> FocusUnimore > numero 36 – maggio 2023

The Geophysical Observatory: two openings and more than 100 years of uninterrupted measurements 
On 17 April 2023, the Geophysical Observatory of Modena celebrated its fourth birthday since its reopening, which took place thanks to the investments made by the University and the Emilia Romagna Region with the 2012 earthquake funds earmarked for cultural heritage and the resources allocated by Unimore. Located in the East Tower of the Ducal Palace of Modena, it has been the historical seat of meteoclimatic measurements since 1830. Throughout its life, the structure has encountered various vicissitudes, such as two world wars, fires and several earthquakes until the last one in 2012. The measures continued, but the facility was declared unfit for use and remained closed to the public for several years. From 2019 to the present day, activities at the Observatory have been relentless, aimed at continuing the valuable collection of weather and climate data and opening the facility to the public, to show its collection of instruments and historical documents. The citizens welcomed the reopening of the structure with great enthusiasm and in four years more than 3,500 visitors have climbed the tower. In recognition of its scientific activity, which has been active since 1830, the Observatory has been awarded the status of “Long Term Observing Station” by the World Meteorological Organisation (WMO) for collecting and cataloguing more than 100 years of uninterrupted measurements. The Observatory’s inclusion in the University’s MUSEOMORE museum system in 2022 has also provided expertise on the great historical heritage contained in the facility, which will thus be enhanced and preserved in the best possible way.

L’Osservatorio Geofisico di Modena ha festeggiato, il 17 aprile del 2023, il suo quarto compleanno dalla riapertura avvenuta nella stessa data del 2019.

L’Osservatorio Geofisico, situato nella Torre di Levante del Palazzo Ducale di Modena, è sede storica di misure meteoclimatiche ormai dal lontano 1830. Nel corso della sua vita però, la struttura ha incontrato diverse vicissitudini, come le due guerre mondiali, incendi e diversi sismi fino all’ultimo del 2012. Le misure sono sempre continuate, ma la struttura è stata dichiarata inagibile ed è rimasta chiusa al pubblico per numerosi anni.

A seguito del sisma del 2012 la Regione Emilia Romagna e l’Ateneo hanno investito 554 mila euro arrivati dai fondi per il terremoto destinati ai beni culturali e dalle risorse stanziate da Unimore per ripristinare questo prezioso bene architettonico e rendere la struttura nuovamente agibile ed accessibile alla cittadinanza.

Il 17 aprile 2019 l’Osservatorio Geofisico di Modena è stato quindi nuovamente inaugurato con un significativo taglio del nastro e una cerimonia nell’ Aula Magna dell’Accademia alla presenza del Comandante dell’Accademia Militare Stefano Mannino, del Rettore di Unimore Angelo Andrisano, del Prefetto Maria Patrizia Paba, dell’Assessore regionale alle Attività Produttive e ricostruzione post-sisma, Palma Costi e del responsabile scientifico dell’Osservatorio Geofisico, Sergio Teggi oltre al tecnico meteorologo della struttura, Luca Lombroso.

Dal 2019 ad oggi le attività presso l’Osservatorio sono state incessanti, volte da un lato a continuare la preziosa raccolta di dati meteoclimatici e dall’altro ad aprire alla cittadinanza la struttura, ormai chiusa da lunghi anni per presentare la sua collezione di strumenti e documenti storici. La cittadinanza ha accolto con grande entusiasmo alla riapertura della struttura e in quattro anni sono stati più di 3500 i visitatori che sono saliti sulla torre.

Come riconoscimento dell’attività scientifica, attiva già dal 1830, l’Osservatorio ha ottenuto il riconoscimento di “Long Term Observing Station” dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) per la raccolta e la catalogazione di più di 100 anni di misure ininterrotte.

Numerose e diverse le iniziative organizzate: nel primo anno, il 2019, sono state proposte, sia per piccoli gruppi di visitatori, che ne hanno fatto richiesta come ad esempio i ragazzi partecipanti al programma Pioneers di Climate Kic, sia in concomitanza di altre iniziative modenesi o nazionali. Il primo evento che ha raccolto grande entusiasmo è stata la notte della ricerca 2019, dove sono saliti oltre 300 visitatori sulla torre illuminata fino alla mezzanotte.L’Osservatorio è poi stato scelto dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano per l’apertura nelle Giornate FAI di Autunno 2019. Giovani ciceroni delle scuole superiori hanno accompagnato durante il weekend del 12 e 13 ottobre oltre 1200 persone alla scoperta della torre. Non sono mancate anche le iniziative a tema come i “Saturdays for Future 2019” per sensibilizzare sul consumo responsabile o come “L’Osservatorio e i Santi dalla barba bianca”, un incontro a tema sulle nevicate a Modena dal 1830 in poi.

Purtroppo la pandemia ha fermato le visite per un lungo arco di tempo, ma appena possibile, con tutte le misure precauzionali necessarie, la torre è stata riaperta e le iniziative sono ripartite.

Nel marzo 2022, poco dopo la partenza del conflitto ucraino, l’Osservatorio ha voluto attivare una raccolta fondi tramite l’iniziativa “L’Osservatorio per la pace”. La struttura è stata aperta per tre pomeriggi in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, Comitato di Modena, con il patrocinio della Rete Università per la Pace di cui Unimore fa parte. I visitatori hanno potuto lasciare un’offerta da destinare all’emergenza umanitaria in corso in Ucraina e per sostenere le famiglie ed i bambini ucraini profughi arrivati a Modena. Nel corso del 2022 sono state numerose le iniziative organizzate, oltre alla nuova apertura per le scuole, con ben otto classi in visita dal Liceo Tassoni di Modena. L’Osservatorio ha poi partecipato attivamente al Festival della Sostenibilità 2022 promosso da ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile con seminari, visite guidante a tema “Cambiamento Climatico” e ospitando la mostra “Stimela” del fotografo documentarista Luca Sola, che racconta le migrazioni interne al continente africano causate dalle problematiche territoriali legate al riscaldamento globale. L’ultima iniziativa in ordine di tempo è stata in occasione di Unijunior, un progetto dell’Associazione Culturale Leo Scienza nel 2008 che vuole avvicinare i bambini al mondo universitario, con lezioni interessanti e coinvolgenti. Per l’occasione il team dell’Osservatorio ha sperimentato una nuova formula per le visite, in costume d’epoca, per raccontare il clima di Modena e far vivere ai piccoli ospiti l’esperienza di diventare “Meteorologi per un giorno”.

L’ inclusione dell’Osservatorio nel sistema museale dell’Ateneo MUSEOMORE, avvenuta nel 2022, ha inoltre consentito di ottenere competenze riguardo al grande patrimonio storico contenuto nella struttura che verrà in questo modo valorizzata e preservata nel migliore dei modi.

La Notte dei Musei ad Unimore: tra macchine matematiche ed i quattro elementi naturali

Unimore ha aperto le porte di due suoi musei in occasione della XIII edizione della Notte Europea dei Musei: il Museo Gemma Museo Mineralogico e Geologico Estense ed il Laboratorio delle Macchine Matematiche.

Il Museo Gemma, nato nel 1786 per volontà del Duca Francesco III d’Este ed arricchito nel tempo da donazioni, acquisti e lasciti e dal lavoro degli studiosi del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, oggi viene curato e presentato da una esperta e appassionata responsabile, Milena Bertacchini, che con il coinvolgimento di geologi e museologi di Unimore, propone sempre nuove iniziative originali ed accattivanti. L’ultima in ordine di tempo è quella dedicata a “Il ritmo dei 4 elementi della natura”, un percorso che ha portato i visitatori a compiere una vera e propria esperienza, immersiva e sensoriale tra gli elementi,che ha permesso ai visitatori di toccare, annusare, ascoltare e avvicinarsi all’affascinante mondo della Natura ed al patrimonio culturale dell’Ateneo modenese.

“Un percorso  – spiega la Responsabile del Museo Gemma dott.ssa Milena Bertacchini – che ha voluto essere anche un viaggio attraverso il nostro Pianeta e la sua evoluzione: dall’acqua, la sostanza multiforme alla base della vita, alla terra, la parte solida, rocciosa e minerale, fino all’aria che respiriamo ed al vento che si genera nell’atmosfera che avvolge la Terra, per concludere con il fuoco, l’unico elemento in grado di trasformare i materiali e che nei vulcani trova la manifestazione più inquietante e spettacolare delle dinamiche interne della Terra”.

L’altro fiore all’occhiello che ha portato numerosi visitatori al suo interno durante la Notte dei Musei è stato il Laboratorio delle Macchine Matematiche che ha fatto percorrere ai visitatori un viaggio tra gli strumenti della geometria.

Attraverso una visita guidata, condotta dall’anima del Laboratorio la prof.ssa Michela Maschietto, sono stati illustrati lo stretto rapporto, da sempre esistente, tra macchine, meccanica e matematica. Il percorso inizia con la matematica greca, che ha come riferimento gli Elementi di Euclide con i suoi strumenti, riga e compasso, e considera la meccanica separata dalla geometria, per compiere un gran balzo fino al Quattrocento, in cui si fa strada la difesa delle arti meccaniche: la nascita della perspectiva artificialis e lo sviluppo dei prospettografi, per arrivare infine alla teoria dei sistemi articolati per tracciare curve e per le trasformazioni geometriche. Oltre al percorso di visita, la prof.ssa Maschietto con la collaborazione di Beatrice Battilani ha accompagnato bambini e genitori interessati a prendere parte al laboratorio “Manipoliamo la matematica” dove i numeri hanno preso forme diverse e le figure si sono trasformate, scomposte e ricomposte.

Il Sistema dei Musei e Orto Botanico MUSEOMORE ha come propria missione quella di valorizzare e promuovere il patrimonio museale universitario e diffondere la cultura scientifica in stretta connessione con l’educazione al patrimonio storico ed al territorio quali importanti luoghi di incontro tra scienza e società, nel rispetto degli obiettivi culturali e sociali che la Terza Missione persegue, – dichiara il Direttore del Sistema museale di Unimore prof. Emiro EndrighiE’ con questi intendimenti che, in occasione della XIII edizione della Notte Europea dei Musei, MUSEOMORE ha offerto alla città l’apertura straordinaria di due proprie sedi: Laboratorio delle Macchine Matematiche e Gemma Museo Mineralogico e Geologico Estense”.

Presenze

  • Museo Gemma
  • 194 visitatori (7 turni di visita ogni 30’ dalle 20)
  • 60% pubblico femminile
  • rappresentate tutte le fasce di età: bambini di 6-7 anni, adulti e anziani
  • maggioranza famiglie e gruppi di amici
  • provenienza da Modena e provincia, ma anche da altre regioni, come Puglia e Piemonte
     
    Laboratorio delle Macchine Matematiche
    100 visitatori così ripartiti: 
  • visite alla mostra: 62
  • laboratorio: 38
  • rappresentate tutte le fasce di età: bambini di 6-7 anni, adulti e anziani
L’Osservatorio Geofisico due inaugurazioni e più di 100 anni di misure ininterrotte