> FocusUnimore > numero 44 – febbraio 2024

Gender Balance Sheet 2022
Unimore is at the third edition of the Gender Balance, which analyses the final balance 2022 in this perspective. The Glass Ceiling Index – GCI of the University of Modena and Reggio Emilia, the summary indicator of the difficulty for women to reach top management roles, is equal to 1.47, lower than the national GCI which stands at 1.57. In accordance with the CRUI’s “Gender Balance Sheet Guidelines”, the final 2022 Gender Balance Sheet contains a context analysis that focuses on the different areas of the University from a gender perspective: students, technical-administrative staff and researcher-teaching staff and contains a summary of the activities carried out on gender equality by the University in 2022. It reports the progress of some actions of the 2022-2024 Gender Equality Plan that allow our Athenaeum to advance in the goal of achieving gender equality. In line with the actions envisaged in the Gender Equality Plan during 2022, training programmes on didactics in a gender perspective and inclusive teaching methodologies have been scheduled and multiple awareness-raising activities implemented. Activities that will be intensified in 2024.

Unimore è alla sua terza edizione del Bilancio di Genere che analizza in questa prospettiva il consuntivo 2022. Il Glass Ceiling Index – GCI dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, l’indicatore sintetico delle difficoltà per le donne di raggiungere ruoli di vertice, è pari a 1,47, inferiore al GCI nazionale che si attesta al 1,57.

In coerenza con le “Linee Guida del Bilancio di genere” della CRUI, il Bilancio di Genere a consuntivo 2022 contiene una analisi di contesto che analizza, in una prospettiva di genere, le diverse componenti dell’Ateneo: studentesca, Personale tecnico amministrativo e Personale docente ricercatore e contiene una sintesi delle attività svolte sulla parità di genere dall’Ateneo nel 2022.

Il Bilancio di genere dell’Ateneo modenese-reggiano ha radici profonde, infatti proprio all’interno di un centro di ricerca Unimore è stata proposta un’innovativa metodologia, applicata a diversi enti di governo, che legge il bilancio adottando l’approccio sviluppo umano. Una prima analisi venne svolta nel 2012 dove si comparava il bilancio del nostro Ateneo con il bilancio della Università di Pablo de Olavide di Siviglia anche verificando rispetto a quali dimensioni di ben-essere condurre l’analisi in relazione a un approccio partecipato che coinvolse la componente studentesca delle due università.

La prima edizione, che riprende anche le linee guida della CRUI per l’analisi di contesto, è stata approvata nel 2021 con riferimento al Bilancio a consuntivo 2019. È seguita quindi la seconda edizione relativa agli anni 2020 e 2021, in cui l’enfasi era sulla ricostruzione del trend nel contesto e nella riclassificazione del contesto partendo dal 2017. Anche la terza edizione del Bilancio di genere si apre con la presentazione della metodologia che contraddistingue l’approccio Unimore sulla riclassificazione delle spese. Le spese vengono, infatti, riclassificate rispetto all’impatto sulle dimensioni di ben-essere e rispetto all’impatto di genere e la stessa metodologia è stata seguita nell’individuazione dell’impatto delle azioni previste nel Piano di Eguaglianza di Genere dell’Ateneo.

In questa edizione del Bilancio di genere, si è proposta anche un’analisi sulla forbice delle carriere relativamente ai singoli dipartimenti – afferma la prof.ssa Tindara Addabbo Delegata del Rettore alle Pari Opportunità – e si è voluto dotare gli stessi di uno strumento volto ad aumentare la conoscenza del contesto per potere meglio implementare le azioni previste nel Piano di Eguaglianza di genere”.

Nella componente studentesca:

Le donne rimangono la maggioranza nella componente studentesca passando dal 54% nell’anno accademico 2012/2013 al 53% nel 2021-2022. Anche in Unimore, le aree di studio a netta prevalenza femminile sono quelle relative a corsi umanistici e di cura, mentre le aree a netta prevalenza maschile riguardano i corsi STEM ovvero Science, Technology, Engineering e Mathematics.

Le studentesse si laureano con un punteggio di laurea maggiore in media rispetto agli studenti e in misura maggiore in corso. Il tasso di occupazione degli uomini a un anno è maggiore di quello delle donne per le lauree specialistiche o magistrali e per le lauree a ciclo unico, mentre è inferiore per quanto riguarda i laureati triennali e la retribuzione media a un anno e a cinque anni dalla laurea è sempre maggiore per i laureati rispetto alle laureate.

Nel Personale Tecnico-Amministrativo:

Le donne sono in maggioranza rispetto agli uomini nel Personale Tecnico-Amministrativo, 70% del totale del personale, soprattutto nelle aree amministrative, biblioteche e sociosanitarie. Nella dirigenza amministrativa le donne occupano nel 2021 1/3 del totale.

Nel Personale docente:

Ricostruendo la ‘forbice delle carriere’, ovvero seguendo dall’iscrizione ad un corso di laurea sino al ruolo di professore o professoressa ordinaria, si osserva che la sostanziale parità nella numerosità tra uomini e donne nel personale docente e ricercatore la si trova nel ruolo più precario rappresentato dagli assegnisti di ricerca e nel ruolo di ricercatore a tempo indeterminato o di tipo A. Già nel ruolo di ricercatore a tempo determinato di tipo B (che presenta maggiori garanzie di stabilità rispetto al ruolo di ricercatore di tipo A) si manifesta una maggiore presenza maschile, 62% contro 38%, per arrivare al 71% per gli uomini e al 29% per le donne nell’A.A. 2021-2022 (era 25% nel 2012-2013) per il personale docente nel ruolo di ordinario.

La presenza nei diversi ruoli di ricercatore di uomini e donne si conferma l’apertura della forbice a svantaggio delle donne nella posizione RTD-B dove il 62% è di genere maschile contro il 38% di genere femminile, mentre è maggiore la presenza di donne ricercatrici a tempo determinato tipo A (53%) e vi è una quasi parità nel ruolo di ricercatore a tempo indeterminato.

Forbice delle carriere universitarie e accademiche in Unimore (2018/2019 vs 2021/2022)

Legenda: Grade A: PO; Grade B: PA; Grade C: RTDb+RTDa+RU; Grade D: Assegnisti/e

Nelle aree STEM la presenza maschile è sempre superiore a quella femminile. Il gap minore si nota nel ruolo di Associato, mentre il gap maggiore si ha nel ruolo di Ordinario e tra studentesse e studenti.

Un indicatore sintetico della difficoltà per le donne di raggiungere il ruolo di professoressa ordinaria è rappresentato dal Glass Ceiling IndexGCI che si ottiene rapportando la percentuale del personale accademico femminile alla percentuale di donne nella prima fascia.

Un indice superiore ad uno mostra appunto l’esistenza di una maggiore difficoltà per le donne nel raggiungimento dei livelli più elevati della carriera accademica.

Nel 2021 il GCI Unimore è pari 1,47 inferiore al GCI Media nazionale (1,57).

Il Bilancio di genere Unimore si chiude con una riclassificazione delle spese in base all’approccio ben-essere.

“Un’analisi più approfondita – conclude la prof.ssa Tindara Addabbo delle spese sarà possibile dall’analisi del prossimo Bilancio a Consuntivo grazie alla riclassificazione del Piano dei Conti che è stata effettuata da Unimore, uno dei primi atenei ad applicarla, seguendo le linee guida CRUI.”

Le Azioni per la Parità di Genere

In Unimore è presente:

il Codice di Condotta per la tutela della Dignità delle persone e per la prevenzione delle molestie (http://www.cug.unimore.it/site/home/documenti/regolamenti-e-codici.html);

il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG);

la figura del/la Consigliere/a di Fiducia cheè stata prevista nel Piano di Eguaglianza di genere ed è attiva dal Dicembre 2023.

lo Sportello di Accoglienza e di Ascolto rivolto ai dipendenti dell’Ateneo che vivono situazioni di

malessere organizzativo, di stress lavoro correlato o di mobbing.

lo Sportello di Ascolto riservato a studenti;

la Delegata del Rettore per le Pari Opportunità e la Rete dei referenti per le Pari Opportunità dei Dipartimenti,

la Consigliera di Fiducia dal dicembre 2022

la carriera alias, oltre che per gli studenti già attivata nel 2016, anche il personale e gli ospiti di Unimore dal 2021, e per le due componenti dal 2021 si fonda sul principio dell’autodeterminazione di genere (https://www.unimore.it/servizistudenti/alias.html).

Sono quindi presenti molte attività in rete con le istituzioni e le associazioni del territorio per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere e per il contrasto all’omobitransnegatività e per l’inclusione delle persone LGBTQI. Unimore è infatti parte del Tavolo Interistituzionale contro l’omobitransnegatività istituito dal Comune di Reggio Emilia, del Tavolo delle associazioni femminili coordinato dal Comune di Modena (Assessorato Pari Opportunità), e aderisce anche alla Commissione Pari Opportunità del Comitato Unitario delle Professioni della Provincia di Modena. Dal 2020 è stato istituito in Unimore il Tavolo delle associazioni LGBTQI+. Unimore dal 2017 è anche parte del Tavolo interistituzionale, coordinato dalla Prefettura, per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne. Il tavolo è stato il primo ad essere istituito nel 2007 in Italia.

Nel Bilancio di genere 2022 è quindi riportato lo stato di avanzamento di alcune azioni del Piano di Eguaglianza di genere 2022-2024 che consentono al nostro Ateneo di avanzare nell’obiettivo del raggiungimento dell’eguaglianza di genere.  

In linea con le azioni previste nel Piano di Eguaglianza di Genere nel corso del 2022 sono stati programmati corsi di formazione sulla didattica in una prospettiva di genere e sulle metodologie didattiche inclusive e attuate molteplici attività di sensibilizzazione. Attività che verranno intensificate nel 2024.

Nel 2022 si sono svolti numerosi progetti:

  • la prima edizione del Corso di perfezionamento in Gender Equality Management nell’ambito del più vasto progetto GE&PA – Gender Equality & Public Administration che intende diffondere competenze volte a rendere più efficaci le politiche pubbliche rispetto all’obiettivo di inclusione sociale con particolare riferimento a quello della parità di genere all’interno delle Istituzioni pubbliche e private.

Il progetto, coordinato dal Dipartimento di Economia Marco Biagi con la collaborazione della Fondazione Marco Biagi, vede il coordinamento scientifico della Prof.ssa Tindara Addabbo e può contare su un Gruppo di lavoro fortemente interdisciplinare che prevede: la Fondazione Marco Biagi, tre Centri di ricerca di Unimore: CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, Centro di analisi delle politiche pubbliche (CAPP), Laboratorio Genere, Linguaggio e Comunicazione_Digitale (GLIC_D) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (attraverso il Laboratorio di Economia Locale LEL Ce.C.A.P.). Sono componenti del Comitato di progetto: Tindara Addabbo (Dip. di Economia Marco Biagi, nonché componente della Giunta del CRID); Thomas Casadei (CRID – Centro di ricerca interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità); Tommaso Fabbri (Dipartimento di Economia Marco Biagi); Chiara Mussida (Università Cattolica del Sacro Cuore); Cecilia Robustelli (GLIC – Laboratorio Genere, Linguaggio, Comunicazione digitale); Carlotta Serra (Fondazione Marco Biagi).

  • il ProgettoEducare alle differenze per promuovere la cittadinanza di genere” che ha visto, fin dalla sua genesi nel 2016, la collaborazione del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore (www.crid.unimore.it) e la supervisione scientifica del Prof. Thomas Casadei, dal 2022 direttore del Centro.

Il progetto, promosso e coordinato dal Comune di Modena, si avvale della collaborazione di una rete di Associazioni femminili ed Enti partner;

  • il Summer Camp Ragazze digitali, diretto dalla Prof.ssa Claudia Canali è giunto alla sua nona edizione, incoraggia le ragazze verso lo studio di materie legate all’ICT.  Ragazze digitali è stato citato dalla Commissione Europea, nell’ultimo report di She Figures (novembre 2021), come un’esperienza unica in Italia.

Infine, sempre nel 2022, si è svolta l’iniziativa Equality week, che contribuisce alla promozione della diversità nel suo significato più ampio, ha avuto origine dalla partecipazione di Unimore al progetto europeo UniGreen, coordinato dal Prof. Alessandro Capra e finanziato dalla comunità Europea.

L’edizione 2022 ha compreso laboratori con studentesse e studenti e con dottorande e dottorandi, che hanno analizzato diversità etniche, di genere, disabilità e orientamento sessuale partecipando anche agli eventi proposti dalle associazioni e dalle istituzioni locali coordinate dal comitato interdisciplinare Unimore (composto da Prof.ssa Elisabetta Genovese, Dott. Giacomo Guaraldi; Prof.ssa Tindara Addabbo; Prof. Loris Vezzali, Dott.ssa Veronica Margherita Cocco). Equality Week è stata presente anche alla “Notte Europea della ricerca” presentando il lavoro dei gruppi e coinvolgendo i Partner dell’Equality Week.

Bilancio di Genere consuntivo 2022