FocusUnimore > numero 42 – dicembre 2023

Building the future: Unimore’s path among education, research and social commitment
This issue of Focus, the 42nd, is an opportunity to reflect on a journey that has involved the entire community of the University of Modena and Reggio Emilia and which, as well as representing a constant editorial commitment, is a showcase for the scientific and cultural dynamism of our University. Indeed, Focus has made it possible to share the numerous initiatives, research and training activities conducted over the years at the university. This December issue deals with various topics that show the plurality of our activities: advances in gene therapy and the treatment of rare diseases, innovation in robotic surgery, research into gender issues and the prevention of violence. Our mission is not only educational and scientific, but also human and social: we are called upon to be bearers of peace and good practices for a fair and inclusive society.

Il numero di Focus Unimore di dicembre 2023 ben riflette un percorso che ha unito mese dopo mese, da ormai 4 anni, l’intera comunità dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Un traguardo che è simbolo tangibile del dinamismo scientifico e culturale che caratterizza il nostro Ateneo.

Carlo Adolfo Porro

Dal gennaio 2020, ogni numero di Focus Unimore è stato infatti un veicolo per condividere le numerose iniziative, le ricerche e le attività formative che definiscono la nostra Università e le sue relazioni con il contesto internazionale, nazionale e territoriale.

Sono quindi profondamente grato a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa pubblicazione: docenti, ricercatori e ricercatrici, personale tecnico-amministrativo e, naturalmente, studenti e studentesse.

In questo numero si affrontano una serie di argomenti che rispecchiano l’ampiezza e la pluralità delle nostre attività accademiche e di ricerca: dai progressi nel campo della terapia genica e il trattamento delle malattie rare, passando per l’innovazione in chirurgia robotica, fino ad arrivare alle ricerche sulle questioni di genere e la prevenzione della violenza, ogni articolo è espressione della multidisciplinarità che caratterizza Unimore.

Il nostro Ateneo ha ospitato di recente il primo meeting di aggiornamento dello Spoke 1 “Genetic deseases”, coordinato da Unimore e inserito nel più ampio quadro del Centro Nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA. Una riunione in cui decine di autorevoli scienziati e scienziate e giovani ricercatori e ricercatrici hanno condiviso il proprio lavoro nel campo della terapia genica, al fine di aprire nuove frontiere nella lotta contro le malattie rare.

Si tratta di studi che testimoniano il nostro impegno nella ricerca avanzata, ma rappresentano anche un faro di speranza per innumerevoli pazienti afflitti da patologie che, fino a poco tempo fa, erano considerate incurabili.

Anche il recente acquisto di una seconda consolle chirurgica robotica collocata nel Policlinico di Modena è una testimonianza del continuo impegno nel migliorare le infrastrutture e le risorse a disposizione di colleghi clinici.

L’acquisizione di questo strumento, resa possibile grazie al generoso sostegno del mondo imprenditoriale locale, non solo migliora la qualità dell’assistenza sanitaria, ma rafforza anche il legame tra l’Università e la comunità. Questa nuova tecnologia, inoltre, offre ai nostri studenti, studentesse e chirurghi la possibilità di formarsi e operare con strumenti all’avanguardia. L’investimento in tali tecnologie è parte integrante della nostra visione, che mira a fornire una formazione di alta qualità e a promuovere ricerche e professionalità che possano tradursi in miglioramenti tangibili nella vita delle persone.

Questo numero, oltre a segnalare importanti iniziative che attestano il protagonismo di studenti e studentesse in vari ambiti, comprende anche un approfondimento sull’indagine interuniversitaria sulle molestie sessuali in ambito accademico, inserita nel contesto del PRIN 2020 su “Violenza di genere e molestie sessuali nelle Università italiane”.

La ricerca empirica costituisce un presupposto decisivo al fine di attuare azioni di prevenzione e contrasto di odiose forme di prevaricazione e violenza.

Come Ateneo riteniamo sia fondamentale essere in prima linea nella lotta per la parità di genere e la piena tutela dei diritti di tutte e tutti. Un impegno che abbiamo rinnovato organizzando proprio a Modena il Convegno annuale della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità “Genere, intersezionalità e metamorfosi dei diritti: il ruolo degli organismi di parità”.

In conclusione, desidero rivolgervi un pensiero in occasione delle imminenti festività natalizie.

In questi tempi incerti, sempre più segnati da terribili venti di guerra, il messaggio di pace e di solidarietà assume un significato ancora più profondo. “La pace – scriveva don Tonino Bello – è un’acqua che scende dal cielo: ma siamo noi che dobbiamo canalizzarla affinché, attraverso le condutture approntate dalla nostra genialità, giunga a ristorare tutta la terra“; parole che risuonano con particolare forza nel nostro contesto universitario, dove la condivisione della conoscenza e innovazione, con il loro impatto sociale, sono orientate verso il bene comune.

La missione che ci attende, quindi, non è solo formativa e scientifica, ma anche profondamente umana: siamo chiamati a essere “condutture” di pace, affinché possa fiorire una società più giusta e solidale.

Le festività natalizie ci ricordano l’importanza di costruire ponti anziché muri, di favorire l’incontro e la comprensione reciproca. Il mio auspicio è che questi valori ci guidino nel nostro lavoro quotidiano e nelle nostre relazioni all’interno e all’esterno dell’Ateneo. Possa il prossimo anno portare la fine delle ostilità nei teatri di guerra e buone occasioni di incontro e crescita per tutti e tutte.

Con un profondo augurio di serenità e gioia per voi e le vostre famiglie,

Carlo Adolfo Porro, Rettore Università di Modena e Reggio Emilia

Editoriale. Costruire il domani: il percorso di Unimore tra formazione, ricerca e impegno sociale