> FocusUnimore > numero 19 – ottobre 2021

Seminario vescovile di Reggio Emilia

L’edificio completamente restaurato del Seminario vescovile di Reggio Emilia, che ospita da quest’anno il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane (DESU) e il Centro e-learning di Ateneo, rappresenta il “Terzo Polo Universitario” reggiano (dopo la sede di Palazzo Dossetti e il Campus San Lazzaro) e costituisce un importante tassello entro la strategia edilizia di Unimore per il sessennio 2020-2025.

È l’esempio del recupero di una struttura nata per la formazione dei sacerdoti e della sua trasformazione in polo universitario, in continuità con la destinazione originaria a edificio dedicato alla crescita dei giovani.

L’importante lavoro di rigenerazione urbana è stato realizzato grazie all’impegno del Comitato Reggio Città Universitaria, nato nel 2018 grazie al vescovo di Reggio Emilia Monsignor Massimo Camisasca e formato da Diocesi, Comune, Provincia, Camera di Commercio, Unindustria, Fondazione Manodori, diverse imprese del territorio e privati cittadini.

Un ulteriore importante contributo per l’allestimento degli spazi, che permetteranno di ospitare a regime 3mila studenti, è arrivato dai fondi raccolti da Unimore con le sottoscrizioni del 5×1000.

Il complesso del Seminario, inaugurato nel 1954, è un’opera di grande pregio architettonico dell’architetto Enea Manfredini (1916-2008), protagonista assoluto del movimento razionalista italiano e della ricostruzione postbellica della città di Reggio Emilia.

L’architettura razionalista è caratterizzata dall’eliminazione degli apparati decorativi, dalla semplificazione delle forme verso volumi puri, l’utilizzo di colori primari, con dominante del bianco, e dall’uso di materiali moderni, come il cemento armato, il vetro e l’acciaio.

Il restauro del Seminario vescovile di Reggio Emilia ultimato anche grazie ai fondi del 5X1000