> FocusUnimore > numero 60 – luglio 2025
Editorial – Unimore’s Commitment to University Sport
Unimore views sport as a key driver for education, research, innovation, and wellbeing. Through initiatives such as dual career support for student-athletes, academic programmes in sports management, mental coaching, and partnerships with local sports bodies, Unimore fosters both competitive and recreational sport. The university’s strong presence in national and international competitions, investment in facilities, and community events like Unimore Run and the Festival of Health reflect its growing role in promoting physical activity and healthy lifestyles across the academic community.

L’Università di Modena e Reggio Emilia intende valorizzare le potenzialità dello sport non solo come strumento efficace e trasversale per la formazione, la ricerca e l’innovazione, ma anche come leva per migliorare il benessere di studenti e dipendenti, promuovere stili di vita sani e arricchire l’esperienza universitaria. Unimore riconosce, inoltre, come obiettivo formativo prioritario, la tutela del diritto allo studio per gli atleti impegnati in attività agonistiche di alto livello.
In questo numero di Focus si intende illustrare il contesto, complesso e in evoluzione, in cui Unimore sta operando per assumere un ruolo strategico sul tema dello sport universitario, non solo in ambito formativo e di ricerca, ma anche nella pratica sportive, come elemento di benessere per la comunità accademica e nella promozione della doppia carriera studente/atleta.
Per quanto riguarda il primo ambito, quello della formazione e della ricerca, ricordiamo che dall’anno accademico 2022/2023 l’offerta didattica di Unimore si è arricchita del corso di laurea magistrale interateneo “Salute e Sport”, in collaborazione con l’Università di Verona e del master di I livello in Management dello Sport System, promosso con l’Università di San Marino. Quest’ultimo è finalizzato alla formazione di figure professionali qualificate nella pianificazione, gestione e promozione di aziende, organizzazioni e istituzioni operanti nel settore sportivo. Il master risponde a una crescente domanda, sia locale sia nazionale, di competenze specifiche in pianificazione strategica, organizzazione aziendale, diritto sportivo, gestione di impianti ed eventi, e programmazione territoriale delle attività. Quest’anno il master si è classificato al secondo posto tra i migliori programmi formativi in Europa e nella top 10 a livello mondiale, confermando la sua reputazione nazionale.
Sempre nel campo della formazione, Unimore – in partenariato con l’Istituto di Formazione Zenit – ha supportato la realizzazione del nuovo corso IFTS “Tecnico per il management di organizzazioni, impianti ed eventi sportivi”, approvato dalla Giunta Regionale e cofinanziato con risorse del Fondo sociale europeo Plus della Regione Emilia-Romagna. Si tratta del primo corso relativamente alla tematica, non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Unimore ha contribuito alla validazione del progetto, alle attività del Comitato Tecnico Scientifico e alla realizzazione di parte della didattica e delle attività di supporto. Visto l’alto numero di candidature, il corso sarà riproposto anche il prossimo anno, confermando la leadership di Unimore nella formazione sportiva a tutti i livelli: superiore, universitaria e post-universitaria.
Nel quadro delle attività di ricerca e divulgazione, con il coordinamento della Prof.ssa Silvia Manservisi, Unimore organizza annualmente presso il Dipartimento di Giurisprudenza il ciclo di seminari “Focus su diritto dello sport, alimentazione e benessere”, aperto a studenti, studentesse, comunità accademica e uditori esterni. I seminari rispondono al bisogno di approfondire tematiche rilevanti per il benessere psicofisico e per la prevenzione del disagio fisico e mentale, promuovendo stili di vita sani.
Per quanto riguarda la seconda area tematica – il binomio sport e istruzione – il valore della doppia carriera è riconosciuto anche a livello normativo: l’art. 1, comma 7, lettera g, della Legge n. 107/2015, individua tra gli obiettivi formativi prioritari la tutela del diritto allo studio per gli atleti agonisti.
Il progetto di doppia carriera Unimore Sport Excellence attira ogni anno un numero crescente di studenti e studentesse di élite, in virtù dei risultati ottenuti a livello nazionale e internazionale. Dai 19 ammessi nell’a.a. 2017/2018 si è passati a 98 nell’a.a. 2024/2025. Dal 2022 il progetto include anche atleti paralimpici. Unimore, dopo aver sottoscritto un protocollo con il CONI, ha firmato – tra i primi atenei in Italia – anche un accordo con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP). Per gli studenti ammessi, sono previste borse di studio per meriti sportivi e accademici, finanziate da aziende e soggetti privati, a testimonianza del valore attribuito a questo percorso anche dal mondo esterno.
Dal 2024 è inoltre attivo un servizio gratuito di mental coaching per il supporto psicologico agli studenti atleti, affiancato dal tutorato e da un incremento dei posti alloggio gratuiti, da 4 a 6. Gli atleti coinvolti provengono da quasi tutti i dipartimenti di Unimore e praticano discipline molto varie: atletica, volley, hockey, calcio, kayak, nuoto, danza sportiva, golf, ginnastica artistica, beach volley, pallacanestro, pallamano, pattinaggio artistico, pesca sportiva, rugby, sci alpino, tiro con l’arco, scherma paralimpica. Ciò richiede un attento coordinamento tra dipartimenti, discipline e federazioni, rendendo il progetto impegnativo ma distintivo per Unimore, tra i principali atenei italiani nella qualità della doppia carriera.
Nel settore dello sport agonistico, Unimore ha ottenuto negli ultimi anni risultati straordinari nei Campionati Nazionali Universitari, salendo sul podio in numerose discipline, anche di squadra. Ha inoltre partecipato, con successo, a competizioni universitarie europee e mondiali, grazie anche al prezioso supporto del CUS per l’organizzazione delle trasferte.
Per promuovere l’atletica leggera a livello universitario e territoriale, dal 2022 Unimore organizza il meeting annuale Cus-Unimore di atletica leggera, che ogni anno registra la partecipazione di circa 600 atleti.
Come già sottolineato, sarebbe riduttivo limitare il rapporto tra sport e università alla sola doppia carriera o allo sport agonistico. Unimore riconosce infatti l’importanza della pratica sportiva nella promozione del benessere psicofisico per studenti e personale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel piano Physical activity for health 2018–2030, individua l’attività fisica come fattore chiave per il raggiungimento dell’SDG 3 (“Salute e benessere”).
Lo sport contribuisce allo sviluppo individuale, rafforza le relazioni, stimola la sana competizione e il senso di responsabilità, promuove l’autostima e la determinazione, educa all’etica del fare, esalta il lavoro di squadra e la valorizzazione dei singoli contributi. Il nostro Ateneo fa propri questi valori e si impegna a sviluppare sempre più il legame tra sport praticato e comunità accademica.
Unimore sta collaborando con il Centro Universitario Sportivo per l’avvio di nuovi corsi a Reggio Emilia, la riqualificazione delle strutture di Modena, la gratuità della tessera CUS per studenti e studentesse e la programmazione dell’offerta sportiva in base ai reali bisogni della comunità accademica.
Particolare attenzione è riservata anche agli eventi one-day, come le Unimore Run a Modena e Reggio, pensati per coinvolgere tutta la comunità universitaria. In occasione degli 850 anni dell’Ateneo, grazie al progetto PRISMA, è stata organizzata la prima edizione della ChimGeo More Relay, corsa/camminata a staffetta tra Dipartimenti, con l’obiettivo di incentivare stili di vita sani e rafforzare lo spirito di appartenenza.
In collaborazione con la ASL di Reggio Emilia, ogni estate vengono proposte attività sportive gratuite all’aperto nel Parco San Lazzaro, coordinate da istruttori qualificati.
Dal 2023, Unimore è parte attiva nell’organizzazione del Festival della Salute, promosso dal Dipartimento di Sanità Pubblica, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui temi della prevenzione e promozione della salute. L’evento si svolge all’aperto e prevede punti informativi, attività pratiche e, quest’anno, anche una tavola rotonda su sport, salute e sana alimentazione con la partecipazione di docenti dell’Ateneo.
Con questo editoriale ho voluto illustrare il contesto dinamico e sfidante in cui Unimore si sta muovendo per ricoprire un ruolo strategico sul tema dello sport universitario, integrando formazione, pratica sportiva e promozione del benessere. A conferma di questo impegno, nel 2024 Unimore ha partecipato, accanto al CONI e alle federazioni sportive del territorio, all’iniziativa “CONI in piazza”, affermando ulteriormente il proprio ruolo da protagonista nel panorama accademico e sportivo.
Isabella Morlini, Delegata del Rettore per lo sport
Focus su Diritto dello Sport, Alimentazione e Benessere: un ciclo di seminari a Giurisprudenza
Nel corso della primavera 2025, il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore ha promosso un ciclo di seminari dedicato a uno dei temi più attuali e trasversali del panorama contemporaneo: il rapporto tra sport, diritto, alimentazione e benessere. Coordinata dalla prof.ssa Silvia Manservisi all’interno del corso “Diritto dello sport, alimentazione e benessere”, l’iniziativa ha offerto una serie di appuntamenti aperti non solo agli studenti, ma anche alla cittadinanza, con l’obiettivo di approfondire da prospettive diverse le tante sfaccettature dello sport nella società di oggi.
Il ciclo si è aperto il 19 marzo con un incontro dedicato al Rugby, intitolato “Avanzare passando la palla all’indietro: fair play e gioco di squadra”. Giovanni Malagoli e Andrea Rovina, rappresentanti del Modena Rugby 1965 e del CUS UNIMORE, hanno raccontato come questo sport riesca a coniugare tecnica, strategia e valori educativi, facendo emergere l’importanza del rispetto, della collaborazione e dello spirito di squadra.
Il 2 aprile è stata la volta di un tema decisamente innovativo: gli eSport. Il seminario La regolamentazione degli eSport: profili informatico-giuridici, con l’intervento del prof. Gianluigi Fioriglio, ha aperto uno sguardo su una realtà in rapidissima espansione, che pone interrogativi nuovi al mondo del diritto, dalla tutela dei giocatori alla gestione dei tornei.
Il 9 aprile, l’attenzione si è spostata sul calcio e sul ruolo degli agenti sportivi, con il seminario Agenti sportivi nel calcio. Davide Stefani e Giorgia Costa hanno illustrato il quadro normativo che regola questa figura professionale, sempre più centrale nel mondo del calcio moderno.
Il 10 aprile è stato invece dedicato al tema Donne, sport e divisa: dai risultati sportivi all’insegnamento in Accademia Militare. Attraverso le testimonianze di ufficiali e atlete dell’Accademia Militare di Modena, come Patrizia Pilo e Valentina Alberti, si è parlato di percorsi di eccellenza e delle sfide affrontate dalle donne nelle carriere militari e sportive.
Molto toccante è stato l’incontro del 16 aprile, Resilienza e passione: lezioni di vita dal mondo paralimpico, che ha visto protagonisti atleti straordinari come Loris Stradi e Leonardo Rigo. Le loro storie di impegno, fatica e successi internazionali hanno offerto al pubblico un’occasione per riflettere sull’inclusione e sulla forza dello sport come leva di crescita personale.
Il 23 aprile, la prof.ssa Valeria Paganizza ha condotto un’interessante lezione su Estratti botanici e alimentazione: profili giuridici dei “nutrienti dalla natura”. L’incontro ha analizzato le implicazioni legali legate all’uso di integratori alimentari e prodotti naturali, tema sempre più presente nella vita quotidiana e nella normativa alimentare.
Il 24 aprile, si è tornati a parlare di sport paralimpico con il seminario Oltre i limiti: l’inclusione attraverso le storie dei campioni paralimpici. Andrea Devicenzi e Francesco Messori hanno condiviso esperienze di sport vissuto come riscatto, determinazione e costruzione di nuove identità, con il contributo delle delegazioni Unimore per lo sport e la disabilità.
La giornata del 30 aprile ha proposto un doppio appuntamento. Al mattino si è discusso di Responsabilità delle società di calcio e MOG sportivo, con focus su modelli organizzativi e gestione dei rischi legali all’interno dei club. Al pomeriggio, invece, si è volato alto con il seminario Gli sport dell’aria, dove Stefano Arcifa e il prof. Bruno Franchi hanno esplorato il mondo del volo sportivo tra diritto aeronautico e passione per l’aria.
Il 7 maggio, si è parlato di montagna, benessere e sicurezza con Sport e attività in montagna per la salute e il benessere, grazie alla testimonianza di Alberto Accorsi del CAI Modena. L’incontro ha messo in luce come le attività outdoor, se praticate in modo consapevole, possano diventare preziose alleate della salute psicofisica.
A chiudere il ciclo, l’8 maggio, è stato l’incontro Lavoratore sportivo: profili pratici. L’avvocato Davide Stefani e la consulente del lavoro Raffaella Lettieri hanno illustrato i recenti aggiornamenti normativi relativi alla figura del lavoratore sportivo, fornendo strumenti concreti per orientarsi in un contesto in rapida evoluzione.
Il ciclo ha rappresentato una preziosa occasione di formazione e confronto, anche per gli studenti dei corsi di Giurisprudenza e Scienze giuridiche per l’impresa e la pubblica amministrazione, che hanno potuto ottenere crediti formativi (CFU) con la frequenza e la stesura di una relazione finale. Ma soprattutto ha offerto al pubblico uno sguardo aperto e multidisciplinare sullo sport come fenomeno sociale, giuridico e culturale, capace di coinvolgere istituzioni, professionisti, atleti e cittadini in un dialogo ricco e stimolante.