> FocusUnimore > numero 20 – novembre 2021

The issue of housing and social inclusion: a focus of the CRID Migrant Observatory as part of the 6th edition of the Festival of Migration
The Interdepartmental Research Center on Discrimination and Vulnerability (Centro di Ricerca Intedipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità – CRID), directed by Professor Gianfrancesco Zanetti, was among the promoters of the sixth edition of the Festival of Migration, dedicated to the theme “Citizens All” which involved several guests, from all over Italy and beyond, who have discussed various issues on the freedom of movement, the right to education, the “second generations”, the problem of “invisible people”, the “ius culturae”, sport as a factor of inclusion, on the third sector and active citizenship. Among the topics covered, the issue of precarious housing and the right to housing, the result of a study carried out over many years by the CRID Migrant Observatory, which noted the great difficulties in gathering the availability of second-home owners, also in view of the economic and contractual guarantees offered by the public system. Thanks to the project “Agenzia Casa”, which meets the needs of owners and tenants in a situation of distress, there are about 600 apartments granted by the Municipality. Among the initiatives promoted by the Festival of Migration, there was another session promoted by the CRID, entitled “Right to travel and asylum. New challenges for the status civitatis in the European legal area”. The opening day of the festival was also attended by the Rector Carlo Adolfo Porro; a Lectio Magistralis was held by Professor Luigi Ferrajoli entitled “Why a Constitution of the Earth?” on the protection of human rights.

Anche quest’anno il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità – diretto dal Prof. Gianfrancesco Zanetti – è stato tra i promotori del Festival della Migrazione, giunto alla sua sesta edizione.

La manifestazione, dedicata al tema “Cittadini tutti”, si è svolta gli scorsi 4, 5 e 6 novembre: la prima giornata e parte della seconda sono state ospitate presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena, nella cornice di San Geminiano.

Le varie sessioni – che si sono svolte in modalità “mista”, con vari relatori presenti e al contempo con la trasmissione in streaming di tutti gli eventi – hanno coinvolto diversi ospiti, da tutta Italia e oltre, che si sono confrontati sui temi della libertà di movimento, del diritto all’istruzione, delle “seconde generazioni”, sul problema degli “invisibili”, sullo “ius culturae”, sullo sport come fattore di inclusione, sul terzo settore e sulla cittadinanza attiva.

Alla definizione ed organizzazione di questa sesta edizione del Festival ha contribuito anche l’Osservatorio Migranti del CRID, che ormai da anni lavora e conduce indagini a carattere territoriale, analisi qualitative e quantitative sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza.

Negli ultimi mesi l’Osservatorio ha incentrato le sue attività sul problema della precarietà abitativa e del diritto all’alloggio, con incontri di approfondimento, interviste, rilevazione di dati, ricognizioni della normativa rilevante, tavole rotonde (da ultima quella del 22 giugno scorso “Persone migranti e diritto all’abitare” promossa in collaborazione con lo sportello modenese di “Avvocato di strada”).

A questi temi è stata dedicata la sessione del Festival di venerdì 5 novembre (ore 9:30), ‘Abitare la cittadinanza’. L’alloggio come diritto di tutti e di tutte, con gli interventi di Andrea Facchini (referente dell’area Immigrazione della Regione Emilia-Romagna), di Eleonora Costantini (ricercatrice Unimore, nonché referente per il Comune di Modena del network europeo delle città interculturali), di Barbara Papotti (Politiche di inclusione del Comune di Modena), e di Benedetta Rossi, dottoranda di Ricerca in Scienze giuridiche di Unimore, nonché referente dell’Osservatorio Migranti del CRID.

Durante la sessione – introdotta da Roberta Pinelli (Assessora alle Politiche sociali, accoglienza e integrazione, Agenzia Casa del Comune di Modena) – sono stati presentati e discussi i primi esiti dell’indagine sul tema del diritto all’alloggio condotti dal Dr. Francesco De Vanna e dalla Dott.ssa Benedetta Rossi e confluiti infine in un Report finale.

Il tema del diritto all’alloggio sconta un deficit di programmazione nazionale, in particolare a seguito del trasferimento delle competenze operato dalla riforma del Titolo V del 2001.

Anni di sottofinanziamento e di interventi decisamente circoscritti hanno prodotto una situazione che ormai assume caratteristiche emergenziali, ben note agli amministratori locali, i quali non sempre sono provvisti degli strumenti – normativi, amministrativi e finanziari – per far fronte a centinaia di sfratti, richieste di accesso agli alloggi pubblici e ai contributi economici di sostegno a favore dei conduttori di case in affitto.

La stessa emergenza pandemica ha indotto a ripensare noi stessi e il mondo in cui abitiamo a partire dalla casa: casa e città non sono entità da considerare in modo separato ma elementi di un medesimo paesaggio sociale, relazionale e ‘abitativo’.

Il diritto all’alloggio – in questa prospettiva – consente a ciascun individuo, gruppo, nucleo familiare di abitare un luogo e non solo di abitare in un luogo; ed è ovviamente a partire dalla casa che ciascuno di noi realizza il proprio percorso esistenziale, le aspirazioni, i progetti di vita, il nostro modo di costruire intimità con ciò che ci sta attorno.

Per i migranti, in particolare, “fare casa” riguarda non solo lo spazio fisico, ma anche l’ambiente umano, socio-culturale e naturale circostante, ed è inoltre un’esperienza processuale e graduale ma, purtroppo, anche reversibile.

“Siamo molto lieti di aver rinnovato anche quest’anno la collaborazione con il Festival della Migrazione, giunto alla sua sesta edizione”, afferma il Prof. Gianfrancesco Zanetti, il quale aggiunge: “Il nostro Centro di Ricerca è impegnato nel contrasto a tutte le discriminazioni, molte delle quali insistono, purtroppo, proprio nel mercato degli affitti privati che, anche in un contesto come quello modenese, è caratterizzato da chiusure e pregiudizi latenti quando non da vere e proprie stigmatizzazioni”.

L’Osservatorio mediante le ricerche condotte ha rilevato come sia faticoso raccogliere le disponibilità dei proprietari di seconde case anche a fronte delle garanzie economiche e contrattuali offerte dal sistema pubblico e, in particolare, dal Comune di Modena, nella cornice degli interventi programmati anche dalla Regione Emilia-Romagna. 

“Agenzia Casa”, da questo punto di vista, è uno strumento e una importante best practice territoriale che va incontro alle esigenze di proprietari e conduttori in situazione di disagio: il Comune individua alloggi che concederà in uso a canone calmierato e senza caparra, garantendo ai locatori che, in caso di morosità, non subiranno i lunghi tempi della giustizia e potranno avvalersi di una semplice procedura amministrativa, senza i rischi tipici legati alla locazione. Il proprietario, inoltre, beneficia di IMU agevolata, della riduzione del 30% del reddito derivante dall’affitto ai fini della determinazione della base imponibile per l’applicazione di IRPEF e IRPEG, e della riduzione dell’imposta di registro calcolata sul 70% del canone annuo di locazione

Sono circa 600 gli alloggi concessi in uso dal Comune grazie a questo progetto: la persona migrante deve dimostrare di possedere un reddito mensile netto pari a 800 euro. 

 “Le persone migranti costituiscono oggi in Italia la parte più consistente dell’esclusione abitativa” – afferma il Prof. Thomas Casadei, responsabile scientifico dell’Osservatorio Migranti. “Il primo dato da rilevare – aggiunge – riguarda i limiti delle politiche abitative generali. Occorre promuovere una rinnovata cultura del diritto all’abitare in cui l’alloggio è un tassello fondamentale, ma insieme ad altri, come un lavoro degno, servizi di prossimità, accesso ai servizi informatizzati, alfabetizzazione fiscale”.

Il 5 novembre, inoltre, sempre nella cornice delle iniziative promosse dal Festival della Migrazione, si è svolta un’altra sessione promossa dal CRID intitolata “Diritto al viaggio e asilo. Nuove sfide per lo status civitatis nello spazio giuridico europeo”. È stato un dialogo a partire dal volume di Alessandra Sciurba (Univ. di Palermo), Le parole dell’asilo: un diritto di confine, Torino, Giappichelli, 2021 (collana “Diritto e vulnerabilità – Studi e ricerche del CRID”): insieme all’autrice sono interventi il Dr. Francesco De Vanna (Osservatorio Migranti CRID) e la Prof.ssa Maria Paola Mantovani (Univ. di Camerino).

Il 4 novembre, giornata inaugurale che ha visto insieme ad altre autorità anche la partecipazione del Magnifico Rettore Carlo Adolfo Porro, alle ore 16 si è svolta invece la Lectio Magistralis del Prof. Luigi Ferrajoli dal titolo “Perché una Costituzione della Terra?” dedicata alla tutela dei diritti umani e alla necessità di un nuovo costituzionalismo fondato sulla centralità dell’individuo, oltre i confini degli stati e i molti muri – fisici e virtuali – che essi hanno eretto nel corso degli ultimi anni.

Anche in questo intervento si è ribadita l’importanza di garantire e tutelare, per i migranti ma in generale per tutte le persone, un diritto fondamentale come quello all’abitare.

La questione dell’alloggio e l’inclusione sociale: un focus dell’Osservatorio migranti del CRID nell’ambito della VI edizione del Festival della migrazione