> FocusUnimore > numero 11 – gennaio 2021

Massimo Messori e Paolo Silvestri

Il sistema di Assicurazione della Qualità (AQ) di Unimore è il risultato di un’attività tutto sommato recente, inizialmente avviata in ottemperanza di disposizioni legislative e successivamente regolamentata dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) con le Linee Guida (LG) che configurano il sistema AVA (Autovalutazione – Valutazione periodica – Accreditamento).

Il suo punto di riferimento più alto sono le Standards and Guidelines for Quality Assurance in the European Higher Education Area 2015 (ESG 2015), un documento approvato dalla conferenza europea dei ministri dell’istruzione.

Gli Standards presentano la prassi concordata e accettata a livello europeo per l’AQ dell’istruzione superiore; le Guidelines ne descrivono le modalità di attuazione, presentando le buone pratiche che gli attori responsabili dovrebbero prendere in considerazione.

Si tratta di un documento snello, che ciascun docente dovrebbe leggere con cura, confrontandosi con le 5-6 pagine che definiscono i 10 standard, e le relative linee guida, della Parte I sull’AQ Interna .

Ciascun docente universitario ha infatti una propria convinzione di quali siano gli attributi della qualità dell’istruzione,  che non sempre tiene conto del complesso delle attività svolte dagli altri colleghi con l’obiettivo di consentire agli studenti di raggiungere quell’insieme di risultati di apprendimento che sono la finalità del Corso di Studio (CdS).

Il passaggio, nella corretta progettazione e gestione dei CdS, da una visione autoreferenziale basata sugli input ad una sui risultati, propria dei sistemi di AQ, è infatti cruciale, perché ci fa capire che alla definizione e raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi degli studenti concorrono, oltre alle competenze disciplinari e organizzative del corpo docente, anche lo sforzo degli studenti nel combinare i servizi educativi che vengono loro offerti con le loro personali competenze e aspirazioni, e la corretta lettura dei fabbisogni sociali e del mercato del lavoro in primo luogo.

Come ben sintetizza Anvur nelle LG 2017, le ESG 2015 sono “portatrici di un approccio centrato sullo studente e sui processi di apprendimento, con particolare riferimento alla stretta complementarietà fra ricerca e formazione, alla promozione della flessibilità dei percorsi educativi, allo sviluppo delle competenze didattiche e alla sperimentazione di metodi e strumenti didattici innovativi”.

Il Nucleo di valutazione, in quanto organo incaricato di verificare e valutare l’adeguatezza del sistema di AQ, e il Presidio di qualità, in quanto struttura che sovrintende allo svolgimento delle procedure di AQ a livello di Ateneo, nei CdS e nei Dipartimenti, hanno sempre guardato alle ESG 2015 come a un punto di riferimento essenziale, che va oltre le prescrizioni nazionali, peraltro soggette a frequenti mutamenti (ne sono un esempio il passaggio dal sistema AVA.1 del 2013 ad AVA.2 del 2017 e l’annunciato passaggio ad AVA.3, non appena sarà concluso il ciclo di visite per l’accreditamento periodico di tutti gli Atenei).

È alla luce di questa prospettiva più alta che l’Ateneo negli ultimi anni ha ritenuto opportuno introdurre nel nostro sistema alcune misure che integrano le indicazioni “obbligatorie” di Miur e Anvur e che cercano di prefigurare una visione autonoma della Politica di AQ di Unimore.

Alcuni esempi specifici:

1. Maggiore consistenza alla voce degli studenti per valorizzarne la “centralità”, attraverso:

  1. il rafforzamento del ruolo delle Commissioni paritetiche docenti-studenti – CPDS (ad es. rendendo obbligatorio l’esame della Relazione annuale delle CPDS da parte dei singoli CdS, attraverso il Rapporto Annuale di Monitoraggio AQ – RAM-AQ Sezione 1); 
  2. lo specifico investimento nella formazione della componente studentesca delle CPDSP (con il Laboratorio per l’accreditamento di Ateneo, giunto alla settima edizione);  
  3. la valorizzazione della Rilevazione dell’opinione degli studenti – OPIS (con la RAM-AQ Sezione 2; e con il suo uso all’interno della procedura per gli scatti stipendiali). 

2. Valorizzazione delle competenze dei presidenti dei CdS (e del gruppo di AQ dei CdS) quali effettivi coordinatori della progettazione e gestione dei CdS in funzione del raggiungimento dei risultati di apprendimento attesi, attraverso: 

  1. numerose iniziative di formazione, 
  2. la maggior sistematizzazione del loro lavoro (RAMQ-AQ; repository dei documenti ecc.) 
  3. un sistema di premi che ne riconosce lo sforzo e ne monitora la diligence.

3. Rafforzamento e sistematizzazione delle relazioni con gli stakeholder, attraverso l’applicazione di linee guida per la consultazione delle parti interessate esterne ai CdS.

4.  Diffusione della cultura della valutazione e della qualità attraverso un percorso di formazione dei docenti (ad es. con il recente Bando Esperti Disciplinari, a cui hanno aderito oltre 40 colleghi e colleghe)

5. Sviluppo delle competenze didattiche dei docenti e supporto alla sperimentazione di metodi e strumenti didattici innovativi, attraverso: 

  1. il Progetto competenze trasversali, finanziato con la Pro3 del 2016-18; 
  2. l’istituzione di un gruppo di lavoro rivolto a progettare iniziative di faculty development. 

Si tratta di un approccio che cerca di andare oltre all’aspetto di assicurazione e garanzia della qualità nei confronti di soggetti terzi (accountability) proprio dei sistemi di quality assurance e che pone maggiore enfasi sull’obiettivo del miglioramento continuo della qualità dell’istruzione superiore (quality enhancement).

La strada da percorrere in questa direzione è ancora lunga, ma la rotta che è stata tracciata è, quantomeno alla luce della nostra esperienza, foriera di buoni risultati.

Il 2021 si apre con un Nucleo di valutazione e un Presidio di qualità appena rinnovati; sarà loro compito fornire supporto in questo percorso alla governance di Unimore.


Massimo Messori, Delegato per la qualità di Ateneo e coordinatore del Presidio di qualità

Paolo Silvestri, coordinatore uscente del Nucleo di valutazione di Unimore

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