> FocusUnimore > numero 10 – dicembre 2020

Rilanciato dal recente riconoscimento di “Dipartimento di Eccellenza” attribuitogli dall’allora Miur, oggi solamente MUR, sulla base della legge 11 dicembre 2016 n.232, il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto (SMECHIMAI), è ora impegnato con slancio a comunicare la scienza e promuovere la diffusione della cultura scientifica per aumentare la consapevolezza della sua importanza all’interno della società. E’ un impegno assolutamente gravoso perché gli attribuisce la responsabilità di fare comprendere l’importanza e suscitare l’attenzione attorno a pratiche di frontiera dell’area medica come la medicina molecolare e la chirurgia rigenerativa, dove ricerca traslazionale e nuove tecnologie consentono sintesi e progressi continui e veloci a beneficio del paziente, un processo che è stato accelerato – soprattutto – dopo gli anni ’90 del secolo scorso quando il genoma umano è divenuto accessibile, tanto da rendere possibile terapie sempre più mirate, personalizzate.

Questo obiettivo risulta altresì coerente con gli obiettivi di terza missione del dipartimento, che opera per favorire la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società, che si tradurrà nella creazione di pagine web specifiche per le varie attività che saranno così fruibili al pubblico e alle Associazioni dei pazienti.

Il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto (SMECHIMAI) è, infatti, uno dei 20 dipartimenti di area medica a cui è stato riconosciuto il finanziamento dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il quinquennio 2018-2022. Si tratta di un risultato di grande prestigio, se si tiene conto della forte concorrenza del settore disciplinare (Area 06 – Scienze mediche) e del fatto che il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto si è posizionato nella top ten tra i Dipartimenti nazionali in questa speciale graduatoria.

Il progetto che ha permesso questo successo ha l’obiettivo di realizzare un centro dipartimentale di ricerca in medicina molecolare e chirurgia rigenerativa per la cura delle malattie croniche, così da potenziare l’integrazione tra le attività di base dei settori biomedici e quelle traslazionali e applicative dei settori medico-chirurgici e sviluppare potenzialità in capacità di ricerca, offerta formativa e nuove infrastrutture.

Dal punto di vista della ricerca scientifica, il progetto prevede l’integrazione di aspetti della medicina genomica e molecolare, di terapie cellulari geniche e di ingegneria dei tessuti e di chirurgia rigenerativa, microchirurgia e robotica, microchirurgia dei vasi linfatici per la cura del linfedema cronico. In tutti questi ambiti, il denominatore comune è rappresentato dello studio e dall’implementazione di risorse innovative per la diagnosi e il trattamento, attraverso terapie mediche e chirurgiche avanzate, delle malattie croniche, quali cancro, diabete, malattie respiratorie e malattie genetiche, che costituiscono la principale causa di morte nel mondo odierno.

Il potenziamento dell’offerta formativa è realizzato attraverso l’attivazione di un programma di e-learning e di webinar, e attraverso la realizzazione di cicli di seminari sulle principali aree di ricerca del progetto. Questi cicli di seminari sono veri e propri corsi internazionali caratterizzati da lezioni frontali e wet-workshop divulgati in lingua inglese e rivolti a studenti dei corsi di laurea inerenti, studenti PhD e medici in formazione specialistica. Sono previste inoltre attività di elevata qualificazione, in particolare legate allo sviluppo di un programma MD PhD, ovvero dottorati di ricerca per medici specializzati che possano iniziare o proseguire le attività di ricerca previste nel progetto. Nel corso del primo biennio sono state infatti bandite e assegnate 3 posizioni di dottorato nella Scuola di Medicina Clinica e Sperimentale.

Gli obiettivi del progetto si stanno realizzando anche attraverso il potenziamento, l’innovazione e lo sviluppo di nuove infrastrutture tecnologiche che rafforzino il posizionamento nazionale e internazionale del Dipartimento. Sono stati completati, infatti, i lavori per la realizzazione di un laboratorio di microchirurgia e chirurgia robotica, unico in Italia, che permetterà lo svolgimento di corsi ed esercitazioni non appena sarà terminata l’emergenza Covid. Questo laboratorio è attrezzato infatti con microscopi chirurgici ed endoscopi che facilitano la formazione degli operatori al fine di approfondire le conoscenze anatomiche necessarie nelle varie fasi chirurgiche.

La realizzazione del progetto rende necessario il reclutamento di personale docente e di ricercatori che consente di indirizzare la ricerca e la formazione su ambiti applicativi e traslazionali e permette anche di potenziare ulteriormente la produttività e l’attrattività del Dipartimento

Lo sviluppo quinquennale del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto come Dipartimentio di eccellenza si trova ora alla conclusione del secondo anno. Il suo completamento permetterà il potenziamento dell’integrazione, in ambito scientifico, dell’area biomedica con l’area clinica, aggregando in modo sinergico e trasversale tutte le componenti dipartimentali. Insieme all’ambito scientifico, saranno sviluppati aspetti inerenti alla comunicazione, che comprendono e comprenderanno le rinnovate formule di offerta formativa e le azioni di terza missione.

Far conoscere le pratiche di frontiera dell’area medica: le strategie del Dip. di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell’Adulto