> FocusUnimore > numero 6 – luglio-agosto 2020

Il CRID – Centro Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia, di cui è Direttore il Prof. Gianfrancesco Zanetti (www.crid.unimore.it), ha avviato, ormai da molti mesi, un percorso biennale per l’istituzione di un “Osservatorio sulle persone migranti nel territorio modenese”.

Il progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e realizzato in collaborazione con Porta Aperta, Arci Modena, Coop. L’Angolo e CEIS, con la supervisione metodologica della Caritas provinciale di Modena, si sviluppa attorno a quattro assi tematici fondamentali: il lavoro, l’apprendimento della lingua italiana, il diritto alla casa e la qualità del sistema dell’accoglienza, resa possibile anche grazie al mondo dell’associazionismo.

Per realizzare il progetto il CRID, nel contesto delle sue attività presso il Dipartimento di Giurisprudenza, ha stipulato una Convenzione con la Prefettura di Modena per la condivisione di dati, analisi, obiettivi comuni, individuazione di strumenti di policy proprio nell’ottica specifica dell’inclusione sociale, della legalità, della qualità dell’accoglienza e del contrasto ad ogni forma di discriminazione.

Uno degli obiettivi dell’Osservatorio, infatti, è quello di documentare e analizzare non solo le problematiche e i punti critici delle politiche di accoglienza (si pensi al tema trasversale dello sfruttamento lavorativo e della conseguente marginalizzazione sociale) ma anche le buone e le best practices, spesso poco conosciute o sottovalutate – come quelle che riguardano la promozione dell’apprendimento linguistico – un “pilastro” fondamentale per tutti coloro che vivono e operano su un territorio.

A questo riguardo, negli ultimi mesi, l’Osservatorio ha condotto un’ampia indagine sui corsi di lingua italiana per migranti attivi sul territorio modenese, documentando e “mappando” le esperienze, le metodologie adottate, le figure professionali emergenti, il ruolo del volontariato, i punti di forza ma anche le problematiche non ancora pienamente emerse (come le specificità legate all’alfabetizzazione di donne e minori stranieri non accompagnati).

In particolare, è stata realizzata una corposa “mappa”, che a settembre confluirà definitivamente in un Report specifico sull’alfabetizzazione per migranti a Modena, la quale restituisce una cornice estremamente variegata, che a sua volta attinge a figure, risorse e contesti eterogenei, di natura  istituzionale (come il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti, il Centro Stranieri del Comune di Modena, il MEMO – Multicentro Educativo di Modena “Sergio Neri”) ma anche associativa e connessa ai mondi del no-profit e del volontariato (la scuola “Penny Wirton” della Caritas, i corsi di “Una mano alla città”, quelli dei “Gruppi Volontari Crocetta”, le attività del “Windsor Park”, quelle del Centro Interculturale “Milinda”, la scuola “Frisoun” di Nonantola, l’associazione Anteas) che svolgono un ruolo fondamentale nel percorso di alfabetizzazione ed inclusione delle persone migranti.

Un’ampia selezione bibliografica relativa a queste tematiche è già consultabile alla voce “Osservatorio migrazioni – Ricerche e materiali”, sul sito del CRID: http://www.crid.unimore.it/site/home/osservatorio-migrazioni/ricerche-e-materiali.html.

L’indagine è stata fin qui condotta dal Dr. Francesco De Vanna – Referente organizzativo dell’Osservatorio Migranti – e da Samuela Gentile, con il supporto di un comitato scientifico, composto dal Prof. Gianluigi Fioriglio, dalla Dr.ssa Serena Vantin, dal Prof. Michele Ferrazzano, dal Dr. Carlo Mercurelli.

Gli esiti della ricerca sono stati presentati, lo scorso 29 giugno, nell’ambito di una Tavola rotonda (online), coordinata dal Prof. Thomas Casadei, Responsabile scientifico dell’Osservatorio, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, l’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Modena, Roberta Pinelli, il Prof. Christian Crocetta dello IUSVE di Venezia – esperto di tutela di soggetti vulnerabili – e la Prof.ssa Barbara Bello dell’Univ. Statale di Milano, esperta di politiche di contrasto alle discriminazioni e di politiche per l’adolescenza, nonché vari rappresentanti delle molteplici esperienze di insegnamento della lingua italiana.

Durante la Tavola rotonda è emersa la centralità delle reti associative e dell’apprendimento linguistico come perno fondamentale da cui partire per mettere a fuoco la dimensione del modo di “abitare” il territorio da parte delle persone migranti. La conoscenza della lingua italiana è precondizione per l’effettiva implementazione di politiche di accoglienza e inclusione sociale, per scongiurare il rischio della marginalizzazione e per una partecipazione ‘attiva’ alla vita della città.

La conoscenza dell’italiano, inoltre, è un requisito normativo previsto dall’art. 9 del testo Unico sull’immigrazione per il rilascio del permesso per soggiornanti di lungo periodo oltre che per l’ottenimento della cittadinanza italiana (cumulativamente con altri specifici requisiti residenziali).

“Questo lavoro di documentazione, in sinergia con le realtà istituzionali, consolida la naturale vocazione del nostro Centro di Ricerca, il CRID – afferma il Prof. Zanetti – che sin dalla sua fondazione si è caratterizzato per una spiccata sensibilità per il contesto extra-accademico in coerenza con una visione aperta dell’Università e con una concezione della ricerca che, a nostro avviso, è anche osservazione partecipante, in dialogo con i saperi esperti direttamente emergenti dal territorio”.

“Il CRID – prosegue il Prof. Zanetti – anche grazie al Progetto dell’Osservatorio si mette in ‘ascolto’ e ciò è testimoniato, tra le altre cose, anche dalla metodologia adottata per questa ricerca ossia dall’approccio narrativo”.

Siffatto approccio si basa, appunto, sull’ascolto attivo dei soggetti coinvolti, resi co-protagonisti attraverso numerose interviste e colloqui, poi discussi e rielaborati anche grazie al coinvolgimento di associazioni, centri di accoglienza, parrocchie e scuole.

La metodologia e le premesse istituzionali del progetto, peraltro, sono state presentate nell’ambito delle attività di Public Engagement 2020 del Dipartimento di Giurisprudenza – anche alla presenza di rappresentanti delle diverse realtà impegnate nel settore. 

La riflessione proseguirà in autunno, nella cornice della V edizione del Festival della Migrazione (rassegna nazionale che vede la partecipazione del CRID ormai da alcuni anni).

“Questa ulteriore proiezione delle ricerche del CRID consolida il percorso verso la costituzione dell’Osservatorio – afferma l’Avvocato Luca Barbari, Presidente di Porta Aperta, associazione partner del Progetto, anche nell’ambito di una convenzione sempre con il Dipartimento di Giurisprudenza e il CRID – e darà l’abbrivio per una serie di tematiche che saranno centrali nella prossima edizione del Festival della Migrazione. In particolare, risulta determinante l’approfondimento della questione della lingua perché dalla sua conoscenza passa la possibilità di esercitare i doveri e i diritti riconosciuti dalla Carta costituzionale nei confronti di tutte le donne e di tutti gli uomini, indipendentemente dal colore della pelle, dalla religione professata, dalla condizione sociale e personale”.

Sul tema della lingua il costituendo Osservatorio sulle persone migranti ha avviato una collaborazione anche con “Zaffiria – Centro per l’educazione ai media” nell’ambito del progetto europeo Migrantliter@cies sulle pratiche innovative d’apprendimento della lingua italiana e sull’utilizzo delle nuove tecnologie nella pianificazione didattica (www.migrantliteracies.eu). Tale progetto, promosso da 9 enti europei, è co-finanziato dal programma Erasmus plus della Commissione Europea e fa tesoro delle esperienze dei vari paesi coinvolti nel partenariato al fine di migliorare l’inclusione dei migranti adulti e ideare nuove attività di alfabetizzazione basate sulle potenzialità delle TIC.  

Nel suo complesso, il progetto di costituzione di un Osservatorio sulle persone migranti sviluppa e prosegue un itinerario di studio che aveva già condotto alla pubblicazione del volume L. Barbari, F. De Vanna (a cura di), Il diritto al viaggio. Abbecedario delle migrazioni (Giappichelli 2018), edito nella collana editoriale “Diritto e vulnerabilità – Studi e ricerche del CRID” (http://www.crid.unimore.it/site/home/collana.html), frutto di una riflessione “plurale” a più di cinquanta voci.

La progettualità è stata, inoltre, condivisa da una rete di enti di ricerca e università internazionali, a cominciare dall’Instituto de Derechos Humanos “Bartolomé de las Casas” dell’Universidad “Carlos III” di Madrid, diretto dalla Prof.ssa María del Carmen Barranco Avilés, già referente della Legal Clinic avviata presso la medesima istituzione.

In rappresentanza dello stesso Instituto il Prof. Francisco Javier Ansuátegui Roig, studioso dei diritti umani riconosciuto su scala internazionale, ha preso parte, da ultimo, a una Tavola rotonda (online), svoltasi lo scorso 26 giugno e intitolata “Un caso specifico di vulnerabilità: le condizioni dei migranti in contesti territoriali nell’epoca delle insicurezze”, dove, a riprova della circolarità dialogica tra gli studi condotti presso il CRID, sono state anche presentate le due edizioni, italiana e spagnola, del volume del Prof. Gianfrancesco Zanetti, intitolate rispettivamente “Filosofia della vulnerabilità. Percezione, discriminazione, diritto” (Carocci 2019) e “Filosofía de la vulnerabilidad. Percepción, discriminación, derecho” (Dykinson 2020).

Incardinato presso il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, il Progetto di costituzione di un “Osservatorio sulle persone migranti”, è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e si occupa del monitoraggio e della valutazione delle attività di accoglienza nella città di Modena, in particolare nella prospettiva della loro replicabilità e trasferibilità, quali best practices nell’ambito delle politiche dell’inclusione.

Il Progetto valorizza la rete di sinergie già attiva sul territorio, e coinvolge associazioni quali ARCI, Porta Aperta, CEIS e Comunità l’Angolo.

Per ulteriori informazioni, contattare: segreteria.crid@unimore.it  (http://www.crid.unimore.it/site/home/osservatorio-migrazioni.html).

Verso un “Osservatorio sulle persone migranti”. Dati e indagini sui percorsi di accoglienza nel territorio modenese.