali completano questo insieme di strumenti che si ritiene possano essere adottati non solo per forme di apprendimento individuale ma, soprattutto, per discussioni e confronti in classe.

Nella logica di una più ampia diffusione della pubblicazione e nella prospettiva della “terza missione” dell’università sono stati realizzati una serie di brevi video delle dieci parole-chiave da parte dei rispettivi autori e delle rispettive autrici (reperibili sul sito della casa editrice Mucchi) nonché la versione e-book del testo: anche questi aspetti significativi caratterizzano una modalità specifica di intendere l’attività culturale e formativa, ossia una visione anche dell’impegno intellettuale.

L’impegno di Unimore a Mantova per ridurre il divario di genere nell’ingegneria e nell’informatica