> FocusUnimore > numero 25 – aprile 2022

The issue of gender equity has assumed decisive importance in international and national public policies. In recent years, the sensitivity to the issues of equal opportunities and the fight against discrimination has grown exponentially in our University. The commitment led to the approval of important documents, such as the Gender Budgeting and the Gender Equality Plan, in line with the guidelines of the European Commission and CRUI Gender Issue Commission. These are important tools that reaffirm the founding values of our university and at the same time allow us to accompany and monitor the changes of the economic and productive fabric as well as some changes in working relationships. In this sense, several projects are active that offer our University different tools to combat gender discrimination, with the awareness that the effectiveness of these tools will always depend on the contribution of all the parties involved.

Il tema dell’equità di genere ha assunto una decisiva importanza a livello di politiche pubbliche internazionali e nazionali, stante la necessità di un continuo e chiaro impegno istituzionale affinché siano garantite uguali opportunità e superate le disuguaglianze di genere ancora rilevanti, particolarmente nel mondo del lavoro.

Negli ultimi anni, la sensibilità rispetto ai temi delle pari opportunità e del contrasto delle discriminazioni è cresciuta nel nostro Ateneo. L’impegno è culminato con l’approvazione di documenti importanti, quali il Bilancio di genere e il Piano di uguaglianza di genere, coerentemente con le indicazioni della Commissione Europea e della Commissione Tematiche di genere della CRUI. Si tratta di strumenti importanti che ribadiscono i valori fondanti del nostro ateneo e che, allo stesso tempo, permettono di accompagnare e monitorare le trasformazioni del tessuto economico e produttivo nonchè alcuni cambiamenti nelle relazioni di lavoro.

Adottarli in enti di ricerca e formazione come l’Università significa perseguire un programma di applicazione e monitoraggio costante, che coniughi i risultati con attività di coinvolgimento di tutte le parti e di diffusione ampia della consapevolezza di genere, ma anche rilevare le diseguaglianze, i fattori che le originano e le sedimentano così come possibili soluzioni.

Il Comitato Unico di Garanzia di Unimore ha partecipato attivamente alle attività del Comitato Tecnico Operativo, istituito per la realizzazione del Bilancio di genere di Ateneo e del Gender Equality Plan, e svolge ora un ruolo fondamentale nell’attuazione di molte delle azioni previste in tale Piano, in collaborazione con altri organismi di parità e altre strutture di Ateneo.

Vari traguardi saranno raggiunti nei prossimi mesi.

Rita Bertozzi, Presidente CUG

In primo luogo, l’attivazione di un servizio di supporto psicologico specifico per la componente studentesca, in risposta ad un bisogno crescente rilevato soprattutto negli ultimi anni e come servizio aggiuntivo rispetto allo Sportello di ascolto rivolto a tutto il personale di ateneo, strutturato e non strutturato.  Tale azione è inserita nel Piano triennale di azioni positive 2019-2021, nel piano biennale di Ateneo 2021-22 e nel Piano di Eguaglianza di Genere.

Un altro obiettivo importante sarà la nomina della figura di un/a Consigliere/a di fiducia, prevista nel Piano strategico di Ateneo 2020-25, che con competenze giuridico-legali fornirà assistenza e consulenza a chi denuncia di essere oggetto di possibili molestie sessuali o morali o mobbing all’interno dell’ateneo, offrendo un altro strumento di contrasto alle discriminazioni.

La promozione di una sensibilità e una cultura delle pari opportunità passa anche attraverso un potenziamento delle occasioni formative specifiche. In tal senso, il Cug intende promuovere azioni di formazione all’uso non sessista del linguaggio destinate al personale tecnico amministrativo, docente e alla componente studentesca e azioni formative volte a dare effettiva applicazione al Regolamento per l’attivazione e la gestione di una carriera alias sulla base del principio di autodeterminazione di genere, approvato dagli organi accademici nel 2021, che richiede ora azioni informative e formative in merito. Già un’azione formativa capillare è stata supportata in occasione della presentazione del Piano di uguaglianza di Genere 2022-24.

Sempre al fine di promuovere una sensibilità a queste tematiche è riproposta, annualmente, la premiazione di tesi di laurea sui temi delle pari opportunità e del contrasto alle discriminazioni, con l’obiettivo di valorizzare i contributi di studenti e studentesse e di favorire l’integrazione della dimensione di genere nella ricerca. Similmente, verrà riproposta l’Equality Week, come occasione di partecipazione della componente studentesca alla promozione della cultura della diversità all’interno dell’ateneo e in raccordo con i territori sede dell’ateneo, con un momento di visibilità nella Notte Europea della Ricerca.

Questi sono importanti traguardi raggiunti e allo stesso tempo le sfide sulle quali misurarsi nel prossimo breve periodo, sia individuando le azioni positive utili a rimuovere quei fattori che direttamente o indirettamente determinano situazioni di squilibrio in termini di opportunità lavorative, ad esempio nel reclutamento, nelle progressioni di carriera, nella conciliazione tra vita privata e lavoro, nell’accesso ai corsi di studio, compensando gli svantaggi e consentendo concretamente l’accesso ai diritti, sia analizzando l’impatto delle attività pianificate in termini di miglioramento rispetto ai gap di genere esistenti, all’interno dell’ateneo e nell’ottica di un miglioramento del benessere individuale e collettivo.

Oggi il nostro ateneo possiede vari strumenti per leggere e contrastare le discriminazioni di genere, ma l’attuazione e l’efficacia di tali strumenti dipendono in larga parte dalla consapevolezza e dal contributo di tutte e tutti gli attori coinvolti.

Da questa sensibilità può derivarne una cultura di valorizzazione delle differenze che permette di rimuovere anche altre forme di discriminazione, come quelle basate sull’appartenenza etnica, sull’età, sulla disabilità, sulle quali noi tutti siamo chiamati a vigilare.

Questo impegno di promozione di una cultura delle pari opportunità e a contrasto delle discriminazioni alimenta anche una sinergia con varie reti territoriali, tavoli inter-istituzionali in collaborazione con le Consigliere di parità dei territori di Modena e di Reggio Emilia, grazie alle quali si rafforza il raccordo dell’ateneo con le comunità locali e la condivisione di cultura comune nei diversi settori del mondo economico e sociale.

Editoriale FOCUS aprile 2022