> FocusUnimore > numero 12 – febbraio 2021

Tra le tante ricorrenze che ci siamo lasciti alle spalle nell’anno della pandemia e che hanno stravolto calendari e programmi degli eventi ce ne è una particolarmente cara: nel 2000 ha preso avvio il progetto “Coro dell’Università di Modena e Reggio Emilia”, che ha dunque appena compiuto 20 anni.

Si tratta di una esperienza significativa, che nel corso della sua attività si è radicata come realtà musicale forte sul territorio di Modena e Reggio Emilia, tanto da divenire punto di riferimento per “generazioni” di universitari che hanno mantenuto, nel tempo, relazioni e rapporti con il mondo accademico. Per gemmazione da questa realtà, oggi affermata anche in ambito nazionale, è poi nata l’Orchestra universitaria.

Proprio la valenza relazionale, interprofessionale e intergenerazionale, ha identificato la storia e la crescita delle compagini musicali Unimore.

Il Coro Unimore – racconta la Direttrice Maestra Antonella Coppinasce nel 2000 come concretizzarsi di una esperienza fatta quando io ero una studentessa universitaria dell’ateneo umbro e presi parte all’avvio del loro coro. Da allora curo e dirigo con orgoglio il Coro dell’Università di Modena e Reggio Emilia”.

Dal 2001 il Coro si caratterizza come associazione studentesca e culturale. Dopo aver trovato accoglienza in molte sedi provvisorie, il sodalizio dal 2012 ad oggi condivide con le altre associazioni dell’Ateneo lo spazio di via Ganaceto 44 a Modena: qui – si può dire – ha una sua sede, finalmente stabile.

Nella pratica organizzativa, le sue attività procedono parallelamente in una sorta di replica del lavoro tra le due sedi di Modena e di Reggio Emilia con i due gruppi che si riuniscono una volta ogni tre settimane, in modo alternato, in modo da offrire a studenti e studentesse attività formative condivise.

Dal 2008 le sue attività sono aperte alle comunità locali e al territorio, in una prospettiva – si può dire – di “Terza Missione”, di cui fanno fede oltre 350 tra concerti ed esibizioni offerte dalle compagini musicali di Ateneo, sia in formazioni cameristiche, sinfoniche, a cappella.

Negli anni sono oltre 1400 i membri che si sono succeduti sui praticabili corali e nelle fila strumentali.

Come Direttore – racconta Antonella Coppidi certo non posso dimenticare l’emozione palpabile dei coristi Unimore nel sedere sulle panche corali dei concerti diretti dal M. Morricone, condivise con il Coro dell’Università di Roma Tor Vergata diretto dal caro amico Stefano Cucci, che li ha accolti dal 2010 al 2018 e che ha dato ai membri della nostra compagine la possibilità di immergersi nelle note delle splendide e celeberrime composizioni morriconiane”.

Le partecipazioni ad eventi e manifestazioni nelle sale e spazi più prestigiosi in cui il Coro Unimore è stato applaudito protagonista sono stati numerosi: dall’Arena di Verona, alla Sala Nervi, alle Terme di Caracalla, autentici templi della musica.

Negli anni – continua nei suoi ricordi Antonella Coppiho lavorato con molti studenti che affermavano: <Non so cantare>. Ma l’apprendimento della tecnica del canto li ha portati a un approccio completamente nuovo non solo nella produzione vocale ma in tutte le occasioni nelle quali è necessario mettersi alla prova, dando loro l’accessibilità a una forza interiore che non sapevano di avere”.

Le esibizioni del Coro Unimore hanno fatto da cornice a tante occasioni istituzionali, oltre a quelle ufficiali dell’Università di Modena e Reggio Emilia come le inaugurazioni degli Anni Accademici, si ricordano le presenze nelle sale delle Università di Pisa, Torino, Genova, Sassari, Ferrara, Bologna, Perugia, Roma, Parma, Verona, Trieste, Napoli, Salerno, Camerino, L’Aquila, Udine, Venezia, Padova.

Fra tutte, però, spicca l’indimenticabile concerto presso la celeberrima Chiesa di Santa Croce a Firenze per il Festival promosso dal coro universitario della città toscana e, naturalmente, il concerto presso la Sala dei Notari di Perugia. 

Altro aspetto dalla compagine universitaria Unimore è la sua partecipazione entusiasta ad iniziative a scopo benefico: per l’Unicef e, recentemente, alle iniziative di Donatori di Musica, offrendo momenti musicali presso i reparti di Oncologia dell’Ospedale di Reggio Emilia (CORE) e per quello del Policlinico di Modena. Non vanno dimenticate anche le sue esibizioni con finalità solidaristiche, quando si è trattato di portare la vicinanza del nostro Ateneo alle popolazioni terremotate: è successo coi concerti nel Duomo di Camerino e presso il campo terremotati ancora attivo di Centi Colella all’Aquila; ed è successo, inoltre, con il “Concerto per l’Emilia” colpita dal terremoto del 2012, che il nostro Coro ha organizzato presso l’Auditorium della Conciliazione nell’ottobre dello stesso anno, portando sul palco oltre 400 universitari e universitarie.

Accanto a queste attività, non sono mancate quelle rivolte all’internazionalizzazione, che l’hanno portato nel 2015 all’Università Tecnica di Monaco di Baviera e lo stesso anno all’iniziativa Good News promossa dal Padiglione Italia per Expo 2015. Mentre nell’aprile 2018 è giunto un importante riconoscimento: il Coro e l’Orchestra della prestigiosa Columbia University di New York hanno promosso un invito internazionale, per dare vita ad un concerto a compagini unite per l’esecuzione della grande opera Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, monumento della storia della musica, di cui il Coro e l’Orchestra dell’Università di Modena e Reggio Emilia sono stati ospiti.

Nell’aprile 2016 il Coro ha contribuito, insieme ad altre 300 formazioni, a dare vita al progetto “Il Coro Polifonico più grande del mondo” prendendo parte al progetto La piazza incantata, presso la Piazza del Plebiscito a Napoli. L’evento organizzato dal MIUR e dalle associazioni corali italiane ha avuto una risonanza nazionale ed è stato trasmesso per intero da RAI1.

In vent’anni, il Coro e Orchestra si sono misurati con grandi repertori della storia della musica, dal classico, al contemporaneo: Vivaldi, Ramirez, Britten, ma anche Rachmaninov, Jenkins, Leavitt, fino ad arrivare a Mozart, tanto per citare qualche famoso autore musicale.

Infine, dal 2008 a tutt’oggi il Coro e l’Orchestra di Ateneo hanno promosso il costituirsi di una vera e propria rete nazionale strutturata, denominata Coordinamento Nazionale dei Cori e delle Orchestre Universitarie Italiane, fondata attraverso un accordo tra l’Università di Sassari e quella di Modena e Reggio Emilia, aperto all’adesione di altri Atenei, con sede presso Unimore. Ad esso negli anni, hanno aderito con decreto rettorale oltre 35 Atenei italiani e il Coordinamento ha ottenuto il patrocinio della Fondazione CRUI.

Per il futuro – conclude la Dottoressa Antonella Coppici aspettiamo che le attività musicali di Ateneo possano proseguire con altrettanto vigore e passione, attraversando nuovi repertori e accogliendo sempre nuovi membri che possano condividere la bellezza del fare musica, di farla in gruppo per sviluppare il senso di identità e di appartenenza alla nostra università”.

Coro e orchestra dell’Università di Modena e Reggio Emilia festeggiano i 20 anni con tanta voglia di stupire ancora