> FocusUnimore > numero 21 – dicembre 2021

A successful automotive season for Unimore

Successful results have been achieved by the three MMR teams – More Modena Racing of Unimore: Combustion, Hybrid, and Driverless. The combustion car team achieved excellent results in the Formula Student Austria, a second overall place in the circuit of Catalonia, the “Best innovation and technology” award for the architecture of the powertrain of the car and, in Varano de’ Melegari, fought until the end and obtained the final victory against the Austrian team of the Joanneum Graz University, one of the most structured and competitive teams in the world.
On the Varano de’ Melegari circuit, the hybrid car of the MMR Hybrid team managed to beat many teams of Italian and foreign universities, with both combustion and electric cars, obtaining times at mid-rankings.
During the past season, also the Driverless team, with its prototype self-driving car, after three years of development finally made its debut in the Formula Student competition at Silverstone winning the Autonomous Design test and the second overall place in the ADS category.
In addition, Unimore has recently distinguished itself in the final of the Indy Autonomous Challenge, a self-driving racing car competition held in the historic Indianapolis Motor Speedway (IMS) circuit, where the Euroracing team, led by Prof. Marko Bertogna of Unimore, raced against teams of 21 international universities and obtained the second place, with a prize of 100 thousand euros, behind only the TUM, the Polytechnic of Munich.

Si chiude un’altra stagione ed è tempo di bilanci per gli studenti e le studentesse dei tre team MMR – More Modena Racing di Unimore: Combustion, Hybrid e Driverless.

La valutazione certamente è positiva per l’anno della ripresa, dopo la stagione di stop forzato dovuto alla pandemia.

Il team della vettura a combustione, il più longevo del reparto corse, guidato da Mattia Priori, ha avuto una crescita costante durante tutta la stagione.

Già in occasione della Formula Student Austria, prima partecipazione assoluta di MMR nella più prestigiosa gara europea sul circuito RedBull Ring, il team Unimore è riuscito a conquistare una prima vittoria ‘parziale’ nella gara di accelerazione, con il tempo di 3.8s nei 75m, che non ha portato, tuttavia, al podio nella classifica generale.

Dopo l’esperienza austriaca la squadra Unimore è riuscita a ottenere un secondo posto generale a Montmelò nel circuito di Catalogna, in occasione della Formula Student Spain, dietro soltanto all’università di Valencia, probabilmente l’ateneo spagnolo più forte.

Più nel dettaglio, in questa occasione sono stati raggiunti due sensazionali primi posti, nel confronto sui costi e nella gara di accelerazione, con un tempo di 3.6s, record per la categoria. Secondo posto in tutte le altre prove dinamiche e premio “Best innovation and technology” per l’architettura del powertain della vettura.

Il culmine è stato raggiunto in Italia, sul circuito di Varano de’ Melegari, dove una delegazione di otto ragazzi del team si è contesa fino all’ultimo la vittoria con la squadra austriaca del team dell’università Joanneum Graz, una delle scuderie più strutturate e competitive a livello mondiale. Alla fine il gruppo di studenti/esse Unimore ha chiuso con un secondo posto generale.

Il team leader Mattia Priori ha commentato: “È stata una stagione particolarmente difficile, che ha richiesto enormi sforzi organizzativi e maggiore resilienza rispetto al passato. Sono molto contento di quello che i miei ragazzi sono riusciti a fare e del continuo progresso che c’è stato. Senza di loro, senza il loro cuore, la loro passione e i loro sacrifici, nulla sarebbe stato possibile. Sono certo che anche loro si sentano appagati quanto me, per quanto hanno appreso e per quello che hanno costruito, sia in pista sia fuori. Ora, dopo cinque anni, lascio la Formula Student, un mondo che richiede tanto, ma che restituisce dieci volte quello che dai. Vorrei invitare tutti quelli che ne hanno la possibilità a provarci e a buttarsi al massimo sul progetto. Non ne rimarrete delusi”.

Quest’anno anche la vettura ibrida del team MMR Hybrid, guidato da Matteo Prati, ha finalmente ricevuto il suo battesimo della strada. Sul circuito di Varano de’ Melegari in alcuni giri di pista non competitivi è riuscita a battere molte squadre di atenei italiani e stranieri, con vetture sia a combustione sia elettriche, piazzandosi come tempi a metà classifica.

Team MMR Combustion

La stagione è partita con l’obiettivo di rendere la vettura marciante e completare i 4 anni di sviluppo. Abbiamo superato molte difficoltà – ha commentato il team leader Prati – ma anche molti bei momenti e i ragazzi sono stati bravi a non mollare mai, nemmeno quando effettivamente una gara in cui correre non c’era. Abbiamo decisamente dimostrato che la vettura ibrida è al passo delle sue competitor “classiche” e che anzi non ha niente che possa impedirci, dopo i dovuti sviluppi, di giocarci ottimi piazzamenti. Vederla correre, dopo anni di sviluppo, è stato sensazionale. Una volta visti i tempi poi, abbiamo capito che avevamo qualcosa di veramente formidabile tra le mani; un nuovo modo di interpretare la Formula Student”.

Il Prof. Matteo Giacopini, a capo dei due progetti, ha aggiunto: “È stata una stagione all’insegna della ripartenza, dell’incertezza e del sacrificio. Ho visto i ragazzi venire in capanno alle sei di mattina, per fare i turni e rispettare le restrizioni sanitarie; a dicembre lavoravano sotto dei gazebi all’aperto pur di portare avanti le operazioni sulle vetture. Da un sacrificio così non potevano che derivare queste soddisfazioni. Vedere la vettura ibrida per la prima volta sfilare veloce in pista è stato il culmine di un lavoro di quattro anni. Per la combustion invece, dopo la vittoria di Silverstone e l’anno di pausa, era importante ritrovare la continuità nei piazzamenti di rilievo e per fortuna, o meglio, grazie all’impegno dei ragazzi, così è stato.

Team MMR Driverlessn

Mi sento in dovere di ringraziare l’Ateneo che ci ha permesso di proseguire le attività in presenza con tutti i dovuti accorgimenti resi necessari dal contesto pandemico, il mio braccio destro il dott. Valerio Mangeruga e, a nome mio e dell’Università, tutti i partner che ogni anno rendono possibile tutto questo”.

I nuovi team per la prossima stagione sono stati formati e sono già all’opera nella fase di progettazione e miglioramento delle vetture.

Nella stagione che si è conclusa anche il team Driverless, con il suo prototipo di vettura a guida autonoma, dopo tre anni di sviluppi, ha finalmente debuttato nella competizione di Formula Student a Silverstone. Partecipando a distanza, il team ha conquistato la vittoria nella prova di Autonomous Design e il secondo posto complessivo nella categoria ADS.

Nel corso dell’anno, il team ha ricevuto un importante sostegno dalle aziende partner, in particolare dal gruppo Bosch, che con i ragazzi ha condiviso materiali, tecnologie e know-how per arrivare al completamento della monoposto.

Questa collaborazione è diventata il tema centrale di una web-serie in sei episodi lanciata online sul portale motorsport.com, che ha visto protagonista proprio il team di Unimore. Nelle varie puntate viene raccontato come il team ha sviluppato la monoposto a guida autonoma e come Bosch ha supportato il progetto.

“Aver conquistato risultati così importanti al debutto è stata un’ulteriore conferma dell’ottimo lavoro svolto e delle scelte progettuali adottate sul veicolo. Tutto questo fa ben sperare per il prossimo anno quando finalmente l’auto potrà correre in pista. Nonostante le difficili condizioni dettate soprattutto dalla pandemia, i ragazzi non hanno mai perso l’entusiasmo e si sono dimostrati sempre pronti nell’affrontare tutti gli imprevisti e nel trovare valide soluzioni” ha dichiarato il team leader Claudio Giorgianni.

“Questo progetto è molto formativo per gli studenti, perchè devono imparare a pianificare le attività e a portare i risultati entro le scadenze stabilite” ha aggiunto il Faculty Advisor Alberto Vergnano.

Oltre agli ottimi risultati dei tre team More Modena Racing, Unimore si è recentemente distinta, sempre nell’ambito automotive, anche in un’altra importante competizione tra università di tutto il mondo.

Team Euroracing

Nella finale della Indy Autonomous Challenge, la gara tra auto da corsa a guida autonoma che si è tenuta nello storico circuito Indianapolis Motor Speedway (IMS), mettendo a confronto le squadre di 21 università internazionali, il team Euroracing, guidato dal Prof. Marko Bertogna di Unimore, è arrivato secondo, dietro solo al TUM, il Politecnico di Monaco di Baviera.

La squadra coordinata dal docente dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia ha visto sfumare per pochissimo il premio finale di 1 milione di dollari, a causa di una piccola modifica pre-gara, che ha portato al secondo premio da 100mila dollari. La macchina di EuroRacing ha infatti rallentato durante il giro finale intorno all’ovale, abbassando la velocità media e perdendo così la prima posizione in classifica.

Nei giri precedenti il team guidato dal Prof. Bertogna di Unimore si era assicurato il tempo sul giro più veloce mai registrato per un’auto autonoma sulla pista di Indianapolis: 139 miglia all’ora (223 km/h).

La squadra Euroracing è composta da 10 ragazzi/e del laboratorio HiPERT Lab del Dipartimento di Fisica Informatica e matematica di Unimore e da studenti e studentesse delle università di Pisa, Zurigo e Varsavia.

Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto in una sfida ingegneristica di portata mondiale – conclude il Prof. Bertogna -, una competizione che resterà nella storia, che ha visto per la prima volta una serie di monoposto affrontare le curve dell’iconico circuito di Indianapolis a oltre 200 km/h senza alcun pilota a bordo”.

Nel corso dell’anno, il team ha ricevuto un importante sostegno dalle aziende partner, in particolare dal gruppo Bosch, che con i ragazzi ha condiviso materiali, tecnologie e know-how per arrivare al completamento della monoposto.
Questa collaborazione è diventata il tema centrale di una web-serie in sei episodi lanciata online sul portale motorsport.com, che ha visto protagonista proprio il team di Unimore. Nelle varie puntate viene raccontato come il team ha sviluppato la monoposto a guida autonoma e come Bosch ha supportato il progetto.
“Aver conquistato risultati così importanti al debutto è stata un’ulteriore conferma dell’ottimo lavoro svolto e delle scelte progettuali adottate sul veicolo. Tutto questo fa ben sperare per il prossimo anno quando finalmente l’auto potrà correre in pista. Nonostante le difficili condizioni dettate soprattutto dalla pandemia, i ragazzi non hanno mai perso l’entusiasmo e si sono dimostrati sempre pronti nell’affrontare tutti gli imprevisti e nel trovare valide soluzioni” ha dichiarato il team leader Claudio Giorgianni.
“Questo progetto è molto formativo per gli studenti, perchè devono imparare a pianificare le attività e a portare i risultati entro le scadenze stabilite” ha aggiunto il Faculty Advisor Alberto Vergnano.
Oltre agli ottimi risultati dei tre team More Modena Racing, Unimore si è recentemente distinta, sempre nell’ambito automotive, anche in un’altra importante competizione tra università di tutto il mondo.

Team MMR Hybrid


Nella finale della Indy Autonomous Challenge, la gara tra auto da corsa a guida autonoma che si è tenuta nello storico circuito Indianapolis Motor Speedway (IMS), mettendo a confronto le squadre di 21 università internazionali, il team Euroracing, guidato dal Prof. Marko Bertogna di Unimore, è arrivato secondo, dietro solo al TUM, il Politecnico di Monaco di Baviera.
La squadra coordinata dal docente dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia ha visto sfumare per pochissimo il premio finale di 1 milione di dollari, a causa di una piccola modifica pre-gara, che ha portato al secondo premio da 100mila dollari. La macchina di EuroRacing ha infatti rallentato durante il giro finale intorno all’ovale, abbassando la velocità media e perdendo così la prima posizione in classifica.
Nei giri precedenti il team guidato dal Prof. Bertogna di Unimore si era assicurato il tempo sul giro più veloce mai registrato per un’auto autonoma sulla pista di Indianapolis: 139 miglia all’ora (223 km/h).
La squadra Euroracing è composta da 10 ragazzi/e del laboratorio HiPERT Lab del Dipartimento di Fisica Informatica e matematica di Unimore e da studenti e studentesse delle università di Pisa, Zurigo e Varsavia.
“Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto in una sfida ingegneristica di portata mondiale – conclude il Prof. Bertogna -, una competizione che resterà nella storia, che ha visto per la prima volta una serie di monoposto affrontare le curve dell’iconico circuito di Indianapolis a oltre 200 km/h senza alcun pilota a bordo”.

Una stagione di successi in ambito automotive per Unimore