> FocusUnimore > numero 61 – settembre 2025
Inclusion, research and participation: Equality Week at the European Researchers’ Night
Unimore continues to champion inclusion and participation with the upcoming Equality Week, scheduled during the European Researchers’ Night. The initiative will feature interactive and engaging activities on key topics such as gender-based violence, young people’s digital awareness (SAFELY project), identity and rights (Genderm⊛re Digital Library), and overcoming stereotypes (Free to choose game and Ragazze Digitali project). The programme will also include an exhibition of Anarkikka’s cartoons on gender equality in the workplace and the event “At the origins of prejudice”. Equality Week will thus provide an opportunity for dialogue between research and the wider public, promoting a fairer and more inclusive culture.
Unimore conferma il proprio impegno nel promuovere una cultura inclusiva, partecipativa e attenta alle sfide sociali attraverso l’Equality Week che si propone come un’occasione di incontro, riflessione e crescita collettiva, dove la ricerca esce dagli spazi accademici per diventare patrimonio condiviso.
Un’occasione per avvicinare il grande pubblico ai temi più attuali, con approcci innovativi, esperienziali e partecipativi sarà la Notte europea della Ricerca dove saranno affrontati tutti gli aspetti “Equality” in chiave ludica, ma consapevole.
E così sarà affrontata la Violenza di genere con un quiz per conoscere e riflettere. Uno dei momenti centrali è rappresentato da un’attività interattiva affrontata in chiave criminologica, psicologica e sociologica. I partecipanti saranno coinvolti in un quiz a risposta multipla, seguito da spiegazioni approfondite e momenti di confronto, con l’obiettivo di stimolare la riflessione critica e promuovere una maggiore consapevolezza su un tema tanto delicato quanto urgente.
Si tratterà di Giovani e tecnologia e della consapevolezza digitale con il progetto SAFELY. L’Ateneo presenterà il volume “Giovani in rete. Guida per un uso consapevole delle tecnologie” uno degli esiti del progetto, ideato e realizzato dal CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità. Un’iniziativa rivolta in particolare alle nuove generazioni, per educarle a un utilizzo critico e responsabile dei social media e delle tecnologie digitali.
Poi ancora il gruppo Young Adult di Genderm⊛re si presenterà alla città, presentando la Digital Library del centro che esprime un messaggio chiaro: la letteratura può essere uno strumento potente per parlare di identità, diversità e diritti. Un invito a scoprire nuove prospettive attraverso le storie.
L’iniziativa dà voce a chi fa ricerca, uomini e donne, per raccontare pratiche inclusive e condivise anche attraverso il “Free to choose”, un gioco, sviluppato con il Centro More Play e che ha ricevuto un importante riconoscimento europeo come buona pratica contro la discriminazione, che vuole rompere gli stereotipi e far comprendere soprattutto ai giovani i preconcetti che ancora influenzano le scelte scolastiche e lavorative.
Attraverso l’ironia tagliente della vignettista e attivista Anarkikka, saranno in mostra dieci manifesti per l’equità di genere nel lavoro dove sono illustrati i nodi ancora da sciogliere nel mondo del lavoro. Il progetto è stato realizzato dall’Osservatorio equità di Genere della Fondazione Marco Biagi in collaborazione con diverse associazioni del territorio.
Immancabile l’appuntamento con “Alle origini dei pregiudizi”chepresenterà risultati di ricerche e attività interattive con il pubblico, per analizzare l’impatto degli stereotipi sulle scelte di vita, di studio e di carriera. L’evento è realizzato in collaborazione con le associazioni del Tavolo UNIMORE LGBTQI+ e la Commissione Pari Opportunità del Comitato Unitario delle Professioni di Modena.
Spazio anche all’innovazione e al digitale con il progetto “Ragazze Digitali”, che punta a superare il gender gap nelle STEM, mostrando come l’informatica possa diventare un “gioco da ragazze” e una vera opportunità per il futuro. Perché la tecnologia è (anche) una cosa da donne.