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quanto nel sistema paesaggistico e nelle collezio- Gli interventi si sono svolti nell’arco di più anni
ni. I lavori sono stati pianificati e realizzati in più e hanno riguardato inizialmente il restauro delle
fasi, con risorse provenienti dalla Regione Emi- vetrate delle serre, dei muretti perimetrali, dei
lia-Romagna (per la ricostruzione post-sisma), vetri e dei serramenti lignei. Successivamente si
dall’Università e dal Piano Nazionale di Ripresa è proceduto al miglioramento sismico dell’intero
e Resilienza. In particolare, l’Ateneo ha ottenuto complesso, con il consolidamento delle volte, dei
accesso al finanziamento PNRR – Next Genera- solai e delle murature portanti, la sostituzione dei
tion EU all’interno del programma “Parchi e giar- controsoffitti precari, il rinforzo degli ancoraggi e
dini storici”, che ha permesso di attrarre circa la revisione delle fondazioni, secondo le più ag-
720 mila euro per le opere di valorizzazione del giornate tecniche conservative.
parterre, della montagnola, delle serre e dell’Aula Sono stati quindi progettati e installati nuovi im-
storica.
pianti elettrici, sistemi di sicurezza, illuminazione e
I lavori, che hanno visto il coinvolgimento diretto trasmissione dati, per rendere gli spazi compatibili
della Direzione tecnica, edilizia, facility manage- con le funzioni museali e didattiche, in conformità
ment e sostenibilità dell’Ateneo, sono stati realiz- con i più alti standard di tutela del patrimonio e
zati sotto la supervisione della Soprintendenza e in di accessibilità. Parallelamente, è stato recuperato
costante dialogo con i referenti scientifici dell’Orto. l’intero parterre storico, già “Parterre-Scuola” del
Settecento, con un nuovo impianto di irrigazione
a goccia, la realizzazione di un pozzo profondo,
il restauro della vasca centrale, la sistemazione
dei vialetti, la verifica di stabilità del patrimonio
arboreo e la revisione delle aiuole secondo criteri
scientifici aggiornati.
Le serre ducali, cuore pulsante dell’Orto, torna-
no oggi a ospitare le collezioni storiche di piante
esotiche, in parte trasferite nei mesi caldi all’e-
sterno per consentire l’accesso del pubblico. La
“serretta” a clima caldo-umido, la Serra delle suc-
culente e la grotta sono state oggetto di recupero
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