> FocusUnimore > numero 61 – settembre 2025

“DNA, Art and Artificial Intelligence: Caffè Scienza Is Back”
In the evocative setting of Modena’s Palazzo dei Musei, Caffè Scienza returns – a series of public engagement events conceived by Professor Marcello Pinti (Department of Life Sciences, Unimore) to bring science closer to the public in an informal atmosphere. From 23 September to 25 November 2025, every Tuesday evening, the Bar Mosaico will host a multidisciplinary programme ranging from genetics to space, from art to linguistics, and even artificial intelligence. Topics include DNA and sporting talent, art and illness, free will, evolutionary aesthetics, Sherlock Holmes’ scientific method, and the impact of AI on research. Now in its tenth edition, the initiative confirms its role as a bridge between university, society, and scientific culture, sparking curiosity and critical thinking.

Nel cuore di Modena, tra le mura storiche del Palazzo dei Musei, torna l’appuntamento che trasforma il bar in un laboratorio di idee e il caffè in carburante per la mente.

Caffè Scienza, l’iniziativa di public engagement ideata e curata dal Prof. Marcello Pinti del Dipartimento di Scienze della Vita, in collaborazione con la Fondazione Marco Biagi e con il sostegno di Unimore, non è solo una rassegna di incontri: è un invito a lasciarsi sorprendere, a porre domande, a scoprire quanto la scienza possa essere vicina, quotidiana, persino divertente. 

Giunto alla decima edizione, Caffè scienza è un ciclo di incontri pensato per avvicinare la scienza al grande pubblico, in un contesto informale e stimolante. Dal 23 settembre al 25 novembre 2025, ogni martedì sera dalle 19.00 alle 20.30, nella cornice del Bar Mosaico all’interno del Palazzo dei Musei, il pubblico potrà confrontarsi con esperti ed esperte su temi affascinanti e multidisciplinari: dalla genetica allo spazio, dall’estetica alla linguistica, fino alle frontiere dell’intelligenza artificiale.

Il programma 2025 di Caffè Scienza si distingue, infatti, per la varietà e la profondità degli argomenti proposti, capaci di intrecciare scienza, cultura e società in un dialogo aperto e stimolante.

Si parte con una riflessione sul legame tra genetica e talento sportivo, guidata da Mauro Mandrioli, Professore Ordinario di Genetica, che invita a chiedersi se le nostre prestazioni fisiche siano scritte nel DNA.

Si prosegue con uno sguardo inedito sull’arte e la malattia, attraverso l’analisi dei quadri di Paul Klee – affetto da sclerosi sistemica – con gli occhi di Dilia Giuggioli, Professoressa Ordinaria di Reumatologia e grande esperta di questa malattia.

Non mancano incursioni nel mondo della linguistica e dell’enogastronomia, con Jorge Torre Santos e Gloria Zanella che esplorano la valorizzazione dei prodotti locali dell’Emilia-Romagna in una prospettiva multilingue.

L’universo e le sue origini saranno al centro dell’intervento di Enrico Bertuzzo, Professore Associato di Fisica Teorica, mentre Elisa Corteggiani della Fondazione Umberto Veronesi accompagnerà in una riflessione sul libero arbitrio e il ruolo della genetica nelle nostre scelte.

A rendere ancora più vivace il calendario, Maria Grazia Portera, Professoressa Associata di Estetica, parlerà di bellezza, selezione sessuale e Darwin, con una provocazione sul ruolo dei “brutti” nella teoria evolutiva.

Enrico Solito, dell’Associazione Sherlockiana Italiana, condurrà invece nel mondo del primo “detective scienziato”, Sherlock Holmes, per scoprire quanto il metodo investigativo si intrecci con il pensiero scientifico.

Infine, Marcella Cornia, Professoressa Associata di Informatica, chiuderà il ciclo con un incontro dedicato all’intelligenza artificiale e al suo impatto sulla produzione scientifica, tra scrittura umana e generazione automatica.

“Ogni anno cerchiamo di costruire un programma che abbracci il maggior numero possibile di ambiti del sapere, dalla genetica all’estetica, dalla fisica alla linguistica, perché crediamo che la scienza non sia fatta di compartimenti stagni, ma di connessioni,” racconta il Prof. Marcello Pinti, ideatore e curatore dell’iniziativa.

Caffè Scienza – prosegue Pinti – nasce proprio con questa vocazione: offrire uno spazio libero e informale dove discipline diverse possano dialogare tra loro e con il pubblico, stimolando curiosità, confronto e pensiero critico. È questo che rende ogni incontro unico: la possibilità di costruire ponti, non solo tra saperi, ma tra persone.”

L’edizione 2025 di Caffè Scienza inaugura anche una nuova sede: il Bar Mosaico, all’interno del suggestivo Palazzo dei Musei di Modena. Un luogo ricco di storia e cultura, che diventa cornice ideale per ospitare dialoghi scientifici aperti e informali. “Quando ci è stato proposto di ospitare Caffè Scienza, abbiamo detto subito sì,” racconta Samuele Paolino, gestore del Bar Mosaico. “È un’iniziativa bellissima, che porta dentro al nostro locale non solo persone, ma idee, curiosità, voglia di capire. Siamo felici di contribuire a questo progetto che rende la scienza accessibile e viva”.

L’ingresso è libero e aperto a chiunque voglia lasciarsi incuriosire, interrogare e ispirare. Caffè Scienza si conferma così un ponte tra università e società, tra ricerca e cittadinanza, tra sapere e quotidianità.

Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili alla pagina web www.caffescienza.unimore.it

Tra DNA, arte e intelligenza artificiale: torna Caffè scienza