> FocusUnimore > numero 33 – febbraio 2023

The Hamlet Project.
Rebuilding social cohesion and participation through a digital platform

Thanks to the commitment of the researcher in Sociology of cultural processes Damiano Razzoli, the Department of Communication and Economics of the University of Modena and Reggio Emilia has launched a research-action project to bring Hamlet within urban communities. Hamlet is a civic and public digital platform, equipped with an open source based on spatial logic, which proposes an approach to the digital space as a common good. The Municipality of Reggio Emilia, together with the manager of the Open Laboratory of the Cloisters of San Pietro, decided to experiment with the platform within the activities of the project “Quartiere Bene Comune”. Together with the team of Open Box, a company from Modena that designed the initial prototype of Hamlet, Razzoli has carried out a complex work of listening and research-action through interviews and focus groups to verify people’s perception of the impact of digital in daily life and local communities. Those who access Hamlet can enter digital environments that recall the physical spaces of the neighbourhood and activate forms of collaboration between people living in the same context of proximity, consolidate networks of relationships, respond to the needs of the inhabitants and activate services, encouraging the development of welcoming and inclusive communities. The second phase of the research will focus on the participatory design of digital spaces, with activation of roles, functions and services tailored to the needs and characteristics of the different areas.

La presenza del digitale nella nostra vita quotidiana è aumentato in modo esponenziale, anche a causa della pandemia per Covid-19. Allo stesso tempo l’isolamento forzato come risposta all’emergenza pandemica ha fatto emergere l’importanza della prossimità e della condivisione. 

A partire da un’intuizione della società modenese Open Box, che ha sviluppato il prototipo iniziale della piattaforma digitale Hamlet, il Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha avviato una ricerca-azione per portare Hamlet all’interno delle comunità urbane.

Hamlet è una piattaforma digitale civica e pubblica, dotata di un open source basato su logiche spaziali, che propone un approccio allo spazio digitale come bene comune.

Dopo un primo percorso valutativo realizzato in collaborazione con il Comune di Cavriago (RE) nella primavera del 2022, il Comune di Reggio Emilia, insieme al soggetto gestore del Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, ha deciso di sperimentare la piattaforma all’interno delle attività del progetto “Quartiere Bene Comune” con il coinvolgimento di Lepida e la collaborazione di Digital Freaks e Impact Hub.

Il contesto reggiano si presta in modo funzionale a questo tipo di ricerca. Infatti, dal 2015 il Comune di Reggio Emilia ha messo a punto un modello di governance urbana collaborativa basato sul rafforzamento delle competenze delle comunità.

Allo stesso tempo, il focus sul rapporto tra fisico e digitale proprio del progetto Hamlet appare coerente con la logica dell’Agenda digitale regionale e nazionale che vuole costruire condizioni infrastrutturali e sviluppare competenze e attitudini per una cittadinanza digitale piena e consapevole.

Nel capoluogo reggiano, grazie al coinvolgimento dell’assessorato e della struttura di policy dedicato alle Politiche per la Partecipazione, la sperimentazione del progetto Hamlet è partita in due aree pilota, una nel forese, San Bartolomeo e Codemondo, e una nel contesto urbano, il quartiere di Santa Croce.

Il referente del progetto per il Dipartimento di Comunicazione ed Economia, il ricercatore in Sociologia dei processi culturali Damiano Razzoli, insieme al team di Open Box, ha svolto un complesso lavoro di ascolto e ricerca-azione attraverso interviste e focus group per verificare la percezione che le persone hanno dell’impatto del digitale nella vita quotidiana e nelle comunità locali. Sulla base dei risultati, sono state presentate le versioni beta di “Hamlet Santa Croce” e “Hamlet San Bartolomeo-Codemondo”.

La piattaforma Hamlet oggi si configura come un ambiente digitale social che ospita i luoghi e i soggetti delle aree su cui è stata svolta la sperimentazione per facilitare e potenziare le interazioni, gli incontri e la promozione di attività con la sicurezza della tutela dei dati personali (la piattaforma è ospitata su un server pubblico, messo a disposizione da Lepida, società in house della Regione Emilia-Romagna).

Chi accede ad Hamlet può entrare in ambienti digitali che richiamano gli spazi fisici del quartiere e attivare forme di collaborazione tra persone che vivono nello stesso contesto di prossimità (quartiere), consolidare reti di relazioni, rispondere a bisogni e necessità degli abitanti e attivare servizi, favorendo lo sviluppo di comunità accoglienti e inclusive.

La seconda fase della ricerca, da gennaio ad aprile 2023, si focalizzerà invece sulla progettazione partecipata (da coloro che si sono registrati sulla piattaforma) degli spazi digitali, con attivazione di ruoli, funzioni e servizi calibrati alle esigenze e alle caratteristiche delle due diverse aree.

A partire da aprile, la sperimentazione si allargherà gradualmente ad altri quartieri della città, mentre si procederà a definire il modello di organizzazione e di gestione della piattaforma, che coinvolge, coerentemente ad un’ottica di open innovation, pubblica amministrazione, associazioni, aziende, università e comunità locali.

Link
https://progettohamlet.it/
https://www.chiostrisanpietro.it/hamlet-una-piattaforma-di-cittadinanza-per-reggio-emilia/

Il Progetto Hamlet. Ricostruire coesione sociale e partecipazione attraverso una piattaforma digitale