> FocusUnimore > numero 14 – aprile 2021

Claudia Canali, Presidente del CUG

Le modalità di lavoro a cui tutti noi eravamo abituati sono state repentinamente e drasticamente stravolte dalla pandemia da Covid-19. La forzata sperimentazione di massa del “lavoro agile”, o di “lavoro da remoto”, ha mostrato opportunità e benefici, ma anche insidie e difficoltà insite in questa nuova modalità di lavoro.

Il  CUG – Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, in quanto organo deputato alla promozione di azioni specificamente volte al miglioramento del benessere organizzativo ed alla prevenzione del disagio lavorativo, si trova a ricoprire un ruolo strategico in questa delicata fase di trasformazione delle modalità di lavoro all’interno delle università.

Il CUG del nostro Ateneo opera in stretta collaborazione con il Rettore ed il Direttore Generale, la Delegata del Rettore per le Pari Opportunità e la Consulta del Personale Tecnico Amministrativo al fine di prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione, e di realizzare ambienti di lavoro improntati, al tempo stesso, al benessere organizzativo ed all’efficienza nei risultati.

Per perseguire questi obiettivi il CUG opera inoltre in sinergia con la Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane e con la Rete Nazionale dei Comitati Unici di Garanzia, per favorire lo scambio di buone pratiche nonchè il dialogo e la progettazione comune tra più amministrazioni.

Recente esempio di tale sinergia, a livello nazionale, è l’adesione del CUG di Unimore, nel novembre 2020, allo studio “Il lavoro in Università in tempo di emergenza”, promosso dalla Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità, relativo alla situazione lavorativa e alla percezione di sicurezza del personale durante l’emergenza sanitaria da Covid-19.

Lo studio in questione si pone l’obiettivo di mettere in luce le principali criticità della modalità di lavoro da remoto e supportare le Università nello sviluppo di politiche e misure pienamente rispondenti ai bisogni degli individui. L’elevato tasso di partecipazione del personale del nostro Ateneo all’indagine, che prevedeva la compilazione di un breve questionario anonimo, conferma quanto il lavoro da remoto rappresenti un tema profondamente sentito. Con il 46% di rispondenti tra il personale tecnico amministrativo e il 48% tra il personale docente e ricercatore, l’Università di Modena e Reggio Emilia risulta essere uno degli Atenei italiani in cui si è riscontrata la più elevata partecipazione all’indagine della Conferenza Nazionale.

Unitamente ai dati precedentemente raccolti dalla recente indagine della Consulta del PTA, i risultati dell’indagine della Conferenza Nazionale potranno fornire utili indicazioni per la futura programmazione e gestione delle modalità di lavoro agile.

È da sottolineare come l’approccio basato sulla raccolta di dati al fine di dedurne indicazioni utili alla progettazione futura sia da ascriversi ad una più ampia tendenza a livello nazionale e locale. La stesura della relazione annuale del CUG, in adempimento alla Direttiva n. 2/2019 “Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle amministrazioni pubbliche”, ha infatti la doppia finalità di fornire uno spaccato sulla situazione del personale analizzando i dati forniti dall’Amministrazione e al tempo stesso costituire uno strumento utile per le azioni di benessere organizzativo da promuovere.

In questo numero di FocusUnimore, che raccoglie contributi di analisi sul “lavoro che cambia” nei diversi ambiti professionali, è presentata anche una fotografia dell’organizzazione del lavoro in Ateneo in termini di ruoli, tipi di contratto e suddivisione per genere del personale, tratta dalla Relazione del CUG 2021.

A livello locale, gli obiettivi strategici di Unimore per il sessennio 2020-2025 comprendono la realizzazione del bilancio di genere, con la costruzione di un sistema di indicatori sull’eguaglianza di genere che si potrà avvalere di dati amministrativi e di risultati di indagini ad hoc sulle condizioni di lavoro e di studio, ed il suo inserimento nel ciclo di bilancio e di programmazione dell’Ateneo.

In attesa di ulteriori dati, una prima risposta al bisogno di formazione e di supporto durante questa delicata fase è stata fornita dal CUG che, in collaborazione con l’Ufficio Formazione dell’Ateneo, con il Servizio di Prevenzione e Protezione e con il Centro Interateneo Edunova, si è fatto promotore di un ciclo di due seminari formativi rivolti al personale dell’Ateneo.

L’attività formativa, svolta dal Responsabile del Servizio di Accoglienza e Ascolto dell’Ateneo, è stata progettata con un duplice obiettivo: ridurre il rischio che gli effetti dello stress da emergenza sanitaria incidano negativamente sulle performance e sul clima lavorativo interno, nonché fornire strumenti e consigli pratici per valorizzare i punti di forza e gestire le criticità dello smart working, per ridurre il rischio da stress e favorire la soddisfazione lavorativa di tutti e tutte.

I suddetti seminari si inseriscono in un ciclo di attività più ampio, promosso dal CUG, che include anche tre seminari dedicati alla popolazione studentesca e volti a contrastare gli effetti psicologici relativi alla pandemia da Covid-19.

L’emergenza sanitaria che abbiamo attraversato e che non è ancora alle spalle ha innescato un processo di cambiamento nelle modalità di lavoro e di studio che con tutta probabilità non si arresterà nel post-pandemia: il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo continuerà ad operare per affrontarne le sfide, al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, degli studenti e delle studentesse.

Claudia Canali, Presidente del CUG – Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni

Editoriale aprile 2021