> FocusUnimore > numero 30 – ottobre/novembre 2022

Editorial
Our University is preparing to open up its 847th Academic Year, which coincides with the twenty-fifth anniversary of the establishment of the University of Modena and Reggio Emilia, a university with a network of campuses in which the seat of Reggio Emilia, where three important Departments and numerous Degree Programmes are active, has joined that of Modena. This is an important moment every year and even more so this year, as the President of the Republic, Sergio Mattarella, will attend the event on 1 December. The twenty-fifth anniversary of the establishment of the Reggio Emilia campus are also evidence of the success of this model of university organisation, which originally had its uncertainties but now is fully realised. In fact, on this happy occasion the inauguration ceremony will take place precisely in Reggio Emilia, the city that 225 years ago moulded the first white, red and green flag and is now proudly the ‘Città del Tricolore’ (City of the tricolour). The tricolour is the banner that has accompanied the path of our country in both its brightest and darkest moments, and the University of Modena and Reggio Emilia feels a strong sense of belonging to the values our flag recalls. Proud of its public nature, over the years our university has shown itself to be a protagonist in the significant renewal phase that has affected the main academic realities: a large ‘mass’ institution and, at the same time, a centre of excellence, both in terms of research and in terms of teaching and services provided to students. The main evaluation rankings see Unimore in the top positions in terms of quality and employability, and there are many innovative projects under development, which are also recounted in this special issue dedicated to the initiatives connected with the National Plan for Recovery and Resilience (NRRP) in which our University as a protagonist. Enhancing the people who work and study at Unimore and unleashing their full potential is our main purpose for the 847th Academic Year that we are about to open up and which makes us a community open to knowledge and the development of people and the community. Always with an eye to the future.

La nostra Università si appresta ad inaugurare il suo 847° Anno Accademico, un momento di grande solennità e importanza, che quest’anno vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica.

Carlo Adolfo Porro, Rettore Università di Modena e Reggio Emilia e
Thomas Casadei, Delegato per la Comunicazione di Ateneo e Portavoce del Rettore

L’Anno Accademico 2022-2023 coincide con il venticinquesimo anniversario dall’istituzione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Ateneo a rete di sedi in cui la sede di Reggio Emilia, presso la quale insistono tre importanti Dipartimenti e numerosi Corsi di laurea, si è affiancata a quella di Modena.

I venticinque anni dall’istituzione della sede di Reggio Emilia rappresentano quindi anche la dimostrazione del successo di questo modello di organizzazione universitaria, in origine non privo di incognite ma oggi pienamente realizzato: si tratta quasi di un unicum nella realtà accademica italiana, insieme ad altri pochissimi casi, che conferma che la cooperazione e il saper fare rete tra territori prossimi costituisce un’occasione di arricchimento e di crescita reciproca. Ciò vale in particolare per due territori, quelli modenese e reggiano, straordinariamente ricchi di cultura, storia, lavoro e spirito imprenditoriale, protagonismo dei mondi associativi.

In questa lieta occasione la cerimonia di inaugurazione si svolgerà proprio presso la sede reggiana, città che 225 anni fa ha plasmato la prima bandiera bianca, rossa e verde e che è oggi, fieramente, la “Città del Tricolore”.

Il Tricolore è da sempre simbolo del popolo italiano e delle libertà conquistate. È il vessillo che ha accompagnato il cammino del nostro Paese nei momenti luminosi così come in quelli più bui; l’Università di Modena e Reggio Emilia sente forte l’appartenenza ai valori cui la nostra bandiera richiama e, proprio a partire da questi alti ideali, è costantemente impegnata in un percorso che intende essere strumento di piena attuazione di ogni libertà costituzionale e di impegno per la pacifica e civile convivenza, nonché di inclusione negli spazi del sapere.

Per questi motivi, la presenza del Presidente della Repubblica, oltre che motivo di immenso onore e di sincera gioia, saprà essere testimonianza fondamentale e preziosa del Garante della nostra Carta costituzionale verso cui tutti e tutte nutriamo sentimenti di massima stima e gratitudine.

Unimore, orgogliosa della sua natura pubblica, si è dimostrata negli anni protagonista della rilevante fase di rinnovamento che ha interessato le principali realtà accademiche: grande istituzione “di massa” e, nello stesso tempo, centro di eccellenza, sia per quanto riguarda la ricerca, sia per la didattica e i servizi forniti a studenti e studentesse. Non a caso, le principali classifiche di valutazione vedono Unimore nelle posizioni di vertice in termini di qualità e di occupabilità e numerosi sono i progetti innovativi in corso di sviluppo, di cui si dà conto anche nello speciale di questo numero dedicato alle iniziative connesse al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che vedono protagonista il nostro Ateneo.

Siamo ben consapevoli e orgogliosi dei nostri punti di forza ma, come Ateneo, abbiamo deciso di concentrare il nostro impegno anche sulle criticità, puntando, pur in un periodo pieno di incognite, a investire risorse in settori strategici per lo sviluppo della nostra Università.

In quest’ottica il Piano Strategico ha rivestito e riveste un ruolo fondamentale di guida e direttrice delle progettualità di Unimore. Il reclutamento di nuovi docenti, ricercatrici, ricercatori, tecnici-amministrativi e collaboratori esperti linguistici, lo sviluppo e il risanamento del nostro patrimonio edilizio nel segno del risparmio energetico, l’approvazione e l’implementazione del Bilancio di genere e delle Linee guida sulla sostenibilità: sono solo alcuni dei grandi obiettivi che ci eravamo posti e che, con l’approvazione negli Organi Accademici, oggi stanno trovando piena attuazione.

Valorizzare le persone che lavorano e studiano presso Unimore e dispiegare tutte le loro potenzialità: continua ad essere questo il nostro principale proposito per l’847° Anno Accademico che ci accingiamo ad inaugurare e che ci rende comunità aperta alla conoscenza e allo sviluppo delle persone e della collettività. Sempre con lo sguardo rivolto al futuro.

Editoriale