> FocusUnimore > numero 24 – marzo 2022

This month marks the 20th anniversary of the death of Marco Biagi, extraordinary professor of Labour Law, and Italian and Comparative Trade Union Law at Unimore, and Full Professor at the Faculty of Economics. Broken by a ferocious and brutal violence, he spent his life devoting himself to research and dialogue, understood as dialectics and concertation between different interests. The University and the Foundation, which bears his name, are constantly committed to cultivating his legacy as a scholar and servant of the State, trying to project it in a rigorous way also on the contemporary challenges that cross society and the worlds of work. From this point of view  and to facilitate the development of collaborative relations with the territories, the Foundation will play a key role for the accomplishment of Unimore’s Third Mission, being also involved in continuing and recurrent training initiatives aimed at supporting the development of professional skills and fostering an innovative and responsible competitiveness. This is a way to give new life to the collaboration between the University and the Foundation, but also to implement the ideal tension of Professor Biagi, who believed the close relationship between the quality of training and the quality of work to be one of the decisive aspects for an advanced democracy, also at economic and social level. The centrality and absolute relevance of the scholar’s reflection will be reiterated, on the twentieth anniversary of his death, with the usual international Conference promoted by the University and Foundation on 26 and 27 May, and this year dedicated to “Work Beyond the Pandemic. Towards a Human-Centred Recovery”. An Extraordinary City Council will be held at the auditorium of the Marco Biagi Foundation in the morning of 19 March, the anniversary day.

Marina Orlandi Biagi (Presidente Fondazione Marco Biagi)
Carlo Adolfo Porro (Rettore Università di Modena e Reggio Emilia)

Ricorre questo mese il ventesimo anniversario della morte di Marco Biagi (Bologna 24 novembre 1950-19 marzo 2002).

I ricordi della sua vita, drammaticamente e troppo prematuramente spezzata, del suo lavoro, della sua figura di intellettuale, chiamano in causa profili privati e pubblici.

Intendiamo in questa sede cogliere l’occasione per condividere il suo ricordo con l’intera comunità accademica dell’Università di Modena e Reggio Emilia ma anche con il territorio che lo ha visto protagonista di studi, ricerche e attività di impegno civico.

L’Università e la Fondazione, che di lui porta il nome, sono costantemente impegnate a coltivare la sua eredità di studioso e servitore dello Stato, cercando di proiettarla in modo rigoroso anche sulle sfide contemporanee che attraversano la società e i mondi del lavoro.

Professore straordinario di Diritto del Lavoro e di Diritto Sindacale italiano e Comparato all’Università di Modena e Reggio Emilia sin dal 1984, dal 1987 al 2002 è stato Professore ordinario presso la Facoltà di Economia a lui intitolata nell’ottobre del 2003.

La sua eredità di innovatore della disciplina, sempre attento all’evoluzione dell’ordinamento giuridico, nazionale e internazionale, con attenzione alla realtà dei processi sociali e ai bisogni concreti delle persone, continua a far vivere il suo insegnamento: ricercare soluzioni praticabili, e il più possibile condivise, ai problemi del lavoro, per sostenere e assicurare tutele e garanzie alle lavoratrici e ai lavoratori, alle persone più vulnerabili.

Egli ha speso la sua vita – spezzata da una violenza feroce e brutale – dedicandosi alla ricerca e al dialogo, inteso come dialettica e concertazione tra interessi differenti.

È a partire dai fondamenti del pensiero di Marco Biagi che l’Ateneo opera affinché la Fondazione che porta il suo nome sia un luogo in cui vengono privilegiati il confronto costruttivo e lo studio, con il fine di contribuire a preparare generazioni di giovani in grado di operare nella società con mente aperta e capace di comprenderne le trasformazioni.

In questi ultimi anni il rapporto tra Ateneo e Fondazione è andato sempre più consolidandosi prefigurando nuove opportunità di interazione e di comune progettualità.

Sotto questo profilo, al fine di facilitare l’innesco e lo sviluppo di relazioni collaborative con i territori, l’Ateneo ha individuato nella Fondazione un soggetto per la realizzazione della sua Terza missione prevedendone, nella sua programmazione strategica, un coinvolgimento sostanziale nelle iniziative di formazione continua e ricorrente, tutte le forme di didattica aperta in grado di supportare lo sviluppo delle competenze professionali e sostenere una competitività innovativa e responsabile.

L’attività della Fondazione sarà di supporto all’azione dei dipartimenti nell’identificazione delle aree tematiche di interesse per gli enti e stakeholder esterni, nell’interazione col territorio, nella comunicazione verso i potenziali utenti, nella organizzazione dell’attività didattica e nella gestione amministrativa.

Ci pare questo un modo per dare nuova linfa alla collaborazione tra Ateneo e Fondazione e per mettere in pratica la tensione ideale del Professor Biagi che individuava nello stretto rapporto tra qualità della formazione e qualità dell’attività lavorativa uno degli aspetti decisivi per una democrazia avanzata anche sul piano economico e sociale.

La centralità e l’assoluta rilevanza della riflessione dello studioso sarà ribadita, nel ventesimo anniversario della scomparsa, con il consueto Convegno internazionale promosso da Ateneo e Fondazione giovedì 26 e venerdì 27 maggio equest’anno dedicato a “Work Beyond the Pandemic. Towards a Human-Centred Recovery”.

Autorevoli studiosi e studiose provenienti da tutto il mondo si confronteranno, in una prospettiva interdisciplinare e comparata, sulle principali questioni sollevate dalla pandemia da Covid-19 nel mondo del lavoro e su quello che sarà il futuro del lavoro nell’era postemergenziale.

Questo evento è preceduto il 19 marzo, giorno dell’anniversario,, da un Consiglio Comunale Straordinario, che si svolgerà presso l’auditorium della Fondazione Marco Biagi e a cui prenderanno parte le Autorità di Modena e Reggio Emilia, i docenti e il personale di Unimore, studenti e studentesse dello stesso Ateneo oltre ai familiari e agli amici del Professore.

Si tratta di un’iniziativa interistituzionale che mira non solo a rendere omaggio allo studioso ma anche a sottolineare quanto il suo insegnamento e la sua figura siano indelebilmente radicate nel tessuto e nella comunità cittadini e quanto il suo sogno di tutelare i giovani e i più fragili, nonché le donne, che fanno fatica a conciliare famiglia e lavoro, resti una stella polare per tutti e tutte.

Marina Orlandi Biagi        (Presidente Fondazione Marco Biagi)

Carlo Adolfo Porro     (Rettore Università di Modena e Reggio Emilia)

Editoriale