> FocusUnimore > numero 46 – aprile 2024
The PhD Humanities, Technology and Society
The Humanities, Technology and Society (HTS) PhD programme set up by Unimore in the Marco Biagi Department of Economics stems from the idea that in order to acquire ‘technological awareness’ it is necessary to possess technical knowledge in parallel with a humanistic culture and to combine it with theoretical and methodological knowledge and skills derived from the social sciences. The humanities disciplines in the PhD HTS training programme are complemented by social and technological disciplines, analysis tools capable of grasping in depth the socio-economic, cultural and ethical implications of new technologies. The aim is to train a research profile of high academic standing, which also represents added value for realities outside the university world. The PhD programme involves lecturers from various Unimore departments and from other Italian and foreign universities, thus enabling PhD students to benefit from a dense international network of exchange and collaboration agreements.
La diffusione delle nuove tecnologie digitali e dell’automazione e lo sviluppo sostenibile in termini sociali e ambientali sono alcune delle principali sfide che oggi siamo chiamati a raccogliere non solo come comunità scientifica, ma anche come cittadini e cittadine.
Senza alcun dubbio le attuali innovazioni tecnologiche rappresentano una formidabile opportunità di crescita economica e permettono di valorizzare, in modo inedito, rispetto al passato il nostro patrimonio culturale ed artistico.
Allo stesso tempo, le nuove tecnologie, possono rappresentare una minaccia per le fasce più vulnerabili della popolazione ed essere dispositivi di esclusione e vettori di nuove e vecchie diseguaglianze.
In altri termini, se le traiettorie di progettazione e di utilizzo delle nuove tecnologie sono accompagnate da una riflessione critica su di esse è possibile che esse si rivelino importanti strumento di crescita del benessere collettivo (in qualsiasi campo: dalla sostenibilità ambientale al welfare, dall’economia finanziaria ai processi produttivi, dalla gestione d’impresa all’amministrazione pubblica, dal diritto al sistema formativo e al mondo culturale al terzo settore); in caso contrario, se si lascia spazio ad una sorta di “fatalismo tecnologico” (che in ultima istanza nasconde relazioni di dominio e iniquità sociali ed economiche), le stesse tecnologie possono rivelarsi dispositivi di ingiustizia.
Inoltre, in un’epoca di crescente criticità ambientali, è fondamentale riflettere attraverso una lente multidisciplinare sulle tematiche che riguardano lo sviluppo sostenibile.
Il dottorato Humanities, Technology and Society (HTS) istituito da Unimore in associazione con la Fondazione Collegio San Carlo di Modena e l’Almo Collegio Borromeo di Pavia nasce proprio da queste premesse e dall’idea che per acquisire una “consapevolezza tecnologica” non sia sufficiente possedere un sapere tecnico, ma che sia invece fondamentale innestare quest’ultimo su una cultura umanistica e accompagnarlo con conoscenze e competenze teoriche e metodologiche derivanti dalle scienze sociali.
Le discipline umanistiche, quindi, hanno un ruolo centrale nel programma formativo del dottorato HTS, ma allo stesso tempo sono per così dire “ibridate” con le discipline sociali e tecnologiche, fornendo ai dottorandi e alle dottorande strumenti di analisi capaci di cogliere in profondità le implicazioni socioeconomiche, culturali ed etiche delle nuove tecnologie. L’obiettivo è dunque quello di formare un profilo di ricerca di alto livello accademico, ma che rappresenti anche un valore aggiunto per realtà esterne al mondo universitario come imprese, terzo settore, pubblica amministrazione, sistema scolastico, istituzioni culturali, etc.; un profilo in grado di esplorare le intersezioni tra diverse discipline al fine di sviluppare nuovi approcci transdisciplinari e traiettorie di ricerca innovative.
Il corso di dottorato è incardinato nel Dipartimento di Economia Marco Biagi, ma può essere considerato un vero e proprio dottorato d’Ateneo, in quanto il collegio docenti è composto da docenti provenienti da diversi dipartimenti di Unimore.
A questi si aggiungono anche docenti provenienti da altre Università: Università di Pavia, Università di Milano, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università di Macerata, Università di Bologna.
“La partnership con il Collegio San Carlo di Modena e l’Almo Collegio Borromeo di Pavia – commenta il Prof. Matteo Rinaldini, docente di Sociologia del lavoro e dell’organizzazione e coordinatore del Collegio docenti – permette ai dottorandi e alle dottorande non solo di essere immersi in un ambiente accademico di eccellenza, ma di avere anche un accesso privilegiato alle risorse offerte dai due collegi, i quali, oltre ad offrire biblioteche specializzate, laboratori e spazi per la ricerca, arricchiscono anche l’offerta formativa attraverso l’organizzazione di corsi, seminari e conferenze”.
Inoltre le numerose relazioni internazionali che i due collegi hanno costruito nel tempo sono integrate con le relazioni con Università estere di Unimore permettendo così ai dottorandi e alle dottorande di usufruire di una fitta rete internazionale di rapporti di scambio e collaborazione.