> FocusUnimore > numero 36 – maggio 2023

Education to legality and the University’s third mission: a cycle of Training-Action Workshops promoted by the Marco Biagi Foundation in collaboration with CRID (Unimore)
On 9 May, the cycle of Training-Action Workshops entitled “Legality: a lexicon for good practices” began, promoted by the Marco Biagi Foundation in collaboration with the CRID – Interdepartmental Research Centre on Discrimination and Vulnerability at Unimore, as part of the Modena Municipality’s Notice for the promotion of legality and the prevention and combating of gambling. The initiative is realised as part of the project “Violence and social networks: analysis and paths of education to legality” coordinated by the Office for legality and safety of the Municipality of Modena and co-financed by the Emilia Romagna Region. The project intends to implement actions aimed at preventing and combating forms of violence and deviance among the younger generations and to promote a correct and responsible use of social networks. The training programme is divided into a series of four workshop meetings entrusted to experts in the field from the academic world (University of Modena and Reggio Emilia, Scuola Superiore Sant’Anna of Pisa, La Sapienza University of Rome) and from the world of associations (Associazione di Studi e Ricerche Dem.e.tra, Federconsumatori). The training programme is addressed to all citizens, with direct involvement of the economic sectors and the local community, as well as students from secondary schools in the Modena area and Unimore students and PhD students.

Ha preso avvio lo scorso 9 maggio il ciclo di Laboratori di formazione-azione “Legalità: lessico per buone pratiche” promosso dalla Fondazione Marco Biagi in collaborazione con il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, Unimore, nell’ambito dell’Avviso del Comune di Modena per la promozione della legalità e la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo.

       L’iniziativa è realizzata, nello specifico, nell’ambito del Progetto “Violenza e social network: analisi e percorsi di educazione alla legalità” coordinato dall’Ufficio legalità e sicurezze del Comune di Modena e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna ex L.R. 18/2016 (“Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”).

       L’obiettivo del progetto è quello di realizzare azioni finalizzate a prevenire e a contrastare forme di violenza e devianza fra le giovani generazioni e a promuovere un uso corretto e responsabile dei social network, rafforzando e sostenendo percorsi informativi ed educativi sia nelle scuole che nel territorio, coinvolgendo in particolare la rete dei centri di aggregazione giovanili nonché le associazioni che concorrono a vario titolo alla promozione della cultura della legalità, del senso civico e della cittadinanza responsabile. 

       Il percorso formativo è articolato in una serie di quattro incontri laboratoriali affidati a esperti e a esperte in materia afferenti, in particolare, al mondo accademico (Univ. di Modena e Reggio Emilia, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Univ. La Sapienza di Roma) e a quello dell’Associazionismo (Associazione di Studi e Ricerche Dem.e.tra, Federconsumatori).

I Laboratori, mediante un approccio interdisciplinare e di tipo dialogico e proattivo, mirano ad analizzare e, al contempo, a informare e a sensibilizzare su alcune problematiche di particolare rilevanza e urgenza per la città e il territorio modenese al fine di prevenire e contrastare fenomeni oramai sempre più diffusi: la prevenzione e il contrasto della violenza giovanile, con particolare riguardo a quella veicolata dai social media; la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico anche nelle sue forme on line; la lotta alla diffusione di forme di caporalato e di pratiche di sfruttamento del lavoro.

Il percorso formativo è rivolto a tutta la cittadinanza, con un coinvolgimento diretto dei settori economici e della comunità locale (organizzazioni datoriali e sindacali, imprenditori e imprenditrici, enti pubblici e privati, realtà associative e del terzo settore), nonché agli studenti e alle studentesse delle Scuole secondarie di secondo grado di Modena e del territorio modenese, nonché agli studenti e alle studentesse, ai dottorandi e alle dottorande dell’Univ. di Modena e Reggio Emilia.

       Il ciclo è stato inaugurato lo scorso 9 maggio dal Laboratorio “Per un lessico della legalità: parole, pratiche, azioni” tenuto, nella sede della Fondazione Marco Biagi, da Alberto Pirni, Professore di Filosofia morale presso l’Istituto di Diritto, Politica e Sviluppo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e da Francesco Merloni, già Professore ordinario di Diritto amministrativo presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Univ. di Perugia e, fra il 2014 e il 2020, componente, poi presidente, dell’ANAC-Autorità nazionale anticorruzione, oggi presidente dell’Associazione di Studi e Ricerche Dem.e.tra.

       I lavori hanno visto la partecipazione, in qualità di coordinatori, anche di Andrea Bosi, Assessore ai Lavori Pubblici e alle Politiche per il lavoro e la legalità del Comune di Modena, e di Carlotta Serra, Direttrice della Fondazione Marco Biagi.

Merloni e Pirni hanno dato alle stampe nel 2021 il volume Etica per le istituzioni. Un lessico, con una Prefazione di Raffaele Cantone, che è stato oggetto di numerose presentazioni e discussioni promosse da enti pubblici e istituti scolastici.

Non è un caso che questo incontro sia stato posto come momento inaugurale dell’intero ciclo. Nel corso della discussione i due relatori hanno evidenziato come «in un’epoca di grandi mutamenti quale quella che stiamo affrontando, il rischio di una svalutazione della dimensione etica che deve guidare a ogni livello l’azione delle istituzioni e la condotta di ognuno di noi è certo molto concreto».

Di qui la necessità, per gli autori, di ‘costruire’ un lessico destinato alle istituzioni, agli specialisti, ai funzionari pubblici e, anche, ai cittadini in cui sono recuperate e raccolte parole «antiche» – o «grappoli di parole» – portatrici di un «ampio e profondo messaggio etico»; con il lessico, hanno spiegato Merloni e Pirni, abbiamo cercato di evidenziare come queste parole, nel tempo – ma soprattutto negli ultimi anni, grazie anche all’operato dell’Autorità nazionale anticorruzione – «si siano arricchite di contenuti nuovi e come, per il loro tramite, possano inquadrarsi alcune sfide cruciali per il futuro del nostro vivere democratico».

Si tratta di parole «fondamentali» che, con le loro «implicazioni, sotto il duplice profilo etico e giuridico […]  non dovrebbero mai essere escluse da ogni lessico delle istituzioni e che, con sempre maggiore consapevolezza, devono continuare a ispirare l’azione che da queste ultime ogni cittadino si attende».

Ciascun capitolo del volume è dedicato a una parola-chiave di cui vengono scandagliati i significati che essa ha assunto nel corso del tempo ma anche nell’evoluzione del pensiero umano, in primis filosofico, quindi negli sviluppi dei diversi rami del pensiero, economico, sociologico, politologico, giuridico.

Il ciclo di incontri prosegue il 18 maggio, con il Laboratorio “Gioco d’azzardo patologico: numeri e azioni di contrasto” in cui sono previsti interventi di Pàmela Bussetti di Federconsumatori di Modena, di Gianluigi Fioriglio, Professore di Informatica giuridica presso il Dip di Giurisprudenza, Unimore e componente dell’Officina informatica su “Diritto, Etica, Tecnologie” (DET) del CRID, Unimore, e di Simone Scagliarini, Professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico presso il Dip. di Economia Marco Biagi, Unimore, coordinatore dell’Osservatorio sulla Privacy della Fondazione Marco Biagi e dell’Officina informatica DET del CRID, Unimore.

I lavori saranno coordinati da Tindara Addabbo, Coordinatrice del Dottorato in Lavoro, Sviluppo e Innovazione, nonché componente del Comitato scientifico della Fondazione Marco Biagi e della Giunta del CRID, Unimore e vedranno la partecipazione di alcune classi del Liceo Formiggini di Sassuolo e della sede distaccata di Palagano, intitolata a Marco Biagi.

Il terzo Laboratorio, in programma per il 23 maggio, è dedicato alle “Buone pratiche di prevenzione e contrasto della violenza giovanile: tra territorio e mondi social. Introdotti e coordinati da Benedetta Rossi dell’Osservatorio Migranti del CRID, Unimore intervengono Thomas Casadei, Professore ordinario di Filosofia del diritto e di Didattica del diritto e media education, Direttore del CRID, Unimore, e Loris Vezzali, Professore ordinario di Psicologia sociale presso il Dip. Chirurgico, Medico, Odontoiatrico, Unimore.

Chiude il ciclo, il 29 maggio, il Laboratorio dedicato al tema “Il lavoro “sotto padrone” e la piaga del caporalato” tenuto da Maria Barberio, Assegnista di ricerca presso il Dip. di Giurisprudenza, Unimore e da Marco Omizzolo ricercatore presso l’Istituto di ricerca Eurispes e docente di sociopolitologia delle migrazioni all’Univ. La Sapienza di Roma. I lavori sono introdotti e coordinati da Cesare Trabace del Centro Documentazione del CRID, Unimore.

Nell’ambito del progetto, che rientra nelle attività di terza missione portate avanti da Unimore, è prevista la realizzazione di dieci video-interviste sui temi centrali discussi nei vari laboratori che saranno poi rese disponibili sui siti della Fondazione Marco Biagi e del CRID a supporto di iniziative di momenti di formazione e dibattito nelle scuole e, più in generale, in contesti istituzionali e associativi. Un aspetto fondamentale, quest’ultimo, nell’ambito della terza missione di Ateneo e della disseminazione delle attività del progetto.

Educazione alla legalità e terza missione dell’Ateneo: un ciclo di Laboratori di formazione-azione promossi dalla Fondazione Marco Biagi in collaborazione con il CRID, Unimore