> FocusUnimore > numero 19 – ottobre 2021

The “Ride 2 Autonomy” project tests a self-driving shuttle in Reggio Emilia

Unimore, and in particular the Enzo Ferrari Department of Engineering, is one of the main partners of the European project “Ride-to-Autonomy”, which involves the testing of “Olli”, an eight-seater self-driving shuttle, in Reggio Emilia.
Olli is a vehicle equipped with sensors that detect pedestrians and obstacles around the vehicle, radar systems, an optical camera, and two GPS antennas. A model designed to investigate the potential of self-driving to meet the needs of mobility through a smart and green solution. The overall duration of the project is one year, starting from the preparatory stage begun in April 2021, while the shuttle will be tested for two months, starting at the beginning of 2022, on the route that connects two symbolic points of the Reggio territory: Mediopadana High Speed Railway Station, designed by Architect Santiago Calatrava, and Max Mara Campus, designed by John McAslan.

Dalla consolidata esperienza nello sviluppo di sistemi di guida autonoma, frutto di un’ampia attività di ricerca che spazia dalla meccanica all’informatica, dalla trasportistica alla progettazione urbana, fino all’economia e ai profili giuridici e di informatica giuridica, Unimore è uno dei partner principali del progetto europeo Ride-to-Autonomy ( R2A), che prevede la sperimentazione di una navetta a guida autonoma a Reggio Emilia.

        Il progetto nasce nel contesto del programma di lavoro europeo 2020 “Communications Networks, Content and Technology” (dedicato alla promozione di progetti nel campo della guida autonoma, applicata a modelli di mobilità urbana sostenibile ed intelligente) e vede il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore come unico partner italiano del consorzio internazionale risultato beneficiario dei finanziamenti.

L’obiettivo è quello di testare per un periodo di circa 2 mesi, a Reggio Emilia, un servizio di mobilità orientato al pendolarismo urbano, su strada pubblica, con il veicolo “Olli”, una navetta da 8 posti a guida autonoma, costruita dagli americani di Local Motors.

“Olli” è stata presentata in anteprima durante la “Settimana della mobilità sostenibile” di Reggio Emilia e, a seguire, in occasione del Festival “Modena Smart Life”.

Lo scopo del progetto, che a livello locale vede il coinvolgimento del Comune di Reggio Emilia e di Local Motors, Max Mara Fashion Group, Reale Mutua Group, RFI – Rete Ferrovie Italiane e Unindustria, è la sperimentazione in un contesto reale, sul percorso che collega due punti simbolici del territorio: la Stazione AV Mediopadana, realizzata dall’Architetto Santiago Calatrava e il Campus Max Mara, opera di John McAslan.

Questo modello intende indagare le potenzialità della guida autonoma nel rispondere alle esigenze di mobilità del cosiddetto “ultimo miglio”, attraverso una soluzione smart e green. La durata complessiva del progetto è di un anno, a partire dalla fase preparatoria iniziata ad aprile 2021, mentre la sperimentazione della navetta avrà una durata operativa di due mesi, all’inizio del 2022.

Al termine di queste prove verranno proposti agli/alle utenti, questionari ed analisi sull’esperienza fatta, per rilevare i benefici e le criticità; nello stesso modo verrà rilevata la percezione degli/delle utenti per le strade relativamente alla circolazione in città di una navetta a guida autonoma.

“Il progetto R2A – ha commentato il Prof. Francesco Leali, referente scientifico del progetto Ride To Autonomy – permetterà di effettuare una delle prime sperimentazioni a livello nazionale di veicoli totalmente autonomi per il trasporto di persone su strade pubbliche. Tale opportunità, finanziata dalle comunità Europea, riconosce ancora una volta il primato del nostro Ateneo e della nostra regione nella ricerca sui temi della mobilità e dell’automotive. Grazie al progetto Masa, attivo da diversi anni a Modena, abbiamo consolidato un modello di ricerca radicato nella multidisciplinarietà e nella collaborazione tra Accademia, Impresa ed Istituzioni. Grazie a tale modello, applicato ora al comune di Reggio Emilia e a importanti imprese come Local Motors, Max Mara e Reale Mutua, coltiviamo grandi aspettative sullo sviluppo di una mobilità intelligente, sostenibile ed inclusiva”.

Olli è dotato di sensori, in grado di intercettare pedoni ed ostacoli intorno al veicolo, di sistemi radar, di una videocamera ottica e di due antenne Gps. Il mezzo pesa complessivamente 20 quintali ha una capacità di carico fino a 907 chili e un telaio interamente stampato in 3D con polimeri compositi e alluminio.

I risultati della ricerca contribuiranno allo sviluppo di soluzioni di mobilità smart e green, abilitate da nuove tecnologie informatiche per un modello di trasporto intermodale, autonomo, inclusivo e sostenibile.

A Reggio Emilia il progetto “Ride 2 Autonomy” sperimenta una navetta a guida autonoma