> FocusUnimore > numero 16 – giugno 2021

Editorial by Alessandro Capra
Today, the ongoing internationalisation process in Italian universities is mainly meant to consolidate an international outlook through actions that train students and administrative staff to think internationally, acquire language skills, and create an international environment at home. In the past years, many actions were taken to create a profitable and valuable international network for the cultural growth of the university environment; now it is important to consolidate what has been done and create further interesting opportunities for exchange, by opening new channels of collaboration that foster the acquisition of resources, as well as joining and setting up university networks, especially at European level. A coordination partnership with universities of similar potential will therefore be necessary to encourage mobility and collaboration within the network, in a continuous exchange of people and knowledge that will bring valuable know-how to the university. Priority will be given to internal training, student and staff mobility, and implementation of the reception of students and researchers from abroad, to provide them with an attractive teaching and research environment, suitable welfare facilities, and well-organised reception facilities. Great efforts will be made to increase the number of double degree and joint degree agreements with priority countries; second-cycle study programmes will be organised entirely in English, with agreements with universities and industries in other countries. Participation in the Growing Agro-related Universities consortium is envisaged, as well as the implementation of international relations at European and non-European level, in particular the emerging countries of Latin America (Brazil and Argentina), the Asian area (China, Vietnam, Thailand, India and Iran), North African and Mediterranean areas through participation in UNIMED. A further specific commitment will be dedicated to the implementation and improvement of existing agreements with English-speaking countries, such as the US, Canada, and Australia. A six-year period of internationalisation culture in which we will get used to a broader reality, a daily living in the student and working environment of Unimore.

Alessandro Capra, Delegato per l’Internazionalizzazione

Cosa significa fare internazionalizzazione per un Ateneo italiano oggi e cosa sta facendo Unimore? Inizio con una domanda perché è quello che tutto l’Ateneo si deve chiedere per muoversi sulla strada dei processi di internazionalizzazione.

Si tratta, prima di tutto, di una questione di cultura, appunto di cultura della internazionalizzazione. Certamente quando si parla di muoversi in ambito internazionale tutti conosciamo tante attività in tal senso, sappiamo cosa sono le relazioni internazionali, gli accordi con altri atenei e altre istituzioni pubbliche o private, il partecipare a partenariati strategici e a reti di atenei. Sappiamo creare opportunità di mobilità in uscita e in ingresso, di studenti, docenti e ricercatori e staff.

L’internazionalizzazione è tutte le cose menzionate ma quello che è più importante è creare una “mentalità internazionale” che significa che in ogni nostra azione dovremmo avere chiare le potenzialità di internazionalizzazione del nostro agire.

“Internazionalizzazione”è una connotazione fondamentale delle università che, in un regime di globalizzazione e di crescente competitività, devono acquisire una dimensione transnazionale che si definisce in obiettivi ed azioni, ma prima di tutto in un approccio che consenta di acquisire la capacità di fornire ai propri studenti e studentesse e al proprio personale, competenze e opportunità utili in un contesto lavorativo e collaborativo internazionale.

Quando, ad esempio si parla di “internazionalizzazione a casa” (Internationalisation at home) si intendono quelle azioni che istruiscono i nostri studenti ed il nostro personale amministrativo a ragionare in modo internazionale, ad acquisire conoscenze linguistiche ma qui, in Ateneo, in modo quasi indipendente da una mobilità in uscita e, prima di tutto, per poter crescere e maturare con una “mentalità internazionale”.

Il risultato si può ottenere attraverso un contatto e un dialogo costante con istituzioni e atenei stranieri per recepire i processi e i cambiamenti in atto a livello internazionale e globale, essere aggiornati sui processi formativi ed educativi, prima di tutto della EU e poi a livello extra EU. Conoscere, dialogare e viaggiare in uno scambio continuo. E poi riportare nel nostro agire in Ateneo quanto appreso.

Unimore ha realizzato tanti progetti e azioni nell’ambito della internazionalizzazione e leggendo gli articoli di questo fascicolo FOCUS rendiamo atto a quanto realizzato e a quanti hanno dato contributi importanti.

Ancora tanto c’è da realizzare e impegno è stato profuso nel riesame degli anni precedenti e nella riproposizione di una Programmazione sia su base sessennale sia su un primo arco temporale più circoscritto di 3 anni.

L’attività di programmazione ha opportunamente recepito le indicazioni del MUR sulla Internazionalizzazione degli Atenei e le Linee generali d’indirizzo della programmazione delle Università e indicatori per la valutazione periodica dei risultati.

Si è cercato di adattare alla realtà di Unimore le linee guida ministeriali per realizzare una nostra Strategia di Internazionalizzazione.

Promuoviamo la mobilità internazionale che rappresenta uno strumento di crescita personale e professionale per tutti i soggetti coinvolti. Aumenta la consapevolezza delle proprie capacità, contribuisce positivamente alla formazione dei partecipanti, stimola la riflessione su temi sociali e culturali, favorisce i meccanismi di integrazione all’interno dei vari Paesi, restituisce alla collettività individui e cittadini sensibili ai temi dell’apertura internazionale e della formazione permanente.

Tra gli obiettivi della mobilità si segnala l’implementazione dei percorsi di studio con percorsi di formazione professionale tramite il network di relazioni con il tessuto imprenditoriale nazionale ed internazionale, al fine di pervenire ad una migliore spendibilità dei titoli e delle competenze acquisite. L’aumento della qualità dei percorsi formativi si avvale degli strumenti legati alla mobilità e alla cooperazione internazionale intesa sia come mobilità per l’apprendimento per studio sia attraverso l’incentivazione dei tirocini formativi presso centri di eccellenza e di interesse strategico.

Una fondamentale accezione dell’Internazionalizzazione riguarda la capacità di attrarre studenti e/o ricercatori dall’estero. Occorre distinguere, a questo proposito, le azioni di mobilità da quelle di reclutamento; entrambe fannoparte degli obiettivi strategici di Unimore ma necessitano di attività differenziate di promozione ed accoglienza.

Pure all’ambito del reclutamento di studenti stranieri Unimore ha dedicato attenzione e risorse; tuttavia quest’azione avrà reale successo solo nella misura in cui saremo in grado di offrire un ambiente realmente attrattivo dal punto di vista della didattica, della ricerca e del welfare, creando un circolo virtuoso di scambi internazionali. Anche da questo punto di vista, il grado di internazionalizzazione è quindi strettamente connesso con la qualità dell’Ateneo e la qualità della vita delle città e dei territori su cui insiste. Per quanto riguarda l’attrazione di studenti dall’estero, negli ultimi anni, l’Ateneo ha cercato di privilegiare la sottoscrizione di nuovi accordi con i paesi del Sud-Est asiatico, vista la crescita economica esponenziale di quelle aree e il loro interesse ad implementare il livello di competenze accademiche delle giovani generazioni, senza peraltro trascurare altre aree più o meno sviluppate a livello economico e sociale; a tal fine ha attivato, seppur per un limitato arco temporale, meccanismi di incentivazione per la mobilità e il reclutamento degli studenti, oltre a un desk di accoglienza per studenti internazionali e a forme di tutorato ad hoc.

Unimore continuerà a mostrare disponibilità a studenti provenienti da ogni parte del mondo attivando azioni paesi attraverso accordi bilaterali che agevolino meccanismi di reclutamento. Una forte limitazione è tuttavia attualmente rappresentata dalla ridotta capacità logistica di accoglienza per studenti, reclutati o in mobilità, visiting professors e researchers stranieri.  Ciò rappresenta una difficoltà che può scoraggiare la scelta di Unimore per un periodo di didattica/studio/ricerca. Tale limitazione diventa particolarmente evidente con le misure anti-covid, che evidenziano anche l’esigenza di aumentare gli spazi per la didattica e la ricerca.

In questo numero di Focus abbiamo voluto inserire alcuni testimonial in quanto loro più di tutti possono stimolare l’attenzione sull’approccio di Unimore alla mobilità studentesca e sulle nostre azioni di apertura al mondo.

Lo sviluppo della internazionalizzazione di Unimore prevede diversi altri obiettivi  a diversa scala di priorità, dedicando particolare attenzione alla formazione degli studenti, investendo risorse per l’aumento degli accordi dei doppi titoli e di titolo congiunto con le aree geografiche e strategiche ritenute prioritarie, organizzando percorsi di studio di secondo ciclo interamente in lingua inglese, attivando convenzioni con Atenei o realtà industriali di altre nazioni per offrire la possibilità di effettuare periodi di studio e di formazione all’estero per studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo.

Queste azioni dovranno in futuro riguardare anche e soprattutto i Dottorati di ricerca quale strumento di connessione tra didattica e ricerca. Essi rappresentano un obiettivo prioritario per l’Ateneo, reso possibile dalla presenza in Unimore di diversi ricercatori già inseriti in reti internazionali di alto livello e congruente con la strategia generale di rafforzare la formazione post-laurea.

A seconda delle specificità, l’internazionalizzazione dei Dottorati può prevedere la formalizzazione di accordi di titoli congiunti con Atenei stranieri (percorso relativamente più semplice rispetto ai CdS e parametro che il MIUR premia significativamente), la stipula di accordi di co-tutela, la presenza di dottorandi dall’estero (es. Progetti Marie Curie), la presenza di docenti stranieri qualificati nel collegio dei Docenti. Sotto questo profilo, appare essenziale un sempre più profondo coinvolgimento e una diffusa condivisione delle strategie, degli obiettivi e delle azioni con i Dipartimenti e le Scuole di Dottorato per raggiungere gli obiettivi di internazionalizzazione.

La necessità di inserirsi sempre più attivamente in network internazionali, non solo come singoli ricercatori ma anche come Ateneo con tutte le sue potenzialità, è la base fondamentale per attivare programmi di scambio didattici e di ricerca (Student e Staff Mobility) e per aprire nuovi canali di collaborazione che favoriscano l’acquisizione di risorse.

Risulta quindi fondamentale dedicarsi alla partecipazione e costituzione di Reti di Università, soprattutto a livello Europeo, cercando di coordinarsi con atenei di pari dimensioni e potenzialità, al fine di facilitare mobilità e collaborazioni all’interno della rete e di aumentare la massa critica per muoversi a livello internazionale.

L’azione segue indicazioni del Governo e del MUR nell’ottica di una politica europea che conterrà apposite indicazioni nel nuovo programma Erasmus. Tra le altre azioni, è stata individuata ed approvata come prioritaria la partecipazione al Consorzio AGR-EU – Growing Agro-related Universities, con l’obiettivo di presentare un progetto di EUN al primo bando utile della EU (probabilmente febbraio 2022). Il consorzio, sotto il Coordinamento della University of Almeria (UAL ESP) include oltre a UNIMORE, l’Haute Ecole de la Province de Liege (HEPLiegi- BEL), Warsaw University of Life Science (WARSAWLS-POl), Polytechnic Institute of Coimbra (IPCoimbra-Por), University of Plovdiv (AUPLOVDIV-BUL), Agriculture University of Iceland (AUICELAND-ISL).

Per quanto le classifiche non siano sempre il segno di una reale performance di qualità, ciononostante Unimore si pone l’obiettivo di migliorare la sua posizione nei rankings internazionali, almeno delle tre più influenti agenzie di valutazione comparativa che sono unanimemente riconosciute: l’Academic Ranking of World Universities (Shanghai), il QS World University Ranking e il Times Higher Education World University Ranking. In uno degli articoli raccolti in questo numero descriviamo cosa significhi migliorare i propri indicatori scelti in questi rankings ma soprattutto vogliamo evidenziare che al di là della posizione in classifica quello che conta è l’azione per il miglioramento che ha valore di processo virtuoso per l’Ateneo.

Le modalità attraverso cui l’Ateneo si presenta all’estero (sito web in inglese) e più in generale le procedure amministrative saranno implementate ed ottimizzate nell’ottica di un approccio globale alla dimensione internazionale. Molte azioni vengono quindi realizzate al fine di rendere Unimore un ambiente di lavoro realmente attrattivo per studenti e ricercatori di altri paesi, inserito in un contesto adeguato di accoglienza.

L’Ateneo si propone il raggiungimento degli obiettivi di internazionalizzazione attraverso una adeguata organizzazione delle strutture preposte alla realizzazione e allo sviluppo delle attività di internazionalizzazione, sia come uffici centrali, sia per quanto concerne le strutture dipartimentali e di ricerca avendo creato presidi di internazionalizzazione che tengano conto delle diverse specificità scientifico-disciplinari e che possano conseguentemente contribuire alla creazione di ambienti di internazionalizzazione.

La formazione continua è una priorità nei confronti del personale addetto alle relazioni internazionali e appare fondamentale nel processo di crescita dell’Ateneo in chiave di internazionalizzazione.

Il raggiungimento degli obiettivi strategici preposti può essere perseguito tramite il coinvolgimento dei diversi attori istituzionali sia a livello locale/regionale/nazionale – quali centri di ricerca, mondo delle imprese, dell’associazionismo studentesco, Comuni, Province e Regioni della seconda area industriale d’Italia – sia a livello internazionale, attraverso accordi di collaborazione scientifica e culturale con Istituzioni partner accademiche e del mondo produttivo e delle rappresentanze dei Paesi partner.

 Particolare rilievo acquisiscono le relazioni internazionali in ambito europeo ed extra europeo. Per quest’ultimo ambito rivestono un ruolo particolare le relazioni di carattere accademico ed economico con le realtà emergenti dell’America Latina – in primis il Brasile e Argentina – dell’area Asiatica quali Cina, Vietnam, Thailandia, India e Iran attraverso anche l’accordo di partenariato con Uni-Italia – nonché con le aree dell’Africa del Nord e del Mediterraneo tramite la partecipazione a UNIMED.

Un ulteriore specifico impegno verrà perseguito con le eccellenze delle aree anglofone per l’implementazione e miglioramento degli accordi in essere con Paesi quali USA, Canada e Australia.

Unimore is MORE

L’organizzazione per l’internazionalizzazione

L’attività di internazionalizzazione di UNIMORE da diversi anni è diretta verso una sempre più consolidata strategia che riguarda diverse aree geografiche.

Le azioni poste in essere, trasversali alla ricerca, alla didattica e alla terza missione, si concretizzano attraverso azioni di mobilita di studenti e docenti, percorsi formativi integrati con università straniere, rafforzamento della capacità di attrarre docenti e ricercatori stranieri, attività promozionali volte a far conoscere la realtà dell’Ateneo, progettazione di azioni mirate alla crescita della cooperazione internazionale.

L’aspetto politico della internazionalizzazione è sotto la responsabilità del Delegato del Rettore per l’internazionalizzazione il quale ha il supporto di un’organizzazione amministrativa e gestionale trasversale per realizzare le iniziative programmate.

La programmazione triennale e il piano integrato evidenziano l’importanza dei processi di internazionalizzazione e prevedono azioni inerenti l’internazionalizzazione in ciascuna area di intervento (didattica, ricerca e terza missione) evidenziando la trasversalità progettuale dei processi.

L’Ufficio Relazioni Internazionali svolge un ruolo fondamentale in tutte le iniziative di internazionalizzazione.

L’ufficio si occupa di promuovere accordi internazionali a livello europeo ed extra europeo, sostenere iniziative congiunte con altri Atenei, gestire la mobilità di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo sia incoming sia outgoing, promuovere all’estero l’Ateneo con il fine di reclutare studenti e studentesse internazionali di qualità e coadiuvare docenti, ricercatori e ricercatrici nella progettazione europea nell’ambito dell’istruzione e della formazione.

Il coinvolgimento e il ruolo dei dipartimenti nel processo di internazionalizzazione è fondamentale e prevede uno scambio sinergico di informazioni in merito alle attività che vengono portate avanti e definite nel rispetto di quelli che sono gli obiettivi dell’Ateneo.

Ogni dipartimento, al fine di facilitare il dialogo e la trasmissione di attività tra l’ufficio centrale e le strutture decentrate e per l’implementazione delle attività di internazionalizzazione nomina un/a delegato/a per l’internazionalizzazione e un/a referente amministrativo/a che si interfaccia con l’ufficio centrale per le attività in corso o in fase di progettazione.

Sono presenti, inoltre, le figure dei Coordinatori/trici Erasmus e More Overseas, che si occupano di tutte le attività a supporto delle iniziative di mobilità internazionale – che vanno dall’individuazione delle sedi partner con le quali collaborare, alla cura degli aspetti didattici per gli studenti in entrata (incoming) ed in uscita (outgoing), compreso il riconoscimento accademico delle attività svolte all’estero.

Unimore si avvale di una società esterna alla quale è affidato il Servizio “International Welcome desk” (IWD): un team di consulenti specializzati dedicato a studenti, studentesse, personale amministrativo, ricercatori e docenti operanti stabilmente in Ateneo o ospiti dell’Ateneo nell’ambito di programmi di mobilità internazionale per svolgere attività di studio, insegnamento e ricerca. L’International Welcome Desk si occupa delle attività di prima accoglienza tra cui le condizioni di ingresso e soggiorno, ricerca alloggio, assistenza per ottenimento visti, conti correnti, codici fiscali. Spettano all’IWD anche la valutazione e il riconoscimento dei titoli accademici degli studenti internazionali per l’accesso ai corsi di studio universitari e la verifica dell’accreditamento degli Atenei stranieri di provenienza.

L’Ateneo ha recentemente adeguato i propri regolamenti e ha istituito la Commissione del Senato Accademico per l’internazionalizzazione nonché un Gruppo di Lavoro di Ateneo per l’internazionalizzazione, per coordinare le competenze e ottimizzare l’impegno individuale al fine di promuovere le azioni, monitorare gli obiettivi e gli indicatori preposti e complessivamente dare impulso ed efficacia alle opportune azioni di diffusione della cultura dell’internazionalizzazione.

Attraverso il Centro Linguistico di Ateneo (CLA), inoltre, pone in atto azioni a sostegno sia dell’apprendimento linguistico sia del mantenimento nel tempo del livello delle competenze linguistiche per studenti e studentesse, docenti e personale tecnico amministrativo.

Intervista al Prof. Thiago Alves De Queiroz
Intervista alla dottoranda Kateryna Solodka

Offerta formativa internazionale

I corsi di studio internazionali rappresentano uno dei punti di maggior valore dell’internazionalizzazione in quanto consentono di promuovere gli scambi di studenti e di personale universitario, stimolare nuove forme di didattica, favorire la promozione e il reclutamento di studenti stranieri oltre a garantire esperienze in contesti internazionali.

La dimensione internazionale viene identificata da due categorie:

  • Internationalisation at home in cui le competenze e il profilo internazionale sono assicurate da un’aula internazionale la cui creazione è facilitata dall’uso di una lingua straniera (principalmente inglese)
  • Internationalisation abroad  in cui le competenze e il profilo internazionale sono caratterizzate dalla collaborazione con Atenei stranieri per la realizzazione di un percorso didattico che si struttura sotto forma di un programma integrato di studio da svolgersi anche all’estero  e che quindi comporta la mobilità degli studenti e dello staff accademico

I corsi di studio definiti “internazionali” dalla nostra normativa, ai sensi del D.M. 8/2021 sono:

  • Corsi interateneo con Atenei stranieri, che prevedono il rilascio del titolo congiunto, doppio o multiplo;
  • Corsi con mobilità internazionale strutturata in cui almeno il 20% degli studenti acquisiscono o abbiamo acquisito almeno 12 CFU all’estero durante tutta la carriera;
  • Corsi erogati in lingua inglese.

All’interno della dimensione internazionale at home e nel rispetto di quanto sopra esposto l’Ateneo ha attivi  6 corsi di studio erogati integralmente in lingua inglese con sede amministrativa presso Unimore (LM International Management, LM Physics, LM Language for Communication in international Enterprises and organizations,  LM Advanced Automotive Engineering, LM Electronic Engineering, LM Economic and Public Policy) a cui si aggiungono  3 corsi di studio  in lingua inglese  interateneo con le Università della regione Emilia Romagna (LM Advanced Automotive Electronic Engineering, LM Electric Vehicle Engineering, LM  Food Safety and Food Risk Management).

Rientra invece nella dimensione di internazionalisation abroad come corso Corsi di studio a ordinamento congiunto con Atenei stranieri al termine dei quali gli studenti ottengono un titolo congiunto, il Corso di Laura Magistrale interclasse in Ingegneria civile e ambientale con l’Università di San Marino.

A questi corsi di studi si aggiungono quelli che hanno una connotazione internazionale in quanto offrono la possibilità di acquisire un doppio titolo con Atenei stranieri:

  1. Corsi di Laurea in Lingue e Culture Europee – doppio titolo con l’Ateneo di Paris Nanterre
  2. Corso di Laurea in Economia e Marketing Internazionale – doppio titolo con l’Universitè d’Angers
  3. Corso di Laurea in Economia e Marketing Internazionale – doppio titolo con l’Universitat Jaume I
  4. Corso di Laurea in Economia e Marketing Internazionale – doppio titolo con la University of Applied Sciences di Augsburg
  5. Corso di Laurea in Economia e Finanza – doppio titolo con l’Universitè d’Angers
  6.  Corso di Laurea ad orientamento professionale in Costruzioni e gestione del territorio – doppio titolo con l’Università di San Marino
  7. Corso di Laurea Magistrale International Management – doppio titolo con University of Applied Sciences Bochum
  8. Corso di Laurea Magistrale in Electronics engineering – Doppio titolo con la Universitade Tecnològica Federal Paranà (Brasile)
  9. Corso di Laurea Magistrale in Physics – Doppio titolo con la University of Radboud

L’Ateneo inoltre offre più di 160 insegnamenti in lingua inglese distribuiti nei vari corsi di studio.

Il fine è quello di rafforzare il processo di internazionalizzazione dell’Ateneo, consentendo l’attrazione di un numero maggiore di studenti e studentesse stranieri in mobilità e l’attivazione di accordi di scambio di studenti con istituzioni universitarie straniere.

L’erogazione di insegnamenti in lingua inglese all’interno di corsi di studio non completamente “internazionali” consente anche agli studenti italiani di usufruire di un’esperienza formativa che arricchisce il loro curriculum e può essere valutata positivamente dal mercato del lavoro.

La collaborazione con istituzioni straniere sta riguardando nell’ultimo periodo anche e soprattutto i corsi di dottorato di ricerca che non essendo legati a vincoli normativi sull’offerta formativa, sono uno strumento più flessibile per attivare percorsi internazionali.

Nel prossimo anno accademico gli studenti e le studentesse di dottorato avranno la possibilità di ampliare il loro bagaglio di conoscenze ed esperienze di ricerca internazionale grazie all’attivazione di due nuovi percorsi di doppio titolo

– Dottorato di ricerca in Information and Communication Technologies – doppio titolo con la University of Nottingham (UK)

– Dottorato di ricerca in Information and Communication Technologies ICT – doppio titolo con la Technische Universitat Wien (Austria).

I due corsi andranno ad aggiungersi agli esistenti corsi di dottorato che prevedono il rilascio del doppio titolo con Atenei stranieri:

1. Dottorato di ricerca in Ingegneria Industriale e del territorio – doppio titolo con la Fuzhou University (China);

2. Dottorato di ricerca in Industrial Innovation technology – doppio titolo con la University of Vicosa (Brasile); 

3. Dottorato di ricerca in Clinical and Experimental Medicine – doppio titolo con la Universitè d’ Angers (Francia); 

4. Dottorato di ricerca in M3ES – doppio titolo con l’Universitè de Lille (Francia);

5. Dottorato in Ingegneria Industriale e del Territorio doppio titolo con la Federal University of Technology – Paranà (Brasile).

Al fine di qualificare ed ampliare l’offerta didattica internazionale, l’Ateneo promuove il bando Visiting Professor finalizzato a sostenere ed incentivare la mobilità in entrata di Docenti e Ricercatori provenienti da Università straniere sui corsi di Laurea Magistrale, Laurea Magistrale a Ciclo Unico e sui Corsi di Dottorato di Ricerca.

Il bando è finanziato dall’Ateneo che investe annualmente circa 280.000 euro che consentono di finanziare circa 25 docenti stranieri che garantiscono una didattica in lingua inglese sui corsi di studio e sui dottorati di ricerca favorendo anche la collaborazione accademica in termini anche di ricerca.

Studenti iscritti con cittadinanza straniera:
a.a. 20/21: 1597
a.a. 19/20: 1913
a.a. 18/19: 1955

Editoriale giugno 2021