> FocusUnimore > numero 38 – luglio 2023

Sensitive machines: a Unimore project in the heart of the city of Reggio Emilia
The cycle of thematic and in-depth meetings “Sensitive Machines”, curated by Prof. Federico Montanari of the Department of Communication and Economics of Unimore, was dedicated to some major topical issues: the relationship between war and communication, gastronomic narration and the “rebellion” of the 1980s. The meeting on communication and various media channels on the dramatic topic of the war in Ukraine was addressed by university lecturers and sociologists who are media experts. A second meeting focused on gastronomic storytelling, from the question of brands and trademarks to the topic of cultural-historical categories related to taste. A third event was dedicated to the “rebels of the 1980s”, years often represented as a period of wealth and prosperity, which instead focused on the “dark” side of this decade, with particular reference to the explosion of a youth counter-culture such as Punk, which gave rise to another type of narrative, anticipating themes such as ecologism, pacifism and the search for different styles and forms of life, also on an aesthetic and socio-cultural level.

Nel centro di Reggio Emilia, nella suggestiva cornice del Chiostro della Ghiara si è tenuto di recente il ciclo di incontri tematici e di approfondimento “Macchine sensibili”, curato dal Prof. Federico Montanari del Dipartimento di Comunicazione ed Economia di Unimore. Il percorso è stato dedicato ad alcuni grandi temi di attualità, come il rapporto tra guerra e comunicazione, la narrazione gastronomica e la “ribellione” degli anni Ottanta del Novecento.

La rassegna ha voluto innanzi tutto mostrare – spiega l’organizzatore Prof. Federico Montanari – quanto Unimore voglia aprirsi ad iniziative assieme alla città, come, in questo caso, collaborando anche con diverse associazioni culturali e artistiche di Reggio Emilia, come Via Roma 49, Rizosfera, i Chiostri della Ghiara. Gli incontri hanno affrontato temi di grande impatto e attualità anche in rapporto ad una riflessione storica e culturale, come il caso del punk e la riflessione critica sugli anni ’80, considerando questo incontro come un “anticipo” della grande mostra che si inaugurerà in autunno, a Palazzo Magnani, sullo storico e importante gruppo punk dei CCCP, di origine reggiana.”

Il primo incontro haaffrontato il tema, drammaticamente attuale, della guerra in Ucraina. Il tema è stato trattato dal punto di vista della comunicazione e di come la guerra viene narrata e rappresentata dai media, tradizionali e social.

All’appuntamento sono intervenuti docenti universitari e sociologi esperti di media come il Prof. Giovanni Boccia Artieri dell’Università di Urbino, specialista nello studio dei social media, il Prof. Manolo Farci dell’Università di Urbino, esperto di media, di immagini e dimensione sociale del corpo e il Prof. Massimiliano Panarari dell’Unimercatorum, sociologo della comunicazione politica e anche editorialista.

Il secondo incontro ha affrontato il tema delle narrazioni e della comunicazione sul cibo. Questa tematica è stata affrontata con il semiologo, scrittore e docente universitario Prof. Gianfranco Marrone dell’Università di Palermo, che da anni dedica il suo lavoro di analisi e ricerca ai discorsi sul cibo e sulle sue rappresentazioni simboliche e comunicative: dalla questione dei brand e delle marche, fino al tema delle categorie storico-culturali relative al gusto. A questo percorso, come discussant, ha preso parte il direttore di Istoreco, Arturo Bertoldi.

Il terzo appuntamento è stato dedicato ai “ribelli degli anni ‘80”. Gli anni ’80 sono stati spesso rappresentati come un decennio di benessere, moda e ricchezza, nel corso dell’incontro è stata fatto luce sul lato “oscuro” di questo decennio, con riferimento particolare all’esplosione di una contro-cultura giovanile come quella del Punk, che ha dato vita ad un altro tipo di narrazione, alternativa, che ha anticipato tematiche come quelle dell’ecologismo, del pacifismo e della ricerca di stili e forme di vita “altri”, anche sul piano estetico e socio-culturale. A discutere di questo tema è stata la scrittrice e attivista Laura Carroli, con interventi della storica Alessia Masini e di Giovanni Catellani, studioso e appassionato di punk. 

L’apertura e vero scambio di rapporti fra università e città contempla molteplici piani: economico, culturale ed artistico-estetico, per questo motivo la rassegna è stata pensata e realizzata presso il bellissimo Chiostro della Ghiara nel centro storico di Reggio e in collaborazione, appunto, con diverse associazioni reggiane. L’iniziativa – conclude il Prof. Montanari – non è isolata, ha avuto un anticipo il 29 giugno scorso, con la collaborazione fra Unimore e Spazio Gerra, nella organizzazione di un concerto ed action painting performance con l’artista Dim Sampaio, con la presentazione del suo libro d’arte, con Format edizioni, e con il gruppo Jazz Francesca Ajmar trio. Dobbiamo proseguire e insistere in questi scambi fra città e università

Macchine sensibili: un progetto di Unimore nel cuore della città di Reggio Emilia